Dismissione lyrica, mirtazapina: crisi di astinenza

Buongiorno, premesso che sono sempre stato ansioso e con problemi di insonnia, vi scrivo per via delle crisi d'ansia e degli attacchi di panico che mi travolgono da due mesi a questa parte.

Dopo la prima visita in pronto soccorso, in seguito ad una crisi di ansia in data 12 dicembre 2012 (EGC nella norma, esami del sangue unico valore sballato il calcio ma di pochissimo) vado dal mio psichiatra, ero in "cura" da lui per l'insonnia ma facendo un lavoro che mi portava a stare sveglio spesso fino a tardi non mi prescrisse nulla -giustamente - tutta via mi consigliò un approccio terapeutico ma con lui avevo fatica ad esprimermi e si è interrotto nei primi del 2010; ad ogni modo in data 18 dicembre comincio una cura per ansia e insonnia con Gabapentin 100 mg (due volte al dì 14-21 più una se l'ansia è eccessiva) e Mirtazapina 30 mg solo mezza pastiglietta alle 23. Nei primi due giorni di trattamento ho notato di avere problemi col gabapentin e dopo 4 giorni avevo tachicardia, giramenti di testa, tremori, spasmi e senso di "scossa elettrica". Chiedo la sospensione allo psichiatra che mi consiglia Lyrica 25 mg da prendere negli stessi orari. A parte i primi giorni, la cura inizia a funzionare ma a giorni alterni. Spesso mi provocava tachicardia, e senso di cuore che manca un colpo o che ne fà due di troppo e giramenti di testa che si protraevano anche per l'intera giornata. La mirtazapina invece mi metteva ko, molta sonnolenza. Sabato 12 gennaio 2013 ho il mio "primo" attacco di panico: senso di svenimento, fatica a respirare, cuore che si ferma e poi riparte, tachicardia. In ospedale mi somministrano Bremazopen e Delorazepam all'occorenza. Il mio psichiatra mi vieta le benzodiazepine, insiste per la pillola di lyrica in più: che mi fà stare peggio. In data 30 gennaio, in seguito ad un altro attacco di panico molto forte decido si smettere Lyrica. Detto in tutta sincerità mi calma molto più una camomilla. Ultima pastigli di lyrica presa il 30 gennaio alle ore 13:30 circa. Scalo solamente la mirtazapina da mezza a un quarto di pastiglietta. E la prendo a giorni alterni. Al posto del lyrica Tiglio (30% volume alcolico) 20 gocce x 3 volte al dì e all'occorrenza, puro. Ma io lo diluisco con poca acqua. Non ho chiesto e detto nulla al mio psichiatra. Ad ogni modo nella notte tra venerdì e sabato credo di avere avuto una crisi di astinenza: ansia, tachicardia, senso si aghi al petto e al cuore, acidità di stomaco, budella che si contorcono tremori soprattutto alle gambe. Infine al bagno diarrea. Prendo 1/4 di mirtazapina verso le 4 del mattino. Mi calma e dormo. Sabato e parte di domenica sono molto giù di morale. Ma la cosa che noto dal giorno che ho smesso lyrica è maggiore lucidità, meno tachicardia ed extrasistole. Vorrei chiedervi quali e se corro altri rischi di astinenza dopo 4 giorni. E con la mirtazapina? Lo sò ho fatto una gran ...zzata, ma non voglio più chimica nel mio corpo. Dall'ansia voglio uscirci io. Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente

il concetto "dall'ansia voglio uscirci io" e' un non-senso.

È come se una persona dovesse tirarsi fuori dall'acqua da se' prendendosi per i capelli...

Lei può eventualmente scegliere un tipo di approccio piuttosto che un altro ma sempre con l'aiuto di un professionista competente al quale comunicare in tutta trasparenza gli esiti della cura.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio per la risposta. Chiamerò domani il mio dottore per informarlo del fatto. Da 3 settimane sto andando da uno psicoterapeuta, con lui riesco a sfogarmi senza problemi. Ho deciso di optare per un "sollievo" omeopatico ed il più naturale possibile. Grazie ancora per la risposta.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente

se lo desidera ci tenga comunque informati sul proseguimento del suo trattamento.
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buondì, son passati due mesi e colgo l'invito per aggiornavi sul mio stato di salute. Come dicevo, dopo due mesi di cura omeopatica la situazione è radicalmente cambiata. E' un processo lento, faticoso ma è col tempo che si vedono i risultati. Capogiri, fatica a respirare, tachicardia, extrasistoli, formicolii, fitte, quasi del tutto spariti. Attacchi di panico forti da mettermi al tappeto non ne ho da qualche settimana. Certo ci sono giorni di maggiore agitazione, preoccupazione in cui il nodo alla gola o la fitta di turno si fà sentire, ma si ferma lì.

La cura prevede sostanzialmente una "dieta": verdure e vitamine del gruppo B e magnesio. Il tutto prescritto da un medico-omeopata, che mi tiene sotto controllo regolarmente ogni quindici giorni.

Proseguo con le sedute dallo psicoterapeuta, che mi sta aiutando moltissimo. Continuo anche con lo yoga che di certo aiuta a rilassarmi e non poco.

E' un lento ritorno alla "normalità" alla ricerca di quel cambiamento per mettermi alle spalle ansia e attacchi di panico.

Grazie.
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