Terapia disturbo bipolare 2/borderline
Buon giorno gentili dottori eccomi di nuovo qui.dopo vari consulti richiesti in questa sede e anche nella sede psicologia,dove ho trovato,in entrambi i casi medici pronti a rispondere ai miei dubbi a dare consigli e per questo vi ringrazio mi trovo ancora una volta nel dubbio.Per chi conosce già la mia storia ok per chi non la conosce vorrei solo fare una domanda.Qualche mese fa mi è stato diagnosticato da un psichiatra(il primo a cui mi ero rivolta)un disturbo bipolare di tipo 2 e avevo avuto 2 forti episodi di depressione,brevi(circ a15 giorni ma veramente brutti) curata con depakin crhono 500+ 500 e cipralex 5 gg al mattino,mi sono trovata ad interrompere la cura a causa dei forti effetti collaterali.Da lì il mio calvario,perchè ho smesso di prendere tutto visto che parlare con il mio psichiatra era un'impresa ed io stavo male e lui insisteva però che la cura giusta nel mio caso era quella e che il cipralex dovevo continuare a prenderlo per evitare di ricadere nella depressione bipolare.Sono andata avanti per un pò stando meglio,poi di nuovo tutto è crollato,sbalzi d'umore,rabbia,liti in famiglia,depressione.Mi sono rivolta,all'ennesima crisi ad un'altra psichiatra la quale dice che ho disturbo bipolare 2 con profilo borderline e mi ha dato depakin crhono 750 iniziando da 250 fino ad arrivare a 750 perchè le analisi del sangue mostrano i ranger a 80,ma non mi ha dato nessun antidepressivo,cosa di cui io sono felice,ma ho paura di risprofondare in quella depressione nera.la cura mi sta facendo male,ho tremore,nervosismo,sonnolenza,crampi addominali,vertigini e non so che fare.Basta solo il depakin crhono a controllare tutti i miei sintomi e se si tratta di disturbo borderline è ideale come cura e ancora possono coesistere disturbo borderline e bipolare 2?io non so più dove sbattere la testa.A breve ricomincierò la psicoterapia dove ho già chiesto nella sede psicologia dei consigli che ho ricevuto e per questo ringrazio la dr Pileci e i medici che mi risponderanno anche qui "vecchi e "nuovi".p.s. sto cercando un psichiatra che sia anche omeopata ma non ce ne sono molti in giro,anzi pochissimi,un psichiatra che conosca la medicina tradizionale e non solo.aiutatemi per favore
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Gentile utente,
A distanza é impossibile confermare o smentire una diagnosi effettuata da due specialisti. La terapia può essere compatibile con la diagnosi espressa dagli specialisti. La gestione degli effetti collaterali deve essere fatta mantenendo uno stretto contatto con lo specialista di fiducia. Personalmente dubito che si possa gestire solo con una terapia omeopatica un disturbo bipolare, anche se di tipo 2, o un disturbo borderline, o entrambe.
Cordiali saluti
A distanza é impossibile confermare o smentire una diagnosi effettuata da due specialisti. La terapia può essere compatibile con la diagnosi espressa dagli specialisti. La gestione degli effetti collaterali deve essere fatta mantenendo uno stretto contatto con lo specialista di fiducia. Personalmente dubito che si possa gestire solo con una terapia omeopatica un disturbo bipolare, anche se di tipo 2, o un disturbo borderline, o entrambe.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Utente
grazie dr Vassilis per la risposta e comprendo il suo punto di vista.in italia comunque c'è da dire che c'è poca informazione sia sui psicofarmaci tradizionali che vengono prescritti con troppa troppa facilità,sia sui rimedi naturali che non hanno efficacia provata.La gestione degli effetti collaterali non viene gestita,o meglio io dico che sto male descrivo i sintomi e mi sento rispondere che passeranno che somatizzo,insomma c'è un pò di menefreghismo,assenteismo superficialità sia nel prescrive "certi" farmaci sia nel seguire poi il decorso del paziente.Questo ovviamente non vale per tutti i medici,anzi,basti pensare che qui c'è chi risponde gratuitamente gentilmente e velocemente tanti quesiti.Ora volevo domandare una cosa,pur rendendomi conto che a distanza è impossibile fare una diagnosi,ma ci si può comunque fare un'idea nel caso di disturbo bipolare 2 con crisi depressive molto più ricorrenti rispetto a quelli ipomaniacali il lamictal non sarebbe più indicato,in linea di massima rispetto al depakin? ed esiste un antidepressivo meno forte(scusi il gioco di parole) rispetto ad un altro oppure gli antidepressivi ssri si equivalgono tutti?questo a titolo informativo.infondo questi farmaci agiscono bloccando la dispersione di serotonina e mi chiedo(scusi l'ignoranza) non è possibile assumere la serotonina in altra forma oppure non esiste ed è il nostro corpo a produrl?non ci sono modi per farne produrre di più?il discorso poi si fa complesso se pensiamo alle case farmaceutiche che guadagnano milioni e che la depressione e l'uso,anzi abuso di psicofarmaci è in netto aumento,in una società veloce,non più attenta ai bisogni delle persone,ma solo del dio denaro,del poco tempo e delle nevrosi causate da un circolo vizioso dal quale pochi si salvano.grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 13/01/2013.
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