Tavor in terapia
Buon giorno vorrei una rapida consulenza
La signora assume da 8 mesi ( prescritti dallo psichiatra ) dopo vari cambiamenti ( con buoni risultati fino ad oggi) mirtazapina 30 mg, fluvoxamina 200 mg rivotril 3 mg e gabapentin 1200 mg.
Di recente causa un peggioramento dello stato ansioso gli è stata modificata la terapia inserendo a mezzogiorno 2,5 mg di tavor oro e riducendo la fluvoxamina per ora 150 mg per poi volerla sospendere, per aggiungere un altro antidepressivo ritenuto idoneo.
Mia madre ha 65 anni e da quando assume pure il tavor mi sembra molto spossata.
Considerando che ha altre patologie : diabetica, portatrice di 3 bypass,ipertesa volevo un autorevole parere sulla terapia.
La signora assume da 8 mesi ( prescritti dallo psichiatra ) dopo vari cambiamenti ( con buoni risultati fino ad oggi) mirtazapina 30 mg, fluvoxamina 200 mg rivotril 3 mg e gabapentin 1200 mg.
Di recente causa un peggioramento dello stato ansioso gli è stata modificata la terapia inserendo a mezzogiorno 2,5 mg di tavor oro e riducendo la fluvoxamina per ora 150 mg per poi volerla sospendere, per aggiungere un altro antidepressivo ritenuto idoneo.
Mia madre ha 65 anni e da quando assume pure il tavor mi sembra molto spossata.
Considerando che ha altre patologie : diabetica, portatrice di 3 bypass,ipertesa volevo un autorevole parere sulla terapia.
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Quale è la diagnosi precisa per cui è stato prescritto il trattamento?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Gentile utente
La diagnosi non appare esser chiara ed anche il trattamento sembra un po' eccessivo per una paziente anziana.
Il decadimento cognitivo andrebbe inquadrato nella sua natura eziologica per potersi costituire un trattamento che possa rallentare l'involuzione cognitiva in modo progressivo.
L'utilizzo di benzodiazepine negli anziani andrebbe evitato.
Può specificare quale specialista ha prescritto la terapia?
La diagnosi non appare esser chiara ed anche il trattamento sembra un po' eccessivo per una paziente anziana.
Il decadimento cognitivo andrebbe inquadrato nella sua natura eziologica per potersi costituire un trattamento che possa rallentare l'involuzione cognitiva in modo progressivo.
L'utilizzo di benzodiazepine negli anziani andrebbe evitato.
Può specificare quale specialista ha prescritto la terapia?
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A mio parere è necessario discriminare i sintomi psichiatrici da quelli di declino e, solitamente, sono presenti specialisti appositi che devono valutare tali quadri.
Oltretutto sua madre per età passerebbe in fascia geriatrica e quindi non di pertinenza strettamente psichiatrica.
Oltretutto sua madre per età passerebbe in fascia geriatrica e quindi non di pertinenza strettamente psichiatrica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 01/01/2013.
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