Gli stessi effetti

Buonasera!
prendo da due mesi Rivotril gocce che mi ha prescritto il mio specialista; vorrei sapere se questo farmaco ha gli stessi effetti di un ansiolitico, e se genera problemi di assuefazione e dipendenza;
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 327 11
Rivotril appartiene alla classe delle bezodiazepine°; farmaci che genericamente hanno tre effetti: ansiolitico, ipnoinducente e miorilassante.
Il rivotril in particolare prevale nell'aspetto miorilassante.
Tutte le benzodiazepine danno problemi sia di assuefazione sia di dipendenza. Ciò in funzione del dosaggio e della tipologia della molecola.
E' un tipo di dipendenza solo psichico e non fisico.
Può essere ridotto, se alla sospensione, si utilizza una procedura di scalaggio lento e graduale e non si sospende il farmaco in maniera brusca.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.

[#2]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentile Dott. Tonelli,
e invece i neurolettici (antipsicotici) generano problemi di assuefazione e dipendenza?
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

continua a postare sempre domande dello stesso tenore in merito a trattamenti farmacologici di tipo psichiatrico e non solo.
A mio avviso, il suo attuale trattamento potrebbe non compensare in modo efficace la sua sintomatologia tanto da essere presenti dei fenomeni ascrivibili ad una sintomatologia di tipo ripetitivo che poco e' compatibile con il benessere clinico.
Credo che dopo tutto questo tempo ed in assenza di un reale benessere sarebbe opportuno cambiare psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentile Dott Ruggiero,
ho già cambiato specialisti e nessuno ha mai riscontrato in me nessuna grave patologia, ma solo uno stato di stanchezza psichica che loro definiscono nevrosi di natura caratteriale; oltretutto non sempre i medici che ho consultato mi hanno dato risposta ai miei quesiti, mi dicono 'mi dia fiducia e non faccia domande', ed è per questo che mi rivolgo a voi.Io penso che un paziente debba rivolgere domande al proprio curante, sia per sapere di che farmaco si tratta quello prescritto, sia per curiosità personali, ma anche per capire meglio le indicazioni terapeutiche del farmaco stesso; per cui ritengo importante questo servizio di consultazione e continuerò a porre domande!
Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
medici che dicono "mi dia fiducia e non faccia domande" non dovrebbero meritare l'attenzione degli utenti; le domande dovrebbero avere rispodte dal proprio curante e non online da altri medici che non conoscono la sua situazione personale. Il nostro rispondere a domande generiche, senza conoscere appieno la situazione potrebbe, paradossalmente esserle di danno più che di aiuto. credo che dovrebbe evitare medici che evitano di dare risposte e rivolgersi ad un professionista che la fiducia se la guadagna proprio per le risposte che fornisce. tornando alla sua domanda, nessun farmaco, usato correttamente e sotto controllo medico può dare fenomeni di dipendenza. alcuni farmaci, usati in maniera sconsiderata, possono dare problemi al momento della sospensione.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#6]
Dr. Alberto Mazzotti Psicologo, Psicoterapeuta 22
Gentile utente,
come accenna il Dr. Vassilis, non conoscendo esattamente la sua situazione è difficile dare risposte "opportune ed adeguate".
La vorrei però stimolare ad interrogarsi se con tutte le visite specialistiche che ha effettuato fino ad ora le sia mai stata consigliata una terapia psicologica di supporto a quella farmacologica. Soprattutto in funzione del fatto che lei dice che nessun specialista le hai mai diagnosticato una "grave patologia".
Cordiali saluti.

Dr. ALBERTO MAZZOTTI
- PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA a Forlì T.331/2394517
info@albertomazzotti.it - www.AlbertoMazzotti.it

[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

le sue domande sono legittime ma vanno poste al suo curante.
Se il suo curante risponde come le e' stato risposto allora puo' anche cambiarlo.
A mio avviso, non e' vero che non le e' stato diagnosticato nulla, o almeno cosi le hanno detto, in quanto poi vengono fatte delle prescrizioni con dei trattamenti specifici che possono far inquadrare il problema in qualche modo.
Credo che sia oppportuno trovare uno psichiatra che possa ascoltarla in uno spazio di visita ed al quale rivolgere le sue domande.
Tali domande pero' possono essere fatte una sola volta ed alle stesse deve essere data una unica risposta, in quanto la perseverazione delle sue domande potrebbe rappresentare un quadro patologico ben piu' preoccupante di quanto le possa essere stato descritto fino ad ora e che necessita di attenzione e valutazione.
[#8]
Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 327 11
Gentile utente la pratica medica prevede un obbligo a valore legale da parte del medico all'ottenimento da parte del paziente di un consenso informato alla cura a cui egli lo sottoporrà. Questo non vale solo per le pratiche chirurgiche, ma in gnereale per tutta la pratica medica.
Consenso informato singifica sostanzialmente che il paziente deve essere in possesso di adeguate informazioni circa i benefici, scopi e rischi del trattamento a cui si andrà a sottoporre, mentre il sanitario deve accertarsi che il soggetto che ha in cura abbia pienamente compreso quanto sopraddetto, per ciò facendo uso di linguaggio ed argomenti accessibili al livello culturare del Suo paziente.
Ciò vuol ribadire, come già confermato dai miei colleghi di cui sopra, che Lei ha tutto il diritto di rivolgere domande al Suo medico curante, mentre questi ha l'obbligo di fornirLe adeguate informazioni circa i trattamenti a cui La sta sottoponendo.
Tornando alla Sua domanda: i neurolettici dal punto di vista farmacologico, a differenza delle benzodiazepine, non danno fenomeni di dipendenza né fisica né psichica.
Tuttavia, come ha giustamente osservato il Dott. Ruggero, se Lei non si sente sufficientemente rassicurato della giustezza dell'operato del Suo curante, prendere in esame l'idea di valutare la possibilità di rivolgersi altrove, potrebbe non essere una cosa sbagliata.
Non tutti i medici, per fortuna, funzionano come "macchinette" per la distribuzione automatica di farmaci.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli
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