Gli antiepilettici possono causare l''insorgenza (o l'aggravamento) dell'epilessia?

Mi è stato prescritto un antiepilettico (prima il topamax, ora il lamictal) per il trattamento del disturbo bipolare.
In passato però ho avuto sintomi probabilmente riconducibili all'epilessia (crisi parziali), sintomi che da giovane accusava anche mia madre, e in famiglia ho un parente affetto da epilessia tipo grande male. I sintomi di cui parlo sono allucinazioni nel sonno, di tipo uditivo, tattile e raramente visivo, paralisi notturne, rumori assordanti dentro la testa accompagnati da dolore lancinante, come se mi stesse esplodendo il cervello, sensazione di tremare in maniera incontrollata durante il sonno. Ancora oggi non so se fossero episodi epilettici e nemmeno se sono sufficienti per una diagnosi di epilessia.

Ad ogni modo, da un paio di anni a questa parte non ho più accusato nessuno di questi sintomi, nemmeno in forma lieve. Adesso dovrò assumere il lamictal come modulatore dell'umore, ma la mia preoccupazione è che possa causare l'insorgere di altre crisi, durante il periodo di trattamento o dopo la sospensione. So che è un antiepilettico e che questo dovrebbe teoricamente rincuorarmi, ma nel foglietto illustrativo è scritto che la sospensione del farmaco può causare un aggravamento della condizione iniziale. Ho paura che quei sintomi possano tornare, sono stati un vero incubo per buona parte della mia vita... è una mia paranoia oppure ho ragione di preoccuparmi?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Ha mai effettuato un elettroencefalogramma oppure una risonanza magnetica che abbiano indotto alla diagnosi di epilessia?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Anzitutto la ringrazio per aver attenzionato la mia domanda.

No, non ho mai effettuato un elettroncefalogramma né una risonanza magnetica. Non ho una diagnosi di epilessia e finora non mi ero preoccupata di questi sintomi, perché non sospettavo nemmeno che fossero episodi epilettici. Il lamictad mi è stato prescritto esclusivamente come modulatore dell'umore, ma dal momento che si tratta di un antiepilettico mi chiedevo se non potesse causarmi delle ricadute o, peggio, scatenare delle crisi più forti. Ho provato ad accennare queste preoccupazioni al mio curante, ma le ha liquidate con qualche rassicurazione spicciola.
Vorrei sentire un altro parere, per esserne ancora più sicura.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Se non ha una diagnosi di epilessia non ci sono motivi di preoccupazione. Il suo curante, che la conosce meglio di noi, ha provveduto a rassicura la in tal senso.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Continuo a pensare di non essermi spiegata bene.
Non ho una diagnosi di epilessia perché non ho mai indagato a fondo sulla questione; per quanto ne so, potrei esserne affetta come non esserlo.
Quello che chiedo è: mettendo caso che in passato abbia sofferto di epilessia, un antiepilettico può causare una ricaduta anche se i sintomi ad oggi sono scomparsi?
Il mio curante liquida la faccenda dicendo che "il farmaco è un antiepilettico, quindi potrebbe al massimo curare l'epilessia, se presente", ma nel foglietto illustrativo è scritto che la sospensione del farmaco può provocare crisi epilettiche di rimbalzo, da qui la mia preoccupazione.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Lei si preoccupa per una malattia di cui non ha sintomi, né diagnosi. È si preoccupa di una paventata sospensione ancora prima di iniziare una terapia. Non le sembra eccessivo?
[#6]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
I sintomi che ho descritto all'inizio (allucinazioni, paralisi, tremori, udire un suono assordante nella testa, per citare solo quelli fastidiosi) sembrano possibili crisi epilettiche, di tipo parziale immagino. In famiglia ho un parente che soffre di epilessia tipo grande male e altri parenti che hanno accusato i miei stessi sintomi. Non mi sto autodiagnosticando la malattia, sto solo avallando l'ipotesi, che non mi sembra infondata.
La terapia farmacologica l'ho iniziata, ma sarei più tranquilla se un medico mi spiegasse che sospenderla non può in ogni caso far tornare quei sintomi. Non mi sembra eccessivo dal momento che ho convissuto con allucinazioni, paralisi notturne e tremori incontrollati per tutta la vita, finché da pochi anni sono scomparsi. È una preoccupazione comprensibile, credo.
[#7]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Ha convissuto con questi sintomi ma nessun medico le ha mai richiesto un elettroencefalogramma o una risonanza magnetica o approfondito questa situazione? Se nessun medico ha escluso l'epilessia, nessuno può darle la garanzia che lei non la abbia è che possa risentire della eventuale sospensione della terapia con un antiepilettico. Ancor di più a distanza e senza conoscere la sua reale condizione clinica nel particolare.
Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Non mi sono mai rivolta a un medico per questi sintomi e il mio attuale curante sembra prendere sotto gamba molte delle mie osservazioni o riserve. Chiederò specificamente un esame per fugare ogni dubbio.

La ringrazio comunque.
[#9]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Gentile utente,

un eventuale esame elettroencefalografico va eseguito subito dopo una crisi altrimenti non darà alcuna indicazione utile alla diagnosi.

La lamotrigina come tutti gli antiepilettici che curano l'epilessia, agisce stabilizzando il funzionamento delle cellule nervose, creando una condizione di equilibrio.
L'interruzione brusca di un qualunque farmaco con azione simile può provocare un alterazione dell'equilibrio raggiunto ed esporre a nuove crisi.
Non si tratta di aggravamento ma di ripresentazione degli stessi sintomi.
Questa eventualità non è comunque tanto frequente, ma esiste e per questo è riportata nel bugiardino.
Il consiglio è di sospendere i farmaci sempre gradualmente e sotto controllo medico.

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#10]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
La ringrazio sentitamente per l'utile dritta. Non sapendo quali esami siano necessari per diagnosticare una forma, pur lieve, di epilessia, brancolo nel buio. Quindi cosa dovrei fare?
Ne approfitto per esporre un altro sintomo, che non so a cosa sia rinconducibile. Spesso, quando sono in procinto di addormentarmi, sento un sussulto violento accompagnato da un movimento brusco e involontario, come uno scatto, in una zona del corpo (solitamente braccia o gambe). Questo mi capita ancora oggi, di solito più volte a notte. L'ultima è stata proprio ieri. È solo un disturbo del sonno?

La ringrazio ancora per le rassicurazioni.

[#11]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Si chiama spasmo mioclonico e non ha significato patologico, è generalmente benigno.

https://it.wikipedia.org/wiki/Mioclono

Per maggiori approfondimenti diagnostici sia per i fenomeni del passato simil epilettici e il mioclono potrebbe rivolgersi ad un neurologo, ma le consiglio una visita in vivo.
[#12]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Grazie ancora. Mi è stato molto utile. Seguirò il suo consiglio!
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