Derealizzazione
Salve,
Ho 23 anni, una storia familiare non felice (i miei genitori si sono separati quando avevo 15 anni, ma la situazione in casa è sempre stata critica) e vari problemi sul piano psicologico fin dall'infanzia (ero una bambina molto ansiosa, ansia da separazione principalmente). Ho avuto attacchi di panico regolarmente per un anno nel periodo in cui i miei si sono separati, successivamente un periodo di depressione superato poi con difficoltà, da allora è rimasta un'ansia costante ma soprattutto derealizzazione, tanto che ormai non ricordo neanche più come sia vivere "normalmente". Sono stata in terapia con quattro psicoterapeute nel corso degli anni, una mi ha aiutata per gli attacchi di panico, l'ultima (circa due anni e mezzo di terapia gestaltica) mi è stata d'aiuto per risolvere alcune situazioni sospese della mia vita che mi appesantivano moltissimo, ma l'ansia e soprattutto la derealizzazione sono sempre qui.
Mi sento sempre come se fossi separata dal resto del mondo, come se tutto fosse un set cinematografico, mi vedo costantemente agire, pensare, vivere...ed è terribile, sinceramente. Sono molto, molto stanca di questo distacco. Non riesco a vivere nulla in modo diretto, ogni sensazione è filtrata dal mio cervello, e sebbene io riesca a fare tutto e abbia una vita sociale regolare, è tutto apparenza, è come se non fossi davvero io a fare tutto quel che faccio. Questa sensazione è costante e va avanti almeno da 8 anni con qualche piccola pausa, mentre documentandomi ho letto che la derealizzazione di solito prende per poche ore.
Aggiungo che sono una studentessa di psicologia e che immagino che questo, con il relativo approfondimento di tematiche legate alla psicopatologia, non faccia altro che aumentare la mia tendenza all'autodiagnosi.
Chiedo a voi se il rivolgermi ad un psichiatra potrebbe essermi d'aiuto, se esistano farmaci che possano aiutarmi oppure se possa esserci un tipo di psicoterapia consigliato per il mio problema (i farmaci mi spaventano un po', nonostante io sappia che non ci sono rischi di dipendenza se non per le BDZ, ho più che altro paura che possano "cambiarmi", cambiare i miei sentimenti).
Vi ringrazio per l'attenzione.
Ho 23 anni, una storia familiare non felice (i miei genitori si sono separati quando avevo 15 anni, ma la situazione in casa è sempre stata critica) e vari problemi sul piano psicologico fin dall'infanzia (ero una bambina molto ansiosa, ansia da separazione principalmente). Ho avuto attacchi di panico regolarmente per un anno nel periodo in cui i miei si sono separati, successivamente un periodo di depressione superato poi con difficoltà, da allora è rimasta un'ansia costante ma soprattutto derealizzazione, tanto che ormai non ricordo neanche più come sia vivere "normalmente". Sono stata in terapia con quattro psicoterapeute nel corso degli anni, una mi ha aiutata per gli attacchi di panico, l'ultima (circa due anni e mezzo di terapia gestaltica) mi è stata d'aiuto per risolvere alcune situazioni sospese della mia vita che mi appesantivano moltissimo, ma l'ansia e soprattutto la derealizzazione sono sempre qui.
Mi sento sempre come se fossi separata dal resto del mondo, come se tutto fosse un set cinematografico, mi vedo costantemente agire, pensare, vivere...ed è terribile, sinceramente. Sono molto, molto stanca di questo distacco. Non riesco a vivere nulla in modo diretto, ogni sensazione è filtrata dal mio cervello, e sebbene io riesca a fare tutto e abbia una vita sociale regolare, è tutto apparenza, è come se non fossi davvero io a fare tutto quel che faccio. Questa sensazione è costante e va avanti almeno da 8 anni con qualche piccola pausa, mentre documentandomi ho letto che la derealizzazione di solito prende per poche ore.
Aggiungo che sono una studentessa di psicologia e che immagino che questo, con il relativo approfondimento di tematiche legate alla psicopatologia, non faccia altro che aumentare la mia tendenza all'autodiagnosi.
Chiedo a voi se il rivolgermi ad un psichiatra potrebbe essermi d'aiuto, se esistano farmaci che possano aiutarmi oppure se possa esserci un tipo di psicoterapia consigliato per il mio problema (i farmaci mi spaventano un po', nonostante io sappia che non ci sono rischi di dipendenza se non per le BDZ, ho più che altro paura che possano "cambiarmi", cambiare i miei sentimenti).
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Gentile utente,
sarebbe opportuno far inquadrare la situazione da uno psichiatra il quale potrà decidere quale potrà essere il trattamento terapeutico più adatto al suo caso.
sarebbe opportuno far inquadrare la situazione da uno psichiatra il quale potrà decidere quale potrà essere il trattamento terapeutico più adatto al suo caso.
https://wa.me/3908251881139
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