-separata da mio padre circa 15 anni fa ha iniziato ad avere crisi depressive molto forti con

Buongiorno, scrivo per mia madre (60 anni), da circa 15 anni "soffre di depressione", cercherò brevemente e per sommi capi di raccontare la sua storia:
-infanzia difficile, povertà
-figlia unica
-genitori alcolizzati
-rimasta incinta a 17 anni (ha in seguito perso il bambino) si è trasferita in Italia dove attualmente vive,
-ha tre figli (tra cui io)
-separata da mio padre circa 15 anni fa ha iniziato ad avere crisi depressive molto forti con svariati tentativi di suicidio.
E' in cura con antidepressivi e utilizza sonniferi per la notte: anafranil, depakin crono,e qualcosaltro (eventualmente indico i farmaci precisi ora non li ricordo).
- vive da sola, ha un lavoro (anche se a mio parere non è in grado di lavorare)
-quando non lavora è sempre a letto, stanca, e alterna periodi di ipereccitazione ed ipeattività a periodi in cui non ha voglia di fare nulla neanche la più piccola cosa, è ipercritica su tutto. (faccio un esempio: un giorno la cosa x è bruttissima, il giorno dopo la cosa x è bellissima),
Ricoverata svariate volte, continua la sua terapia, ma non accenna a miglioramenti, viene anche seguita dal centro d'igiene mentale della zona.
Il medico che la segue mi ha riferito che non si tratta solo di depressione, ma che è affetta da un disturbo della personalità.
Alla richiesta di miei chiarimenti mi ha ripetuto che si tratta di disturbi della personalità non curabili.
Eistono centri in cui è possibile ricoverarla? Intendo non per brevi periodi come è successo fino ad ora, ma per seguire una terapia come ad esempio i tossicodipendenti.
Ultimamente ha minacciato nuovamente il suicidio, vive sola e sono in pena, quando minaccia il suicidio assume un gran numero di farmaci per dormire e dorme 2-3 giorni di seguito. La maggiro parte delle volte che fa così è perchè si è arrabbiata con qualcuno: collega, o figli o semplicemente la cassiera del supermercato.
Cerco consigli ed informazioni
Grazie
Patrizia
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

Non può stabilire lei le cure che sua madre dovrebbe fare ma deve interfacciarsi anche in presenza di sua madre con il suo curante.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta.
Mi rendo conto che tramite internet sia difficile rendere chiara la situazione: a mio parere mia madre non è in grado di prendere decisioni che la riguardano.
Nel senso che anche quando è stata ricoverata, l'ultima volta per l'ennesimo tentativo di suicidio, (una settimana in rianimazione e circa un mese in un reparto di psichiatria presso un ospedale della zona), rifiutava anche che i medici cercassero di modificare la terapia. Non si è stati in grado di convincerla più di tanto, non è collaborativa in tal senso.
Il medico del centro di igiene mentale che la segue mi ha espressamente detto che non c'è nulla da fare, non vorrei essere insistente ma come faccio a rimanere tranquilla a casa mia, pensando che da un momento all'altro mia madre potrebbe farla finita?
Per questo le chiedevo se esistono strutture che possano seguirla in maniera costante e magari individuare insieme le terapie migliori per il suo caso.
Patrizia
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
L'individuazione e la scelta di strutture che possano accudire sua madre richiede il consenso della paziente, la formalizzazione di un progetto terapeutico specifico e la collaborazione ed il coinvolgimento anche di altri enti.

Di fatto, l'organizzazione di tale sistema spetta al curante che credo abbia valutato l'inapplicabilità di questa soluzione.
[#4]
Utente
Utente
Mi scusi se insisto, forse sono io a non capire: ma se la paziente rifiuta le cure come ci si deve comportare?
Mia madre ha tentato il suicidio tre volte con conseguenti ricoveri, quando viene contrariata: se qualcuno la contraddice o non fa/dice quello che lei vuole lei entra in crisi e "minaccia"il suicidio.
Non posso rimanere con le mani in mano in attesa che lei prima o poi riesca nel suo intento.
Alla fine il medico alza le braccia, il problema rimane per chi è intorno a lei: le strutture ospedaliere della zona (i reparti psichiatrici) curano al momento la crisi acuta ma quando viene dimessa tutto torna come prima.
Grazie per avermi risposto
Patrizia

[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Le ho già spiegato che una eventuale progettualità differente deve essere proposta dallo psichiatra curante.

Se non l'ha proposta ritengo che possa essere inapplicabile nel caso di sua madre.
[#6]
Utente
Utente
Grazie dottore, è stato chiaro.

Buone feste.
Patrizia
Suicidio

I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.

Leggi tutto