Disturbo paranoide di personalità

Gentili dottori,
vi scrivo per un problema che mi angoscia e del quale vorrei cercare di capire qualcosa in più.
Si tratta di mia suocera, una persona sulla cinquantina, che non ha studiato e alla quale la vita non ha risparmiato qualche difficoltà. E' sempre stata una persona sui generis, con un carattere molto forte, testarda al limite della cocciutaggine (infatti non è in buoni rapporti con la maggior parte dei suoi parenti). Recentemente ha avuto dei problemi al lavoro - una sorta di stalking in seguito alla quale ha perso il lavoro - e questa, temo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La sua diffidenza si è trasformata in vera e propria mania di persecuzione: è convinta che un gruppetto più o meno determinato di persone la perseguiti, la segua, la spii, ce l'abbia con lei e con la sua famiglia. Pensa che le siano entrati anche in casa, vede microspie ovunque. Qualunque cosa le accada di negativo, ci vede il "loro" zampino. E' come se avesse perso il senso di cosa è assurdo e cosa, invece, possibile.
Nessuno nella sua famiglia ha mai avuto problemi del genere. Mi chiedo: può una persona "normale" perdere il senso della realtà ed entrare in questa spirale di paranoia? è possibile che le pressioni della vita portino a questo? può essere un processo reversibile? Ci vuole necessariamente una predisposizione perchè si arrivi a questo?
Inutile dire che lei rifiuta di essere aiutata perchè è convinta di aver ragione........Oltretutto vive sola, non ha marito, e noi non sappiamo più cosa fare........queste cose mi fanno tanta paura.
Grazie a chi saprà darmi qualche chiarimento.

ps. come avrete capito, il titolo si riferisce ad un mio sospetto e non a una diagnosi di uno specialista, dal quale lei purtroppo non accetterebbe mai di andare...