Consulto psicofarmaci

Salve, tempo fa prendevo Xeristar 60 mg per il DAP, l'ho preso per circa sei mesi, dopo i quali ho interrotto per via degli effetti collaterali che mi davano grave disagio, come i movimenti involontarti dei muscoli.
Ora sto prendendo Xanax ma devo toglierlo in quanto mi serve qualcosa di più efficace.
Gli attacchi di panico classici sono scomparsi ormai, in seguito alla psicoterapia sono riuscito a controllarli, tuttavia i miei problemi non si possono risolvere con la semplice psicoterapia.
Attualmente ho la fobia di morire nel sonno, e questo mi porta a una grave insonnia che mi sta distruggendo, poi non sò perchè all'improvviso comincio ad avere paura del vuoto, mi vengono in mente scene di cadute nel vuoto che mi mettono agitazione, la mia parte razionale riesce a controllarle per quanto può, ma l'inconscio prende il sopravvento.
Mi ero ripromesso di evitare i psicofarmaci però sono in una condizione critica, non riesco a dormire, tra i vari problemi c'è anche quello della paranoia, quando sento un commento che non comprendo sono convinto che sia rivolto a me , anche in questo caso la mia parte razionale sà che non è rivolto a me, la mia parte irrazionale continua a elaborare, e cosi mi si manifestano nella mente centinaia di pensieri in pochi minuti che mi affliggono.
Ne deduco a questo punto che il mio disagio va oltre a una cura fondata solo sulla psicoterapia, e al limite della pazienza, ho deciso di ricorrere nuovamente ai psicofarmaci, per quanto odio l'idea di doverli prendere già a quest'età.
Ovviamente sò che non potete prescriverli, sono qui solo per chiedervi che tipo di terapia farmacologica mi consigliate, se sia a base di recaptazione della serotonina, o altro, vorrei evitare il più possibile gli effetti collaterali, e vorrei solo qualcosa che mi faccia stare in "relax".
Un'altra domanda, prendendo per un lungo periodo di tempo i psicofarmaci (ad esempio SSRI) , si può guarire da quest'ansia che ho , o sarò costretto a prenderli a vita?
Scusate se non sono stato proprio chiarissimo, è che l'argomento mi provoca disagio in quanto è una cosa che vorrei evitare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

"Mi ero ripromesso di evitare i psicofarmaci " Perché ? Lasci perdere quest'impostazione.

Secondo punto: non si preoccupi di dettagli tecnici per Lei privi di interesse, tipo serotonina o cose simili, tanto la scelta non deve farla Lei secondo questi parametri.

Chi è in stato d'ansia concepisce solo "guarire" o "prendere i farmaci a vita", invece l'oggetto del suo interesse è in mezzo a queste due situazioni, ovvero intanto se una cura può farla star meglio e se può mantenere questo benessere anche a lungo termine, dopo ragiona sulle prospettive di sospensione e di guarigione.

Cymbalta non era un farmaco di prima scelta nel disturbo di panico, ci sono numerose altre opzioni più classiche.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Salve dottore, grazie per aver risposto, il perchè è riferito al fatto che l'esperienza con lo Xeristar non è stata gradita, ha agito in modo troppo forte sul mio comportamento e sulle mie inibizioni, e a livello sociale mi ha dato più problemi che soluzioni.

Cymbalta non è di prima scelta, seppur nelle indicazioni parla proprio di aiuto negli stati d'ansia generali, lei cosa consiglia per il mio tipo di situazione? cosi che posso parlarne direttamente allo psichiatra, due teste sono meglio di una, e probabilmente mi sono espresso meglio qui che di persona.

p.s. cosa intende esattamente per "l'oggetto del suo interesse è in mezzo"? cioè devo accettare l'idea che per guarire dovrò prendere i farmaci a vita, scusi mi ha un pò confuso questa risposta. Grazie ancora.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Dicevo prima scelta nel DAP, che è la diagnosi che riportava.

Intendevo dire che la maggior parte delle persone prendono le medicine sperando di star meglio, poi le prendono per il tempo che serve, regolandosi su come la malattia evolve e il medico li consiglia, magari stando benissimo per tutta la vita.
Inutile dover per forza mettersi di fronte che o si guarisce, o si prendono i farmaci a vita, anche perché guarire è riferito alla malatti, prendere i farmaci alla cura, non sono le due soluzioni più diverse possibili.
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Utente
Utente
Dottore grazie ancora per la risposta.
Quindi se ho ben capito la duloxetina andava bene per il primo stadio dell'ansia che era caratterizzato da frequenti attacchi di panico, ma ora che il problema del dap appartiene al passato è il caso di utilizzare un'alternativa alla duloxetina, giusto?
In effetti ormai i veri problemi che erano legati al DAP appartengono al passato, tuttavia è rimasta quest'ansia che io definisco parte di me, che mi causa disagio per le varie cose che ho citato prima, quindi è più che necessaria una terapia a base farmacologica, tuttavia vorrei fare un'altra domanda, prendere i psicofarmaci influirà molto sulle mie capacità di memorizzare? Chiedo perchè non vorrei che tolgo il problema dell'insonnia che mi crea disagio nello studio e spunta il problema dei psicofarmaci che alterano le mie capacità mnemoniche.
Dunque se non è il caso di prendere Duloxetina, cosa consiglia lei per questo tipo d'ansia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

"Quindi se ho ben capito la duloxetina andava bene per il primo stadio dell'ansia che era caratterizzato da frequenti attacchi di panico"

No, sto dicendo che sulla diagnosi di DAP non è una prima scelta. Tutto qui. Magari funziona benissimo, era solo una nota.

Parla di "psicofarmaci" come se fossero una categoria comune...le capacità mnemoniche pratiche e prestazionali con gli antidepressivi non sembrano variare, anzi migliorano, e l'effetto sulla struttura cerebrale sembra positivo.
La disattenzione o l'essere tra le nuvole in assenza di impegni è a volte lamentato dalle persone, ma non ha riscontro pratico di solito.

Non consiglio niente, per questo deve far riferimento ad un medico reale.
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Utente
Utente
Capisco, avevo un'idea più rarefatta dei psicofarmaci, forse per la brutta esperienza del passato.
Mi farò prescrivere una cura farmacologica dal mio medico di base, sicuramente saprà quale farmaco fa più al caso mio.
Grazie mille per la disponibilità e le informazioni.
Saluti!
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