Identità confusa
Buonasera,
sono una ragazza di 29 anni. Mia cugina che ne ha 32, si è confidata con me che continua a praticare i giochi che facevamo da bambine. Giocavamo di essere due attrici fuggite a Berlino durante la seconda guerra mondiale ed innamorate di due gerarchi nazisti. Era mia cugina ad aver inventato il gioco. Io la seguivo. Si prolungò il gioco per anni finchè non arrivai a compiere 12 anni ed iniziai ad avere altri interessi. So quanto mia cugina abbia sofferto della sua solitudine, i suoi genitori erano molto severi e a scuola la prendevano tutti in giro. Credevo che adesso la sua vita fosse normale, ha un marito, un figlio ma 3 giorni fa mi ha confidato che come questi si assentano lei comincia a giocare e che non ha mai smesso di farlo. Mi ha chiesto se mi andrebbe di partecipare. Mi ha detto che spesso guarda film e prende i personaggi che le piacciono di più per continuare il gioco. Io non credo che sia normale tutto questo, è come se la sua immaginazione si sia sovrapposta alla realtà. Può essere sintomo di schizzofrenia? lei è cosciente che non sia realtà ma sembra non poterne fare a meno. Sono veramente preoccupata. Non le ho saputo risponde. Le ho detto che forse avrebbe dovuto parlare con uno specialista ma lei ridendo ha detto che sta bene solo quando gioca e non ha intenzione di smettere. Vi prego rispondetemi, sono preoccupata. E' una persona molto colta, non mostra ritardi mentali, ma non capisco cosa la porti a fare ciò. Grazie.
sono una ragazza di 29 anni. Mia cugina che ne ha 32, si è confidata con me che continua a praticare i giochi che facevamo da bambine. Giocavamo di essere due attrici fuggite a Berlino durante la seconda guerra mondiale ed innamorate di due gerarchi nazisti. Era mia cugina ad aver inventato il gioco. Io la seguivo. Si prolungò il gioco per anni finchè non arrivai a compiere 12 anni ed iniziai ad avere altri interessi. So quanto mia cugina abbia sofferto della sua solitudine, i suoi genitori erano molto severi e a scuola la prendevano tutti in giro. Credevo che adesso la sua vita fosse normale, ha un marito, un figlio ma 3 giorni fa mi ha confidato che come questi si assentano lei comincia a giocare e che non ha mai smesso di farlo. Mi ha chiesto se mi andrebbe di partecipare. Mi ha detto che spesso guarda film e prende i personaggi che le piacciono di più per continuare il gioco. Io non credo che sia normale tutto questo, è come se la sua immaginazione si sia sovrapposta alla realtà. Può essere sintomo di schizzofrenia? lei è cosciente che non sia realtà ma sembra non poterne fare a meno. Sono veramente preoccupata. Non le ho saputo risponde. Le ho detto che forse avrebbe dovuto parlare con uno specialista ma lei ridendo ha detto che sta bene solo quando gioca e non ha intenzione di smettere. Vi prego rispondetemi, sono preoccupata. E' una persona molto colta, non mostra ritardi mentali, ma non capisco cosa la porti a fare ciò. Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Molte persone si immedesimano in giochi di ruolo. Ci sono appositamente comunità per persone che amano questo tipo di attività. Perché diceva che l'immaginazione si confonde con la realtà ? E in pratica in cosa dovrebbe consistere questo gioco ?
Molte persone si immedesimano in giochi di ruolo. Ci sono appositamente comunità per persone che amano questo tipo di attività. Perché diceva che l'immaginazione si confonde con la realtà ? E in pratica in cosa dovrebbe consistere questo gioco ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
praticamente lei finge di essere un'attrice e di parlare con i suoi innamorati che cambiano a secondo degli attori che le piacciono ambientando il tutto nel periodo del nazismo. spero sia solo un passatempo, ma ho paura stia trascurando la casa, le sue amicizie, suo marito o che sia cmq uno sfogo per la sua insoddisfazione.
[#4]
Utente
Nella pratica il gioco consiste in parlare come se si stesse recitando un copione redattoin tutto e per tutto da mia cugina. Lei sembra che reciti una parte, parla da sola. Il mio ruolo quando ero piccola era quello di essere una sua amica attrice innamorata anch'essa di un gerarca nazista. Una situazione identica alla sua che dirigeva lei. Spesso mi diceva cosa dire e cosa fare. Una sorta di messa in scena a parole. Spero di essere stata chiara anche se non è semplice. Solitamente le situazioni sono tutte tratte dai film che lei guarda, ovviamente lei è la piu bella, la piu interessante, la piu desiderosa. Nella realtà è tutto l'opposto. Mi ha confidato di chiudersi in bagno e recitare da sola questa parte, dandosi domande e risposte.
[#5]
Gentile utente,
Diciamo che un gioco del genere, per essere goduto, richiede una condizione di immedesimazione che non è da tutti. Che sia piacevole recitare una parte è comprensibile, di solito questo piacere è relativo perché si sa di recitare.
Inoltre la cosa curiosa è che dica di essere felice SOLO quando gioca.
Tuttavia, questa persona non mostra di perdere il senso della realtà o di sovrapporre i due livelli, perché gioca in spazi dedicati al gioco, o quando è sola.
E' così ?
Diciamo che un gioco del genere, per essere goduto, richiede una condizione di immedesimazione che non è da tutti. Che sia piacevole recitare una parte è comprensibile, di solito questo piacere è relativo perché si sa di recitare.
Inoltre la cosa curiosa è che dica di essere felice SOLO quando gioca.
Tuttavia, questa persona non mostra di perdere il senso della realtà o di sovrapporre i due livelli, perché gioca in spazi dedicati al gioco, o quando è sola.
E' così ?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 27/12/2012.
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