Apatia e ansia del sociale
Salve,
scrivo per avere un parere: da sempre convivo con una forte apatia, una completa assenza di stimoli, anche a livello affettivo, che mi condiziona la vita sociale. Il non avere nulla da condividere accompagnato da stanchezza, difficoltà di concentrazione, smemoratezza anche per le cose più banali e un tono dell'umore sempre e costantemente sotto terra, costruisce una brutta immagine di sè, allontana gli altri e alla fine si rimane soli. Credo che questa sia una delle ragioni alla base della mia ansia del sociale... la mancanza di approvazione da parte del mondo esterno mi ha "regalato" un perenne senso di inadeguatezza e di insoddisfazione, che da quando sono entrata nel mondo del lavoro comincia a diventare un grosso problema: i colleghi che a loro volta avranno le loro frustrazioni e che cercano il modo di emergere agli occhi del capo a scapito degli altri individuano subito chi è in una condizione di vulnerabilità e ne approfittano, per cui alla fine pur valendo più degli altri dal punto di vista professionale faccio il triplo della fatica per essere apprezzata e quando riesco a raggiungere un traguardo importante non riesco a viverlo con serenità, anzi la vivo come un incubo, perchè la sensazione che presto tutto mi sfuggirà dalle mani è più forte... Ovviamente il crescente malessere si riflette anche sulla sfera sentimentale e di conseguenza anche la vita di coppia, che aveva già i suoi problemi, comincia a incrinarsi pericolosamente... Tutto questo mi sta facendo sprofondare sempre di più, perciò ho deciso di scrivervi per capire se il mio è un disturbo reale, da curare, oppure se si tratta solo di una serie di atteggiamenti sbagliati da correggere col tempo e l'esperienza. Cosa posso fare secondo voi per uscire da questa condizione considerato che non posso permettermi uno specialista? Grazie in anticipo.
scrivo per avere un parere: da sempre convivo con una forte apatia, una completa assenza di stimoli, anche a livello affettivo, che mi condiziona la vita sociale. Il non avere nulla da condividere accompagnato da stanchezza, difficoltà di concentrazione, smemoratezza anche per le cose più banali e un tono dell'umore sempre e costantemente sotto terra, costruisce una brutta immagine di sè, allontana gli altri e alla fine si rimane soli. Credo che questa sia una delle ragioni alla base della mia ansia del sociale... la mancanza di approvazione da parte del mondo esterno mi ha "regalato" un perenne senso di inadeguatezza e di insoddisfazione, che da quando sono entrata nel mondo del lavoro comincia a diventare un grosso problema: i colleghi che a loro volta avranno le loro frustrazioni e che cercano il modo di emergere agli occhi del capo a scapito degli altri individuano subito chi è in una condizione di vulnerabilità e ne approfittano, per cui alla fine pur valendo più degli altri dal punto di vista professionale faccio il triplo della fatica per essere apprezzata e quando riesco a raggiungere un traguardo importante non riesco a viverlo con serenità, anzi la vivo come un incubo, perchè la sensazione che presto tutto mi sfuggirà dalle mani è più forte... Ovviamente il crescente malessere si riflette anche sulla sfera sentimentale e di conseguenza anche la vita di coppia, che aveva già i suoi problemi, comincia a incrinarsi pericolosamente... Tutto questo mi sta facendo sprofondare sempre di più, perciò ho deciso di scrivervi per capire se il mio è un disturbo reale, da curare, oppure se si tratta solo di una serie di atteggiamenti sbagliati da correggere col tempo e l'esperienza. Cosa posso fare secondo voi per uscire da questa condizione considerato che non posso permettermi uno specialista? Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente
La possibilità di sospetto su un possibile disturbo psichiatrico deve richiedere conseguentemente una visita specialistica per comprendere effettivamente se si tratta di un disturbo specifico o meno.
Per ciò che attiene allo specialista può richiedere una visita con il SSN al solo costo del ticket se dovuto.
La possibilità di sospetto su un possibile disturbo psichiatrico deve richiedere conseguentemente una visita specialistica per comprendere effettivamente se si tratta di un disturbo specifico o meno.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentile Dott.Ruggiero,
la ringrazio per la tempestiva risposta. Effettivamente non avevo preso in considerazione la possibilità di richiedere una visita con il SSN, sembra anche a me la soluzione migliore. Tuttavia, essendo scesa abbastanza nel dettaglio nella richiesta di consulto (con non poco sforzo le assicuro), se potesse darmi un suo parere, una sua impressione, gliene sarei veramente grata. La ringrazio ancora per l'attenzione.
la ringrazio per la tempestiva risposta. Effettivamente non avevo preso in considerazione la possibilità di richiedere una visita con il SSN, sembra anche a me la soluzione migliore. Tuttavia, essendo scesa abbastanza nel dettaglio nella richiesta di consulto (con non poco sforzo le assicuro), se potesse darmi un suo parere, una sua impressione, gliene sarei veramente grata. La ringrazio ancora per l'attenzione.
[#3]
Gentile utente,
le impressioni sulla base dello scritto non hanno alcun valore.
Ciò che conta all'interno di un disturbo di qualunque tipo è la visita specialistica diretta che consente di dirimere se effettivamente ci si trovi di fronte ad una problematica di tipo psichiatrico oppure no.
Quanto scrive è comunque poco indicativo senza la visita diretta.
le impressioni sulla base dello scritto non hanno alcun valore.
Ciò che conta all'interno di un disturbo di qualunque tipo è la visita specialistica diretta che consente di dirimere se effettivamente ci si trovi di fronte ad una problematica di tipo psichiatrico oppure no.
Quanto scrive è comunque poco indicativo senza la visita diretta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 15/12/2012.
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