Patina fra me e la realtà

Buongiorno.
Mi rendo conto che l'oggetto di questo consulto sia posto in maniera particolare ma ho utilizzato le parole migliori per esprimere quello che mi sta succedendo.
Sono una donna di ventisei anni. Sono intelligente, mi rendo conto di avere una bella testa e molto da dare. Suono, viaggio, parlo lingue straniere, mi occupo di arte e poesia, mi innamoro, piaccio.
La mia vita è stata segnata dalla perdita di mia sorella quando ne avevo undici. I miei genitori mi hanno sempre fatto sentire molta responsabilità e pressione addosso, pur non volendolo. Penso sia inevitabile. Al liceo mi sono scoperta omosessuale (già da piccola mi piacevano le bambine!) e ho vissuto le prime esperienze. Ancora oggi non sono sicura che mi piacciano solo donne ma faccio ciò che mi viene e ciò che mi viene mi porta a loro.
All'università una delusione amorosa mi ha fatto rivivere la perdita che avevo subito da bambina e sono stata molto male. A momenti ho creduto di perdere la testa, sono stata violenta e ossessiva. Mi sono ritrovata a bere da sola e pensare di uccidermi senza mai provare.
Tendenzialmente alterno grande ottimismo a voglia di non vivere.
Ho appena concluso una psicoterapia di due anni che mi è servita molto. In questi ultimi mesi mi sentivo serena, "quieta" è l'aggettivo migliore. Ho capito quali sono le cose di me che ho difficoltà ad accettare e le ho prese per come sono. Sono arrivata a sentirmi in pace con me stessa.
Prima dell'ultima seduta però ho cominciato a non stare bene. Mi sono detta, e me lo disse anche la dottoressa, che era dovuto al fatto di concludere un percorso così importante.
In questi giorni sono nervosa perché una persona della quale ero innamorata mi ha delusa. Niente di grave, solo un po' di tristezza.
In ogni caso, la sensazione che provo è molto particolare. Quando sono in compagnia e parlo, mi sembra che tutto ciò che mi circonda, poltrona, voci, muri, faccia parte di un'altra realtà. Mi sembra di essere in una bolla d'acqua e addirittura i suoni sembrano diversi. Mi sentivo così solo quando perdevo la testa litigando con la donna per la quale ho sofferto all'università.
Mi sono chiesta se queste sensazioni siano dovute al fatto che occasionalmente fumo marijuana, ed effettivamente quando fumo mi sento così ma mi piace.Quello che sto descrivendo mi succede anche se non fumo.
A volte è come se vivessi in un sogno e potessi agire senza pensare alle conseguenze delle mie azioni perché i pericoli e gli errori nei sogni non portano in realtà a nulla.Ovviamente non agisco, ma tutti questi pensieri mi passano per la testa senza che io li controlli.
E' come svegliarsi dopo aver dormito troppo, come un dormiveglia più pesante.
A volte mi ritrovo con gli occhi spalancati a fissare il vuoto e non pensare a NIENTE.
Spero di aver scritto abbastanza cose sensate. Grazie.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

perché non ritorna dalla psicoterapeuta e le pone lo stesso quesito?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Ha pensato di ricontata re la sua terapeuta? Le sensazioni che descrive potrebbero essere simili ai fenomeni di derealizzazione che si provano in corso di alcuni disturbi d'ansia, per esempio. Potrebbero anche essere frutto dell'uso di sostanze. Sarebbe opportuno parlarne con uno specialista.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto così in fretta!
Non voglio tornare dalla psicoterapeuta per due motivi : innanzitutto il percorso con lei è concluso, inoltre -e soprattutto- le volte che le ho descritto queste sensazioni lei non le ha prese molto in considerazione. Abbiamo affrontato altre questioni che posso dire risolte. Questi fatti fisici non li abbiamo affrontati, penso perché non fosse materia di sua competenza.
Per quanto riguarda l'ansia, non mi sembra di sentire ansia. Mi è successo solo anni fa di avere un nodo in gola perenne per mesi e apnee notturne (ricordo una mattina di aver avuto una, penso, crisi di panico. L'aria non voleva entrare nei polmoni.)
Comunque, non sento ansie ora. Anzi spesso mi metto seduta senza far niente, e quando ho pensieri sbuffo, mi annoio, ma non mi manca l'aria e non mi sento fisicamente irrequieta. Anzi purtroppo negli ultimi anni mi sono molto impigrita, soprattutto quando sono giù. Tendo a lasciare tutto in disordine e mi passa addirittura la voglia di lavarmi.
Ora che ci penso, a proposito di apnee notturne, in queste notti mi succede, mentre mi addormento, di svegliarmi di colpo, ma più che per mancanza d'aria, per paura, come se venissi spaventata da qualcosa. La sensazione è comunque quella di essere quasi morta e di soffocarmi.
Mi chiedo se la cannabis possa farmi tutto questo. Quando dico che fumo occasionalmente intendo dire : per tre mesi non fumo niente ma quando c'è fumo molto. Quindi non sono fumatrice abituale ma ci sono, a volte, giorni (anche due-tre di fila) di consumo intenso.
[#4]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

in alternativa effettuerei una consulenza psichiatrica per definire al meglio la questione.
[#5]
Utente
Utente
Volevo proprio chiedere se fosse il caso di andare a parlare con qualcuno, poiché spesso si tende a credere di avere chissà cosa e tutti corrono dallo psichiatra a farsi dare pastiglie di non so ché, cose che io vorrei assolutamente evitare..
Comunque, in questo momento sto provando la sensazione che ho descritto, e mi ero dimenticata di scrivere una cosa importante, ovvero che in questi momenti è come se mi girasse la testa, anche se in realtà vedo tutto dritto, giusto com'è, è come se la testa girasse "dentro" e si appesantisse. E' una sensazione bruttissima, simile al sonno ma non cullante.
Se mi rivolgo all' ULLS i tempi di attesa potrebbero essere molto lunghi?