Stato di ansia e incapacità di decidere
Buongiorno.
Vi scrivo per parlare di un problema che non so come risolvere. Da un po' di tempo il mio umore è molto peggiorato.Non posso dire di essere depressa poichè mi alzo dal letto e frequento amicizie. Ma ogni cosa da affrontare, talvolta anche solo spostare un oggetto in casa, viene vissuto da me come un peso. Ho una bambina di sei anni e mi sono laureata otto anni fa. Ho svolto, dopo, molti lavori diversi tutti stimolanti sul momento ma nel quali non ho trovato uno sbocco definitivo con il risultato che ora, a 36 anni, mi sembra di saper fare tutto e nulla mentre la maggior parte dei miei coetanei si è specializzata già in qualcosa o comunque svolge qualche lavoro da un po' di anni. Avevo l'impressione che alla fine avrei trovato la strada della mia vita ma cosi non è stato. E come se, improvvisamente, mi fossi resa conto di aver "tradito" me stessa, di aver lasciato correre le cose e non riuscissi a perdonarmelo. Provo a guardare al futuro e a fare piani precisi su ciò che voglio qui e ora ma non riesco a scegliere,. Ora ho trovato una collaborazione in un lavoro che però temo mi implichi un impegno mentale eccessivo e non sono sicura di volerci investire. Nello stesso tempo ho ripreso a studiare e vorrei anche dare in concorso per insegnare. Tutto questo è troppo per me e temo di non potercela fare. La sensazione che ho è di volermi proteggere, fare un lavoro molto semplice e dedicarmi allo studio per il concorso. Ma il lavoro che mi è stato offerto potrebbe essere bello e farmi guadagnare bene ma ho paura di perdere tempo investendo in una cosa che non mi porta da nessuna parte. Il non avere una base mentale sicura mi fa vivere male anche tutto il resto. Ho iniziato a guardare con un po' di invidia i successi altrui ( cosa che non avevo mai fatto) non in termini posto sicuro di lavoro o denaro ma di realizzazione personale (amici che realizzano il sogno di scrivere un libro ecc) perchè anche io vorrei avere un sogno e vorrei potermi esprimere. Invece mi sento bloccata in tutto. Mi nutro male e soffro di bulimia nervosa (talvolta ma da diversi anni) , ho reazioni eccessive e violente, quasi di disperazione per eventi banali. Mi padre ha sofferto da giovane di una forma depressiva dalla quale è guarito. Sono sempre stata amata e seguita dai miei genitori, persone molto aperte di mente, attente e stimolanti che però (forse) mi hanno lasciato troppa fiducia nel mio percorso da giovane. Ho paura di cadere nelle depressione e di buttare via la mia vita. Le cose che mi fanno sognare davvero non mi permettono di guadagnare.. . La mattina mi sveglio presto con il batticuore e non riesco piu a dormire. Talvolta mi immagino di buttarmi dal balcone, ho spesso idee di morte e mi immagino incidenti o altre brutte cose. Vorrei sapere se è il caso di rivolgermi ad uno specialista. Non ho i soldi per pagarmi uno psicologo e non saprei a chi rivolgermi. Forse ad un centro ospedaliero (però si tratta di psichiatria credo). Vi ringrazio molto per la risposta e in generale per il vostro lavoro. Gentili saluti.
Vi scrivo per parlare di un problema che non so come risolvere. Da un po' di tempo il mio umore è molto peggiorato.Non posso dire di essere depressa poichè mi alzo dal letto e frequento amicizie. Ma ogni cosa da affrontare, talvolta anche solo spostare un oggetto in casa, viene vissuto da me come un peso. Ho una bambina di sei anni e mi sono laureata otto anni fa. Ho svolto, dopo, molti lavori diversi tutti stimolanti sul momento ma nel quali non ho trovato uno sbocco definitivo con il risultato che ora, a 36 anni, mi sembra di saper fare tutto e nulla mentre la maggior parte dei miei coetanei si è specializzata già in qualcosa o comunque svolge qualche lavoro da un po' di anni. Avevo l'impressione che alla fine avrei trovato la strada della mia vita ma cosi non è stato. E come se, improvvisamente, mi fossi resa conto di aver "tradito" me stessa, di aver lasciato correre le cose e non riuscissi a perdonarmelo. Provo a guardare al futuro e a fare piani precisi su ciò che voglio qui e ora ma non riesco a scegliere,. Ora ho trovato una collaborazione in un lavoro che però temo mi implichi un impegno mentale eccessivo e non sono sicura di volerci investire. Nello stesso tempo ho ripreso a studiare e vorrei anche dare in concorso per insegnare. Tutto questo è troppo per me e temo di non potercela fare. La sensazione che ho è di volermi proteggere, fare un lavoro molto semplice e dedicarmi allo studio per il concorso. Ma il lavoro che mi è stato offerto potrebbe essere bello e farmi guadagnare bene ma ho paura di perdere tempo investendo in una cosa che non mi porta da nessuna parte. Il non avere una base mentale sicura mi fa vivere male anche tutto il resto. Ho iniziato a guardare con un po' di invidia i successi altrui ( cosa che non avevo mai fatto) non in termini posto sicuro di lavoro o denaro ma di realizzazione personale (amici che realizzano il sogno di scrivere un libro ecc) perchè anche io vorrei avere un sogno e vorrei potermi esprimere. Invece mi sento bloccata in tutto. Mi nutro male e soffro di bulimia nervosa (talvolta ma da diversi anni) , ho reazioni eccessive e violente, quasi di disperazione per eventi banali. Mi padre ha sofferto da giovane di una forma depressiva dalla quale è guarito. Sono sempre stata amata e seguita dai miei genitori, persone molto aperte di mente, attente e stimolanti che però (forse) mi hanno lasciato troppa fiducia nel mio percorso da giovane. Ho paura di cadere nelle depressione e di buttare via la mia vita. Le cose che mi fanno sognare davvero non mi permettono di guadagnare.. . La mattina mi sveglio presto con il batticuore e non riesco piu a dormire. Talvolta mi immagino di buttarmi dal balcone, ho spesso idee di morte e mi immagino incidenti o altre brutte cose. Vorrei sapere se è il caso di rivolgermi ad uno specialista. Non ho i soldi per pagarmi uno psicologo e non saprei a chi rivolgermi. Forse ad un centro ospedaliero (però si tratta di psichiatria credo). Vi ringrazio molto per la risposta e in generale per il vostro lavoro. Gentili saluti.
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Gentile utente,
E' certamente il caso di rivolgersi ad uno psichiatra, oltretutto c'è già la bulimia nervosa che meriterebbe comunque di essere inquadrata e trattata.
Gli elementi che riferisce possono benissimo essere di tipo depressivo, meglio nel caso iniziare la cura in una fase di gravità ancora limitata, che attendere aggravamenti.
Pensando all'ipotesi di una depressione, gli elementi di percezione del mondo e di sé, il condizionamento delle scelte, i progetti di rinuncia e ritiro ci sarebbero già come elementi caratteristici e condizionanti la libertà di scelta.
Per le spese, non so che spese si aspetta, ma da uno psichiatra, privato o pubblico (mediamente meno costoso) non è necessaria in tutti i casi una frequenza tale da rendere la spesa elevata. Si informi e chieda esplicitamente anche questo, cioè una stima di impegno economico, è nei suoi diritti.
E' certamente il caso di rivolgersi ad uno psichiatra, oltretutto c'è già la bulimia nervosa che meriterebbe comunque di essere inquadrata e trattata.
Gli elementi che riferisce possono benissimo essere di tipo depressivo, meglio nel caso iniziare la cura in una fase di gravità ancora limitata, che attendere aggravamenti.
Pensando all'ipotesi di una depressione, gli elementi di percezione del mondo e di sé, il condizionamento delle scelte, i progetti di rinuncia e ritiro ci sarebbero già come elementi caratteristici e condizionanti la libertà di scelta.
Per le spese, non so che spese si aspetta, ma da uno psichiatra, privato o pubblico (mediamente meno costoso) non è necessaria in tutti i casi una frequenza tale da rendere la spesa elevata. Si informi e chieda esplicitamente anche questo, cioè una stima di impegno economico, è nei suoi diritti.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 05/01/2013.
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