Paura farmaci
Salve Dottore ho un grande problema è circa 2 settimane che il mio umore è parecchio giu perchè le spiego ho un pensiero bruttissimo che mi assilla cioè quello che siccome sono ansiosa ho paura di prendere farmaci perche vanno solo a tamponare la sintomatologia e non mi fanno guarire del tutto .Questo mi è stato detto da una dottoressa del pronto soccorso dove svolgo tirocinio nella mia città .Probabilmente mi sarà tornata l'ansia la cura con xanax e dropaxin è durata anche questa volta molto poco solo 6 mesi pensa anche lei questo?Cè questo pensiero angoscioso è frutto della stessa ansia o devo credere realmente che non c'è cura per il mio problema sto malissimo dott solo lei puo darmi dei chiarimenti è come se mi sentissi malata terminale addirittura fino ad oggi ho sempre fronteggiato tutto con razionalità pur avendo lasciato la cura mi ero promessa di non prendere piu nulla e di farcela da sola e ci ero quasi riuscita ora invece per quello che ho sentito dire mi è crollato il mondo addosso mi dica lei qualcosa che ne sa piu degli altri grazie anticipatamente per la risposta
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Gentile utente,
"ho paura di prendere farmaci perche vanno solo a tamponare la sintomatologia e non mi fanno guarire del tutto "
Quali farmaci ? In generale quest'affermazione non è vera, ma detta così sui "farmaci" senza specificare quali ha poco senso.
Se ha fatto una cura con dropaxin durata 6 mesi è in effetti durata poco, non c'è da aspettarsi niente di particolare se non una ricaduta alla sua sospensione dopo un periodo così breve. Questo vale per la maggior parte delle diagnosi per cui si usa il dropaxin.
Contatti lo specialista. Il fatto che i farmaci tamponino la sintomatologia non mi sembra niente di cui "aver paura", anche se si limitassero solo a far questo, cosa non vera.
"ho paura di prendere farmaci perche vanno solo a tamponare la sintomatologia e non mi fanno guarire del tutto "
Quali farmaci ? In generale quest'affermazione non è vera, ma detta così sui "farmaci" senza specificare quali ha poco senso.
Se ha fatto una cura con dropaxin durata 6 mesi è in effetti durata poco, non c'è da aspettarsi niente di particolare se non una ricaduta alla sua sospensione dopo un periodo così breve. Questo vale per la maggior parte delle diagnosi per cui si usa il dropaxin.
Contatti lo specialista. Il fatto che i farmaci tamponino la sintomatologia non mi sembra niente di cui "aver paura", anche se si limitassero solo a far questo, cosa non vera.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
"ho paura di prendere farmaci perche vanno solo a tamponare la sintomatologia e non mi fanno guarire del tutto "
Quali farmaci ? In generale quest'affermazione non è vera, ma detta così sui "farmaci" senza specificare quali ha poco senso.
Se ha fatto una cura con dropaxin durata 6 mesi è in effetti durata poco, non c'è da aspettarsi niente di particolare se non una ricaduta alla sua sospensione dopo un periodo così breve. Questo vale per la maggior parte delle diagnosi per cui si usa il dropaxin.
Contatti lo specialista. Il fatto che i farmaci tamponino la sintomatologia non mi sembra niente di cui "aver paura", anche se si limitassero solo a far questo, cosa non vera.
"ho paura di prendere farmaci perche vanno solo a tamponare la sintomatologia e non mi fanno guarire del tutto "
Quali farmaci ? In generale quest'affermazione non è vera, ma detta così sui "farmaci" senza specificare quali ha poco senso.
Se ha fatto una cura con dropaxin durata 6 mesi è in effetti durata poco, non c'è da aspettarsi niente di particolare se non una ricaduta alla sua sospensione dopo un periodo così breve. Questo vale per la maggior parte delle diagnosi per cui si usa il dropaxin.
Contatti lo specialista. Il fatto che i farmaci tamponino la sintomatologia non mi sembra niente di cui "aver paura", anche se si limitassero solo a far questo, cosa non vera.
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Utente
Grazie infinitamente dottore infatti anch'io nella mia totale ignoranza ho pensato per un attimo che la cura fosse stata di breve durata quindi lei afferma dottore che il dropaxin va preso per piu tempo ?e poi per quanto riguarda il pensiero dei farmaci dice che questi possano realmente curare sia ansia che depressione senza ricomparsa se la terapia è eseguita in modo corretto ?Tale pensiero negativo non è altro che ansia ?devo preoccuparmi dottore?Peccato di non poterla conoscere di persona nella mia città non ci sono dottori cosi' preparati grazie per i consigli dottore .
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Gentile utente,
Le cure possono tenere sotto controllo un disturbo, eradicarlo, tamponarlo e basta. Dipende da quale disturbo e quale cura. Al momento in questi casi la pratica più utile e curare un disturbo abbastanza a lungo e poi verificare se c'è ancora necessità di una cura costante. I pensieri sono pensieri, a seconda del contenuto sollecitano reazioni ansiose. La preoccupazione non è qualcosa che può controllare se il pensiero la costringe a preoccuparsi di un fatto o di quel che può succedere. Se mai è essa stessa uno degli obiettivi della cura.
Le cure possono tenere sotto controllo un disturbo, eradicarlo, tamponarlo e basta. Dipende da quale disturbo e quale cura. Al momento in questi casi la pratica più utile e curare un disturbo abbastanza a lungo e poi verificare se c'è ancora necessità di una cura costante. I pensieri sono pensieri, a seconda del contenuto sollecitano reazioni ansiose. La preoccupazione non è qualcosa che può controllare se il pensiero la costringe a preoccuparsi di un fatto o di quel che può succedere. Se mai è essa stessa uno degli obiettivi della cura.
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Utente
salve dottore ho contattato lo psichiatra che mi ha aiutato due volte con le terapie brevi di cui ne ho parlato nel precedente post il primo incontro era basato sulla cura di attacchi di panico ,poi mi ha detto che soffrivo di ansia generalizzata ora invece mi dice di soffrire di doc mi ha prescritto zaredrop gocce mezza dose per 4 giorni e dose intera per sei mesi.Le dico in anticipo che questo mi ha scombussolato tutto perchè zaredrrp nuovo farmaco a base di venlafaxina mi ha provocato nausea anoressia tremori ipertermia e senso di svenimento cosi' per non andare incontro ad anoressia perchè mi si era chiuso lo stomaco l'ho sospeso poi mi ha detto una cosa dottore che mi ha turbato tantissimo che i farmaci non servono se penso al negativo ai pensieri ma è ovvio che non posso non pensarci se soffro di doc giusto!.Non lo so sono molto confusa su questo medico poi tralaltro adesso mangio regolarmente ma sono preoccupata perchè è stato proprio lui a dirmi che i farmaci non servono per curare ansia e depressione adesso non ho piu le certezze e la tranquillità di una volta ma se il disturbo ansioso che sia dag doc se curati bene possono anche non ripresentarsi piu o paura di non farcela con la sola forza di volontà mi dia lei un aiuto adesso prendo xanax 8 gocce per tre .Secondo lei non devo preoccuparmi ?Adesso sto andando anche da uno psicologo che mi dice di non usare farmaci perchè non guariscono sono confusa grazie mille dott e buona serata grazie ancora
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Gentile utente,
"i farmaci non servono se penso al negativo ". Direi proprio che non ha senso, i farmaci si danno proprio quando uno non può fare a meno di pensare al negativo. Cosa dovrebbe fare ? Pensare positivo così i farmaci funzionano ? Se pensasse positivo non avrebbe bisogno di alcuna cura, andrebbe già bene in partenza...
I farmaci come la venlafaxina (che non è affatto nuovo) funzionano in circa un mese, i sintomi iniziali possono essere fastidiosi ma non significano granché per prevedere la riuscita o meno del trattamento.
La forza di volontà è un modo di dire e non corrisponde a niente. Chiunque ha la volontà di star bene.
" farmaci non servono per curare ansia e depressione "
Non capisco questa affermazione.
Ha provato un medicinale, se non lo sopporta mi sembra logico provarne uno diverso.
"i farmaci non servono se penso al negativo ". Direi proprio che non ha senso, i farmaci si danno proprio quando uno non può fare a meno di pensare al negativo. Cosa dovrebbe fare ? Pensare positivo così i farmaci funzionano ? Se pensasse positivo non avrebbe bisogno di alcuna cura, andrebbe già bene in partenza...
I farmaci come la venlafaxina (che non è affatto nuovo) funzionano in circa un mese, i sintomi iniziali possono essere fastidiosi ma non significano granché per prevedere la riuscita o meno del trattamento.
La forza di volontà è un modo di dire e non corrisponde a niente. Chiunque ha la volontà di star bene.
" farmaci non servono per curare ansia e depressione "
Non capisco questa affermazione.
Ha provato un medicinale, se non lo sopporta mi sembra logico provarne uno diverso.
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Utente
Mi spiego meglio molti in giro mi dicono che i farmaci non servono per guarire dall'ansia generalizzata e che non si guarirà mai ed è questo caro dottore che mi ha fatto stare male portandomi alla depressione.La mia domanda è i farmaci guariscono l'ansia o me la devo portare a vita?Tipo è possibile avere un solo caso nella vita di depressione curarla bene e poi stare bene .A mia zia è successo dopo un episodio di depressione da giovane poi dopo averlo curato è stata bene fino ad adesso volevo un suo consiglio in sintesi è questo il fatto che mi provoca preoccupazione grazie infinite.Buona giornataLei nel post precedente ha scritto che le cure addirittura eradicano il disturbo ma questo vale anche per l'ansia?Poi non riesco a capire perchè prima il concetto di ansia non mi spaventava adesso invece si pensa che sia frutto della stessa ansia?grazie per i consigli buona giornata
[#8]
Gentile utente,
"in giro" le persone dicono quel che vogliono e conta poco. Opinioni del genere stupiscono molto di più quando provengono da ambiente sanitario o medico.
Comunque, ripeto che le cure sono fatte apposta per curare i disturbi d'ansia. Direi che è inutile e illogico preoccuparsi dell'esito finale di chissà quando prima ancora di aver provato a curare un disturbo. Alcune volte la cura risolve per un anni, in altri casi è necessario tenersela per stare bene (e quindi si sta bene ma continuando a prendere una medicina), in altri casi il disturbo non si ripresenta nel corso della vita, e in altri ancora invece le cure funzionano solo in parte.
Ovvero: come in qualsiasi altra malattia, dall'influenza ai tumori.
Direi che quindi sia il caso di procedere con una cura che usi tutti gli strumenti disponibili, evitando messaggi fuorvianti soprattutto da parte di chi non può conoscere la materia.
"in giro" le persone dicono quel che vogliono e conta poco. Opinioni del genere stupiscono molto di più quando provengono da ambiente sanitario o medico.
Comunque, ripeto che le cure sono fatte apposta per curare i disturbi d'ansia. Direi che è inutile e illogico preoccuparsi dell'esito finale di chissà quando prima ancora di aver provato a curare un disturbo. Alcune volte la cura risolve per un anni, in altri casi è necessario tenersela per stare bene (e quindi si sta bene ma continuando a prendere una medicina), in altri casi il disturbo non si ripresenta nel corso della vita, e in altri ancora invece le cure funzionano solo in parte.
Ovvero: come in qualsiasi altra malattia, dall'influenza ai tumori.
Direi che quindi sia il caso di procedere con una cura che usi tutti gli strumenti disponibili, evitando messaggi fuorvianti soprattutto da parte di chi non può conoscere la materia.
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Utente
Gentile dottore grazie per aver risposto ,infatti dottore puo essere che tale preoccupazione nasce dal fatto che probabilmente avendo avuto 2 ricadute è stato deludente sapere che il disturbo puo non essere risolto del tutto ,magari l'unico sollievo potrebbe essere pensare che tale preoccupazione possa essere frutto di ansia stessa ragionando e sfuttando l'intelligenza .Io vorrei superare il disturbo evitando di prendere farmaci anche perchè ci sono momenti in cui sto bene nell'arco di un mese tipo 1 settimana al mese mi vengono preoccupazioni poi per il resto è tutto ok non ho capito una cosa nella risposta lei ha scritto che il disturbo puo essere risolto per anni o per un anno?Ma secondo lei potrei dovrei non preoccuparmi su questa tematica è tutto normale magari sono io che la cosa la vedo diversamente?grazie infinite
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Gentile utente,
".Io vorrei superare il disturbo evitando di prendere farmaci "
Allora se ci si mette anche Lei la cosa è ben diversa. Decida, vuole provare a star meglio o evitare di provare a star meglio ?
Ho scritto che è inutile fare dei conti statistici quando si è sempre fermi senza prendere la decisione più semplice, ovvero provare a curarsi. Più ci pensa e meno si decide.
".Io vorrei superare il disturbo evitando di prendere farmaci "
Allora se ci si mette anche Lei la cosa è ben diversa. Decida, vuole provare a star meglio o evitare di provare a star meglio ?
Ho scritto che è inutile fare dei conti statistici quando si è sempre fermi senza prendere la decisione più semplice, ovvero provare a curarsi. Più ci pensa e meno si decide.
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Utente
Entrando in confidenza con lei le dico una cosa.Non soffrirei d'ansia se sapessi che c'è una soluzione a domande che mi pongo spesso infatti penso che se riusciro a dare a me stessa una risposta e a convncermi che è normale che sia cosi posso dire di essere anche guarita che ne pensa?potrei farcela da me?Dottore le dico questo perchè negli interrogativi che raramente mi assillavano negli anni precedenti e che ho capito poi che era normale e non c'era nulla di cui spaventarsi non si sono piu presentati questa volta pero non le nascondo che mi riesce difficile uscirne c'è il fatto di non essere tranquilla che tutto possa passare in futuro mi inibisce parecchio
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"Non soffrirei d'ansia se sapessi che c'è una soluzione a domande che mi pongo spesso infatti penso che se riusciro a dare a me stessa una risposta e a convncermi che è normale che sia cosi posso dire di essere anche guarita che ne pensa?"
No, la soluzione che Lei cerca probabilmente è ancora più semplice ma non passa per questa via.
Le domande poste in maniera ossessiva restano aperte all'infinito, per cui le risposte non risultano soddisfacenti. L'obiettivo di tali domande è avere la rassicurazione totale, cioè sul piano razionale una cosa insensata, sul piano pratico anche.
Recuperi il piano pratico della situazione. Se un dubbio la assilla senza risposta che la soddisfi, il problema non è nel senso della risposta (trovarne una soddisfacente) ma nel senso contrario dubbio (gettare la domanda assillante). Le domande a volte creano problemi, e poi pretendono che qualcuno li risolva con risposte inesistenti.
No, la soluzione che Lei cerca probabilmente è ancora più semplice ma non passa per questa via.
Le domande poste in maniera ossessiva restano aperte all'infinito, per cui le risposte non risultano soddisfacenti. L'obiettivo di tali domande è avere la rassicurazione totale, cioè sul piano razionale una cosa insensata, sul piano pratico anche.
Recuperi il piano pratico della situazione. Se un dubbio la assilla senza risposta che la soddisfi, il problema non è nel senso della risposta (trovarne una soddisfacente) ma nel senso contrario dubbio (gettare la domanda assillante). Le domande a volte creano problemi, e poi pretendono che qualcuno li risolva con risposte inesistenti.
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Quindi lei crede che se riuscissi a capire che un pensiero negativo è sicuramente fonte di preoccupazione potrei evitare l'ansia giusto ?
No, non mi pare di aver detto questo. Capire qual'è il meccanismo di per sé non basta a farlo finire, evita forse di farlo aggravare per errore, ma i disturbi purtroppo sono tali perché non si riesce a gestirli. Per questo esistono le cure, che sono uno strumento, nelle sue mani.
No, non mi pare di aver detto questo. Capire qual'è il meccanismo di per sé non basta a farlo finire, evita forse di farlo aggravare per errore, ma i disturbi purtroppo sono tali perché non si riesce a gestirli. Per questo esistono le cure, che sono uno strumento, nelle sue mani.
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Utente
Gentile dottore dopo un'operazione alla cistifellea risalente a due anni fa eseguita con successo ho avuto per pochi giorni un pensiero che mi assillava quello di essere diversa dalle altre persone che ancora posseggono la vescichetta biliare come se avessi meno degli altri poi andando a vedere su internet lessi che anche la mia cantante preferita era anche lei reduce da un appendicectomia e da allora mi sono rassegnata ed ho avuto conforto non sentendomi sola nella problematica .Ora invece ho scoperto che in realtà le fonti da cui avevo letto l'articolo non erano vere e mi è ritornato lo sconforto .Penso sempre che non sono piu come prima e che mi manca qualcosa scusi dottore se l'annoio con questi discorsi pero avrei bisogno di capire se magari è una uestione sempre ansiosa .Da una parte dovrei essere serena a pensare che non avendo piu i calcoli allla cistifellea ho risolto il problema magari non rimuovendo il sacchetto si sarebbero riformati in futuro .Ma la colecisti è un organo?dovrei preoccuparmi ?grazie come sempre dottore per i consigli
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Utente
Dottore volevo aggiungere che gli stati ansiosi sono aumentati da quando sto facendo esperienza al pronto soccorso dove c'è gente che sta continuamente male mia mamma mi dice che devo stare tranqquilla perchè anche lei ha un linfonodo alla tiroide e che ha fibromi all'utero e che deve tenere sempre sotto controllo cosa dice lei ?la mia situazione è piu grave di quella di mia mamma?devo preoccuparmi?Il fatto che mi turba e che mi hanno rimosso la colecisti perchè la vedo cosi grave?grazie infinitamente dottore
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Gentile utente,
Come vede il meccanismo è quello di presentare un pensiero che le ha prodotto disagio e l'ha impegnata mentalmente con la necessità di trovare spiegazioni o rassicurazioni. Il problema è dato dal pensiero stesso, dopo di che deve trovare una rassicurazione ad un problema che è nato con la ripetizione della domanda.
Alla fine anziché chiedere come fare a scacciare la domanda assillante chiede ulteriori rassicurazioni, del tipo "la cistifellea è un organo ?".
Deve seguire una cura, non spendere tempo nel fare queste domande, avere risposte è un modo per rimanere dentro il problema e rimandare la cura.
Come vede il meccanismo è quello di presentare un pensiero che le ha prodotto disagio e l'ha impegnata mentalmente con la necessità di trovare spiegazioni o rassicurazioni. Il problema è dato dal pensiero stesso, dopo di che deve trovare una rassicurazione ad un problema che è nato con la ripetizione della domanda.
Alla fine anziché chiedere come fare a scacciare la domanda assillante chiede ulteriori rassicurazioni, del tipo "la cistifellea è un organo ?".
Deve seguire una cura, non spendere tempo nel fare queste domande, avere risposte è un modo per rimanere dentro il problema e rimandare la cura.
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 4.7k visite dal 28/12/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.