Sintomi somatoformi, come combatterli?
Salve,
sono in cura da un ottimo psichiatra che con le sue prescrizioni ha ridotto alcuni sintomi ma se ne sono presentati altri.
Nella fattispecie sono in cura attualmente con Paroxetina 15 mg (diminuita perché pare avere un effetto paradosso, ovvero mi stimola l'aggressività ed il nervosismo) + Mirtazapina 15 mg + Acido valproico per stabilizzare una depressione agitata.
Inizialmente tutto andava bene, avevo una strana somatizzazione sulle caviglie ma l'agitazione se n'era andata e riuscivo anche a focalizzare l'attenzione su quello che facevo. Ora questa se ne è andata e mi ritrovo una somatizzazione al collo (meno tollerabile).
E' impossibile sconfiggere l'ansia e lo stress? Tappi un buco e se ne apre un altro?
Grazie
sono in cura da un ottimo psichiatra che con le sue prescrizioni ha ridotto alcuni sintomi ma se ne sono presentati altri.
Nella fattispecie sono in cura attualmente con Paroxetina 15 mg (diminuita perché pare avere un effetto paradosso, ovvero mi stimola l'aggressività ed il nervosismo) + Mirtazapina 15 mg + Acido valproico per stabilizzare una depressione agitata.
Inizialmente tutto andava bene, avevo una strana somatizzazione sulle caviglie ma l'agitazione se n'era andata e riuscivo anche a focalizzare l'attenzione su quello che facevo. Ora questa se ne è andata e mi ritrovo una somatizzazione al collo (meno tollerabile).
E' impossibile sconfiggere l'ansia e lo stress? Tappi un buco e se ne apre un altro?
Grazie
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Che dosaggio assume di acido valproico?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
La terapia è coerente con una diagnosi di disturbo somatoforme, a parte il dosaggio della paroxetina che lei ha già descritto come necessario ad evitare irritabilità e altri disturbi. Se si manifestano ancora fastidi può essere necessario rivedere in qualche modo il trattamento. Le è stato suggerito di associare un percorso di psicoterapia?
[#5]
Gentile utente,
se il metro di giudizio dovesse essere limitato ai casi che non si risolvono completamente, allora è tutta la medicina a non curare nulla realmente, non solo la psichiatria. Basti pensare alla percentuale di mallattie oncologiche che non siamo in grado di curare, a molte malattie genetiche, a quelle neurodegenrative, all'artrosi, al diabete, all'ipertensione, e la lista sarebbe ancora lunghissima.
Le tante persone che riescono ad uscire da problemi d'ansia e depressione oppure a vivere in maniera soddisfacente gestendo patologie ben più gravi, non la pensano come lei.
La sua insoddisfazione per il ritardo nel conseguire un miglioramento stabile è del tutto comprensibile, ma da qui ad affermare che non siamo in grado di curare nulla forse il salto è troppo lungo.
La terapia farmacologica, se non efficace può essere rimodulata o modificata fino ad ottenere un risultato più soddisfacente. A questa si può aggiungere la psicoterapia che non dovrebbe essere una valvola di sfogo, ma dovrebbe avere l'obiettivo di comprendere ed eventualmente modificare aspetti del proprio modo di pensare e/o agire che influiscono sulla genesi o sul mantenimento del disturbo.
Le auguro di avere la possibilità di ricredersi.
Cordiali saluti
se il metro di giudizio dovesse essere limitato ai casi che non si risolvono completamente, allora è tutta la medicina a non curare nulla realmente, non solo la psichiatria. Basti pensare alla percentuale di mallattie oncologiche che non siamo in grado di curare, a molte malattie genetiche, a quelle neurodegenrative, all'artrosi, al diabete, all'ipertensione, e la lista sarebbe ancora lunghissima.
Le tante persone che riescono ad uscire da problemi d'ansia e depressione oppure a vivere in maniera soddisfacente gestendo patologie ben più gravi, non la pensano come lei.
La sua insoddisfazione per il ritardo nel conseguire un miglioramento stabile è del tutto comprensibile, ma da qui ad affermare che non siamo in grado di curare nulla forse il salto è troppo lungo.
La terapia farmacologica, se non efficace può essere rimodulata o modificata fino ad ottenere un risultato più soddisfacente. A questa si può aggiungere la psicoterapia che non dovrebbe essere una valvola di sfogo, ma dovrebbe avere l'obiettivo di comprendere ed eventualmente modificare aspetti del proprio modo di pensare e/o agire che influiscono sulla genesi o sul mantenimento del disturbo.
Le auguro di avere la possibilità di ricredersi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Nel mondo diminuiscono le ore di lavoro ed aumentano i casi di malattie della mente, lei come la vede? Come una vittoria della psichiatria? Almeno per i tumori esiste una causa seria (ambientale, genetica), per le malattie mentali una persona ha la sfortuna di conoscere un medico di base che ti prescrive una benzodiazepina, entra con un mal di pancia ed esce psicotico. 8 anni sono passati dal mio ingresso tra i malati psichici, prima ero solo depresso adesso sono depresso, maniaco, agitato, schizofrenico a volte.
Certo ci sono altri campi in cui c'é bisogno di un salto di qualità (come l'oncologia), ma pochi sono i casi in cui una persona esce peggio di quando entra. Ogni medicina, basta leggere i fogli illustrativi, ha un effetto base ed un effetto paradosso. Sedazione -> effetto collaterale agitazione.. allora che fa mi seda o mi agita?
Sembra un gioco di dadi, mi uscirà 2 o 6? Questa é scienza?
Comincierò ad associare cure omeopatiche dato che non ci sono risposte per me.
Grazie comunque.
Certo ci sono altri campi in cui c'é bisogno di un salto di qualità (come l'oncologia), ma pochi sono i casi in cui una persona esce peggio di quando entra. Ogni medicina, basta leggere i fogli illustrativi, ha un effetto base ed un effetto paradosso. Sedazione -> effetto collaterale agitazione.. allora che fa mi seda o mi agita?
Sembra un gioco di dadi, mi uscirà 2 o 6? Questa é scienza?
Comincierò ad associare cure omeopatiche dato che non ci sono risposte per me.
Grazie comunque.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 16/12/2012.
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