Depressione dopo la fine di una storia

Buongiorno,
mi chiamo Francesca e ho 38 anni.
Scrivo perchè sto vivendo una situazione emotiva molto pesante. Negli ultimi anni sto passando da una delusione d' amore all' altra e alla fine non riesco mai a riprendermi del tutto.
Tutto è iniziato 2 anni fa con la chiusura di una storia che durava da 5 anni, che presentava numerosi problemi, lui mi ha lasciata sicuramente per un altra, io ne ho sofferto da morire, piangevo tutti i giorni, cercavo di eliminare il dolore bevendo più del dovuto. Dopo pochi mesi l ho ricontatto e abbiamo iniziato ad avere una storia clandestina, praticamente da fidanzata sono diventata amante.
Dopo 6 mesi di dolore ho deciso di chiudere e dire tutto all'altra, le conseguenze sono state impattanti, il rapporto con lui distrutto.
Dopo pochi giorni dal evento, visto che stavo molto male sono andata dalla mia dottoressa e le ho chiesto un supporto farmacologico, i mesi passavano e io iniziavo a stare finalmente bene.
Presa finalmente coscienza di me stessa, decido di fare un corso di speleologia, una cosa che mi aveva sempre affascinato.
Li riniziano i miei problemi, un ragazzo inizia a corteggiarmi, a me non piace, anzi lo reputo proprio brutto, ma più lo conosco più mi intriga, alla fine decido di uscire con lui...e cosi inizia la nostra storia (molto breve 2 mesi) , ma mi porto ancora appresso il passato e dopo poco gli faccio una scenata esagerata, lui cambia e decide di chiudere.
Da li la mia sofferenza, perchè nel frattempo mi sono innamorata di lui e ora mi trovo punto e capo, con una nuova chiusura da gestire , che non sono pronta ad affrontare.
Sono arrabbiata con me, con il mondo. Volevo solo un pò di felicità...e mi trovo ancora a soffrire come un cane
Pianti, mal di stomaco, insonnia...
e mancata capacità di accettazione..
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Al di la del supporto farmacologico di cui ha beneficiato in precedenza, potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia per gestire le problematiche redazionali che ha descritto. Ne parli con uno specialista per una valutazione diretta.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la risposta, ho già seguito un percorso di psicoterapia ma con scarsi risultati..
e non so sinceramente cosa fare...mi reputo una persona piacevole e solare, ma con un piccolo grande neo, la difficoltà ad accettare un rifiuto dal sesso opposto.
La mia relazionale è positiva, ho tanti amici ed amiche...ma risulto un fallimento nella vita a due..almeno io cosi la vivo
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Dr. Piergiorgio Biondani Medico di base, Psichiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 56
Gentile utente,
nella sua lettera lei evidenzia già un puno importante della sua situazione,vale a dire la difficoltà di accettare un rifiuto in una relazione affettiva di coppia.Già questo potrebbe essere un punto di partenza per un nuovo tentativo in campo psicoterapico.Gli scarsi successi del precedente percorso potrebero essere imputati a svariati fattori sia tecnici,che,magari,di non completa convinzione o disponibilità in quel particolare periodo.Un nuovo tentativo potebbe quindi cadere in un momento più propizio ed aiutarla a fare maggiore chiarezza circa le dinamiche intrapsichiche che la mettono in difficoltà e la fanno soffrire in maniera eccessiva nella gestione di un rapporto affettivo con il sesso opposto.
Cordiali saluti,
Piergiorgio Biondani.

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno Dr.Biondani,
la ringrazio per il suo consulto, si credo che il problema sia da affrontare in tal senso, credo sia molto un problema di autostima.
Quando sono in questa fase perdo consapevolezza di me stessa, arrivando ad assumere atteggiamenti servili e imploranti, più ricevo il rifiuto più insisto...forse nella speranza di ribaltare la situazioni, che come invece è normale che sia si incancrenisce...alla fine entro in una spirale morbosa che mi porta all'auto distruzione e mi lascia segni indelebili che poi automaticamente trasferisco nel mio presente e nel mio futuro..
Ho riniziato a prendere il farmaco nella speranza di lenire il mio disagio....ma credo che non basti
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Utente
Utente
Oggi per esempio gli ho chiesto di vederci...lui ha accettato però mettendo in evidenza che non cambia nulla fra di noi e che il suo pensiero è sempre lo stesso..
Io mi sento felice..anche se so che alla fine mi farò solo del male, perchè per lui ormai non sono altro che un amica...
ecco cosa intendo dire che assumo atteggiamenti servili e imploranti
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Utente
Utente
mi sento sbagliata, brutta, poco piacevole....insignificante...e a volte credo di non meritare l amore di un uomo...e più mi sento cosi più i miei atteggiamenti diventano ossessivi compulsivi...più divento insistente, più ricevo rifiuti più sto male....e più insisto! a volte mi sento pazza....e non vedo via d' uscita
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Dr. Piergiorgio Biondani Medico di base, Psichiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 56
Gentile utente,
lei sta già evidenziando nei suoi scritti molte tematiche ricorrenti alla base delle sue scelte comportamentali.Penso che solo il confronto con un professionista esterno possa aiutarla a non ricadere ripetitivamente negli stessi stereotipi comportamentali che,alla fine,la portano in uno stato di scarsa autostima.
Infatti la ripetizione degli stessi errori può facilmente portare a stati di abbattimento ,dai quali,da soli,non si vede spesso via di uscita.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
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