Attachi di panico
Salve,
Sono una ragazza di 23 anni che soffre dei attacchi di panicho..
E'cominciato tutto un mese e mezzo fà..dovevo fare un esame per la tuberculosi di qualle e' morata la mia mamma 5 anni fà...
in una sera mi sono messa a dormire e' mi sono svegliata dopo qualche minuto perche avevo l'inpresione di uscire fuori dal mio corpo ( in poche parole sensazione di morire).
da allora non riesco più a uscire fuori da questa situazione.....1 giorno sto bene e sei male....ho dei dolori fortissimi dietro al collo e alla testa come se avesi una specia di corrente....
Questa settimana dovrei vedermi con uno psichologo...ma sento che non c'e' la faccio più ci penso più sto ancora più male...avrei bisogno di un vostro consiglio. grazie
Sono una ragazza di 23 anni che soffre dei attacchi di panicho..
E'cominciato tutto un mese e mezzo fà..dovevo fare un esame per la tuberculosi di qualle e' morata la mia mamma 5 anni fà...
in una sera mi sono messa a dormire e' mi sono svegliata dopo qualche minuto perche avevo l'inpresione di uscire fuori dal mio corpo ( in poche parole sensazione di morire).
da allora non riesco più a uscire fuori da questa situazione.....1 giorno sto bene e sei male....ho dei dolori fortissimi dietro al collo e alla testa come se avesi una specia di corrente....
Questa settimana dovrei vedermi con uno psichologo...ma sento che non c'e' la faccio più ci penso più sto ancora più male...avrei bisogno di un vostro consiglio. grazie
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Gentile utente,
Sarebbe utile vedere uno psichiatra per iniziare una terapia farmacologica mirata a dare una remissione dei sintomi nel più breve tempo possibile. Se lo psichiatra lo riterrà opportuno potrà consigliarle di associare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Sarebbe utile vedere uno psichiatra per iniziare una terapia farmacologica mirata a dare una remissione dei sintomi nel più breve tempo possibile. Se lo psichiatra lo riterrà opportuno potrà consigliarle di associare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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I suoi familiari dovrebbero pensare a sostenerla in questo momento di difficoltà, piuttosto che esprimere giudizi sui modi in cui bisogna curarsi. In genere questo tipo di pregiudizi é la principale causa di ritardato ricorso alle cure efficaci.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 08/01/2013.
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