Spdc:psicosi cronica; psicosi schizoaffettiva

gentili medici a 38 anni mi sono rivolta ad uno psichiatra per uno stress post- traumatico, ma a parte questo lo psichiatra diceva che stavo benissimo. Nel settembre scorso mi è stata diagnosticata una spondiloartrite sieronegativa ed ho dovuto curare anche un tumore. Avendo lontana la famiglia, in altro stato per lavoro, ho affrontato da sola tutta la cosa, con relativo stress, che mi ha portato ad una, così hanno detto i medici, febbre cerebrale, ma dalla quale il mio psichiatra è rimasto soddisfatto in quanto ripresa molto bene.
Nel marzo scorso è invece successo qualcosa della quale so ben poco, in quanto saputo per vie traverse: che gli zingari sono entrati in varie case del mio quartiere e che in casa mia è entrato un uomo (infatti lo stipite della porta di camera mia, io ho sempre chiuso a chiave, è spaccato) ma altro non so se non che ha detta dell'infermiera che la mia famiglia mi ha messo accanto in quel periodo non distinguevo la strada dal marciapiede ed è per questo che non ero stata informata della malattia e morte di mio padre.
In quanto a me ho passato due mesi ca, Marzo-Aprile in SPDC e ne sono uscita con la diagnosi di psicosi schizoaffettiva ed in un foglio psicosi cronica.
Premetto che ricordo che ero molto paranoica nei confronti delle persone, non mi piaceva viaggiare in autobus, mi faceva venire attacchi di panico. Ho fatto tenere per moltissimo tempo la luce accesa in corridoio anche di notte e tutt'ora dormo con una piccola lampadina accesa (prima erano 2 da 15 watt, poi 2 da 10, ora una da 7)
Quello che però mi tormenta da addirittura Aprile è che non ricordo assolutamente nulla di ciò che ha scatenato la mia malattia.
Ho chiesto al mio psichiatra che invece di rispondermi si è arrabbiato e così gli altri.
Intorno ho solo un muro di silenzio e la memoria non torna, ma soffro invece di frequenti mal di testa che lo psichiatra dice somatizzo lo stress.
Quello che mi preme sapere da voi, gentili medici, è quello che gli altri non vogliono dire... PERCHé SI DIMENTICA? PERCHé NON SI RIESCE A RICORDARE? Ieri ho parlato con un'amica, anche lei infermiera che mi ha detto che ci potrebberò volere anni e che forse non ricorderò mai...!
Vorrei da voi sapere cosa può causare una così forte amnesia seguita da una malattia così grave?
I miei più sinceri ringraziamenti e i miei più sentiti ossequi
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

Attualmente assume una terapia farmacologica per i suoi disturbi?

https://wa.me/3908251881139
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Innanzi tutto ringrazio per la sua pronta risposta...
la terapia è questa:
mattina: depakin chrono 500mg + sycrest 10mg
pranzo: sycrest 10mg
per la notte: depakin chrono 500mg+depakin 200mg+ rivotril 2mg (che prendo anche al bisogno se il composto di valeriana con passiflora e biancospino-50 gc- non funziona. Di solito al bisogno ne prendo 2)
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

Potrebbe non avere ritorno della memoria in quanto i fatti accaduti sono avvenutimmentre il suo stato di coscienza era alterato dalla malattia e potrebbe nonnaver avuto piena consapevolezza della situazione al momento.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la sua risposta dottore...
quindi non potrò mai sapere cosa è accaduto e cosa ha scatenato la malattia giusto?
ancora grazie se risponderà a questo mio piccolo quesito...
ps.potrebbe essere per ciò che per vie indirette di quello che è successo in casa? o per altri motivi? premetto che da quando tornai a casa dall'ospedale non riuscii più a dormire se non con le luci accese solo per il corridoio in due mesi spesi 350 €. Ora da ca un mese e mezzo in corridoio la luce la teniamo spenta, ma in camera non dormo se non ho sempre una lampadina accesa.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
ieri sera, parlando con una mia amica infermiera le ho detto di dirmi la verità, non come infermiera (110/110) ma come amica... Lei ha risposto che la mia malattia sia stata causata dal fatto che ho ca a febbraio avuto una seconda febbre cerebrale (una lo ha avuta nel '97) e che non mi sono riguardata come lo psichiatra mi aveva suggerito di fare
è possibile?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Non saprei dire cosa sia la "febbre cerebrale"

In ogni caso l'episodio va interpretato come una ricaduta sintomatologica, trattato e rientrato in un tempo sufficiente.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Avevo la temperatura corporea piuttosto alta, ero tesissima, non riuscivo a concetrarmi in nulla, un niente mi faceva scattare
E' durato più o meno un mese "febbre cerebrale" diagnosticò il medico di base, stetti a letto ca un mese.
Nel 97 mi durò dal 27 maggio al 13 settembre.
Tornata poi ad Aprile dall'Spdc andai avanti per almeno 2 mesi/3 mesi buoni avanti con tali incubi che sembravano reali invece che solo sogni, forse per questo le luci accese? Premetto che non ho mai sofferto di incubi, ma, ed è l'unica cosa che ricordo, sono iniziati con la malattia...
Ho visto al pc che psicosi è sinonimo di pazzia, di follia, così un tempo veniva definita...
E' così anche per la psicosi schizoaffettiva? E perchè in un foglio c'è scritto psicosi cronica ed in un altro psicosi schizoaffetiva(io tutto quello che so di quest'ultima, me l'ha spiegata una psichiatra del reparto) è che significa essere schizofrenici con disturbi dell'umore.
Sono forse impazzita io che ero tanto forte?
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Signor Dottore, scusi se torno a disturbarla, ma vorrei, se possibile, aver delucidazioni in base ad una cosa che dissero quando ero in SPDC... Ossia che la psicosi schizoaffettiva non è altro che schizofrenia con disturbi dell'umore, mentre il mio psichiatra dice che non è così...
Potrebbe gentilmente Lei spiegarmi cosa sia esattamente, giacché niente di interessante trovo sul computer?
Sentitissimi ringraziamenti e a presto spero...!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
il termine psicosi riconduce ad una patologia dello spettro schizofrenico.

il termine schizoaffettivo riconduce invece a disturbi dell'umore caratterizzati da fenomeni anche psicotici non nel senso stretto del termine ma come atteggiamento volto alla interpretatività e conseguenti comportamenti che possono essere variabili secondo la situazione anche in modo molto veloce.

Per una chiarezza sulla sua diagnosi personale deve far riferimento al suo curante attuale cercando di non fare troppa confusione anche con le precedenti diagnosi psichiatriche in quanto le stesso possono avere una certa variabilità nel corso del tempo.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Signor Dottore, purtroppo al mio psichiatra non piace che gli ponga di questi quesiti, dice che non ci devo pensare, si arrabbia...
Le porrei solo un'ultima domanda, che nemmeno questa, oggi, ha trovato risposta...
Potrò guarire o dovrò curarmi per sempre?
Ancora sentitissimi ringraziamenti e le mie scuse per il disturbo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Anche questa è una domanda che dovrebbe fare al suo curante.

Solitamente il disturbo è considerato cronico ma la diagnosi comunque non è chiara.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Dottore la ringrazio per la sua pronta risposta, purtroppo avevo già fatto la domanda al mio curante col solo risultato di farlo arrabbiare, come faccio inquietare la mia famiglia se chiedo ciò... Per questo avevo chiesto a Lei... Almeno qualcuno mi avrebbe risposto
Ancora sentiti ringraziamenti