Il controllo medico dei centri
Salve, mi rivolgo a tutti i medici specializzati in psichiatria e psicologia per chiedere un consiglio ed un aiuto; mia moglie è affetta da una forma di schizofrenia dall'età di 18 anni; ora ne ha 24 e da 6 anni è sotto il controllo medico dei centri di salute mentale; purtroppo lei avrebbe bisogno, oltre che di un aiuto farmacologico, anche di un aiuto a livello umanitario, trovare qualche medico che si possa dedicare completamente a lei, con interesse, per poter dialogare, parlare, avere un rapporto anche di amicizia, oltre che professionale. Io come suo marito, vorrei tanto poterla aiutare nei momenti di difficoltà e di crisi, ma purtroppo faccio fatica ad entrare nel suo mondo e ad aiutarla e spesso le complico le cose. C'è qualcuno che possa indicarmi cosa devo fare, cosa non devo fare e ancor meglio, sapermi indicare un medico davvero disponibile, di quelli (che come si vede a volte in tv), instaurano un rapporto stretto col loro paziente e sanno dargli i consigli giusti, sono presenti in ogni eventuale momento di bisogno, che possano davvero prendere a cuore il problema del loro paziente e possano essere il loro supporto fisso, senza dover sempre arrancarsi alla cieca per trovarne uno? Vi pregherei di darmi un aiuto definitivo. Amo davvero mia moglie all'inverosimile e voglio poterla aiutare nel modo giusto, con la persona giusta! Per qualsiasi risposta, potete scrivermi anche sulla mia mail personale
Vi ringrazio già da ora per l'aiuto e la disponibilità che conto potrete darmi.
In fede
Vi ringrazio già da ora per l'aiuto e la disponibilità che conto potrete darmi.
In fede
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Gentile utente,
un rapporto terapeutico con uno psichiatra non può scivolare in un rapporto amicale che può essere quello con il proprio vicino di casa o con il parroco o con chiunque altro si dedichi agli altri senza scopo di cura.
Quanto si vede in tv fa parte delle fiction che, appunto, mimano una speranza una volontà un possibilità che spesso non corrisponde alla realtà oggettiva.
Sarebbe meglio evitare di intraprendere una ricerca di un amico per sua moglie.
un rapporto terapeutico con uno psichiatra non può scivolare in un rapporto amicale che può essere quello con il proprio vicino di casa o con il parroco o con chiunque altro si dedichi agli altri senza scopo di cura.
Quanto si vede in tv fa parte delle fiction che, appunto, mimano una speranza una volontà un possibilità che spesso non corrisponde alla realtà oggettiva.
Sarebbe meglio evitare di intraprendere una ricerca di un amico per sua moglie.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 08/01/2013.
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