Depressione tristezza
Salve, sono un ragazzo di 25 anni che ha sempre lavorato e studiato; terminati gli studi ho lavorato presso un'azieda finchè la stessa non ha chiuso per crisi.
Oggi a circa due mesi, mi sento in balia delle onde... sono a casa..non ho voglia di far nulla.. Mi sento triste e forse depresso; il rapposto con la mia ragazza è in cris; lavoro non ce n'è; mi sento depresso... forse questa mia "depressione" se così vuol essere chiamata me la porto da diversi anni dietro.. ad alti e bassi..sono sempre riuscito ad andare avanti..senza grossi problemi, ma con tristezza e malinconia che mi son sempre venute di tanto in tanto. In questo periodo è come se non avessi più voglia di vvere, la sera non riesco ad adormentarmi e la mattina mi sveglio presto e sono sempre stanco; l'altro giorno sono stato da una psicologa con la quale ho esposto il mio problema ma secondo me senza aver riscontrato particolare risposta da parte sua..cioè la psicologa dice che i farmaci non servono..con la psicoterapia si risolve tutto; non so più csa pensare.. vorrei tanto star bene..alzarmi la mattina gioioso e allegro e desideroso di vivere la vita.. in questo periodo tutto ciò mi manca..Secondo voi, nella mia situazione, servono farmaci per uscirne? Mi sento depresso, avvolte mi sento il cuore in gola..e mi è capitato di piangere; fortunatamente quando esco e sono in compagnia è come se questa "depressione" non ci fosse...In alcuni momenti ho pensato anhe a farla finita..ma non l 'avrei fatto mai e poi mai..però il sol fatto di averlo pensato...
E' meglio che vada a far un consulto psichiatrico? E non psicologico?
La cosa che mi frena del consulto psichiatrico è l'onorario(ho chiamato un psichiatra di zona e mi ha chiesto per la visita 180 euro; so che queste sono le cifre dei professionisti;ma io in questo momento non posso permettermi una tale cifra)
O se ne può uscire da soli? Mi sento in un tunnel dal quale vorrei uscire .non ho più voglia di viverein alcuni momenti....vorrei essere sereno, senza paure, senza depressione..la psicoterapia può servire o servono farmaci?
Distinti saluti
Oggi a circa due mesi, mi sento in balia delle onde... sono a casa..non ho voglia di far nulla.. Mi sento triste e forse depresso; il rapposto con la mia ragazza è in cris; lavoro non ce n'è; mi sento depresso... forse questa mia "depressione" se così vuol essere chiamata me la porto da diversi anni dietro.. ad alti e bassi..sono sempre riuscito ad andare avanti..senza grossi problemi, ma con tristezza e malinconia che mi son sempre venute di tanto in tanto. In questo periodo è come se non avessi più voglia di vvere, la sera non riesco ad adormentarmi e la mattina mi sveglio presto e sono sempre stanco; l'altro giorno sono stato da una psicologa con la quale ho esposto il mio problema ma secondo me senza aver riscontrato particolare risposta da parte sua..cioè la psicologa dice che i farmaci non servono..con la psicoterapia si risolve tutto; non so più csa pensare.. vorrei tanto star bene..alzarmi la mattina gioioso e allegro e desideroso di vivere la vita.. in questo periodo tutto ciò mi manca..Secondo voi, nella mia situazione, servono farmaci per uscirne? Mi sento depresso, avvolte mi sento il cuore in gola..e mi è capitato di piangere; fortunatamente quando esco e sono in compagnia è come se questa "depressione" non ci fosse...In alcuni momenti ho pensato anhe a farla finita..ma non l 'avrei fatto mai e poi mai..però il sol fatto di averlo pensato...
E' meglio che vada a far un consulto psichiatrico? E non psicologico?
La cosa che mi frena del consulto psichiatrico è l'onorario(ho chiamato un psichiatra di zona e mi ha chiesto per la visita 180 euro; so che queste sono le cifre dei professionisti;ma io in questo momento non posso permettermi una tale cifra)
O se ne può uscire da soli? Mi sento in un tunnel dal quale vorrei uscire .non ho più voglia di viverein alcuni momenti....vorrei essere sereno, senza paure, senza depressione..la psicoterapia può servire o servono farmaci?
Distinti saluti
[#1]
Gentile utente,
"la psicologa dice che i farmaci non servono.."
Non c'è distinzione tra psicoterapia e farmaci, sono entrambe terapie biologiche che agiscono sul cervello. Nello specifico, la psicologa non conosce la farmacologia né generale né clinica, per cui non può stabilire una cosa del tipo "se i farmaci servono o non servono".
Ci sono psichiatri del servizio pubblico che credo siano in generale più economici. Possono servire sia psicoterapia che farmaci a seconda della diagnosi medica e della gravità dei sintomi.
Direi che una visita psichiatrica è opportuna.
"la psicologa dice che i farmaci non servono.."
Non c'è distinzione tra psicoterapia e farmaci, sono entrambe terapie biologiche che agiscono sul cervello. Nello specifico, la psicologa non conosce la farmacologia né generale né clinica, per cui non può stabilire una cosa del tipo "se i farmaci servono o non servono".
Ci sono psichiatri del servizio pubblico che credo siano in generale più economici. Possono servire sia psicoterapia che farmaci a seconda della diagnosi medica e della gravità dei sintomi.
Direi che una visita psichiatrica è opportuna.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Salve, ieri sono stato da una psichiatra a pagamento;
dopo il colloquio mi ha prescritto lorazepam dorom da 1 mg ( mezza compressa tre volte al giorno) e daparox paroxetina 20 mg (mezza compressa al mattino).
E in più associare a questa terapia anche dei colloqui psicologici.
Ma le mezze compresse le posso riutilizzare o le devo buttare?
Cosa ne pensate della terapia?
Io vorrei uscirne ma non vorrei diventare dipendente dei farmaci...
Questi farmaci creano dipendenza?
POsso iniziare solo con il lorazepam dorom e poi eventualmente prendere anche il daparox in un secondo momento?
In attesa di risposte, porgo distinti saluti
dopo il colloquio mi ha prescritto lorazepam dorom da 1 mg ( mezza compressa tre volte al giorno) e daparox paroxetina 20 mg (mezza compressa al mattino).
E in più associare a questa terapia anche dei colloqui psicologici.
Ma le mezze compresse le posso riutilizzare o le devo buttare?
Cosa ne pensate della terapia?
Io vorrei uscirne ma non vorrei diventare dipendente dei farmaci...
Questi farmaci creano dipendenza?
POsso iniziare solo con il lorazepam dorom e poi eventualmente prendere anche il daparox in un secondo momento?
In attesa di risposte, porgo distinti saluti
[#4]
Salve,
le mezze compresse può riutilizzarle, la terapia non le dará dipendenza se si fará seguire periodicamente da un medico.
Assumi la terapia così come prescritta e non inizi solo l'ansiolitico, posticipando l''uso dell' antidepressivo.
Infine, visto che come dice lei "è stato a pagamento" avrebbe potuto chiedere tutte queste cose alla Psichiatra così da ammortizzarsi la visita pagata (almeno la faceva faticare un pò di più).
le mezze compresse può riutilizzarle, la terapia non le dará dipendenza se si fará seguire periodicamente da un medico.
Assumi la terapia così come prescritta e non inizi solo l'ansiolitico, posticipando l''uso dell' antidepressivo.
Infine, visto che come dice lei "è stato a pagamento" avrebbe potuto chiedere tutte queste cose alla Psichiatra così da ammortizzarsi la visita pagata (almeno la faceva faticare un pò di più).
Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
info@cesidea.it
[#5]
Ex utente
La mia paura è quella che assumendo dei farmaci possa stare peggio invece di star meglio...e non possa continuare a seguire una vita normale, ad esempio lavorando o facendo sport o la vita sessuale o altro... Può succedere questo?
Stavo leggendo tutti commenti negativi e effetti collarerali che a quanto letto fanno stare peggio anzicche' meglio...e creano dipendenza..
Io vorrei star meglio, ma se le pillole fanno il contrario allora preferirei fare psicoterapia con una psicologa piuttosto che prendere farmaci..
Cosa ne pensa?
Distinti saluti
Stavo leggendo tutti commenti negativi e effetti collarerali che a quanto letto fanno stare peggio anzicche' meglio...e creano dipendenza..
Io vorrei star meglio, ma se le pillole fanno il contrario allora preferirei fare psicoterapia con una psicologa piuttosto che prendere farmaci..
Cosa ne pensa?
Distinti saluti
[#6]
Ex utente
...un altima cosa: ieri il medico curante mi ha detto che secondo lui per il momento è il caso che prenda solo l'ansiolitico (mattino e sera) e non l'antidepressivo..
troppi pareri contrapposti..troppi effetti negativi e collaterali dei farmaci...
Non so più cosa pensare..vorrei star meglio..ma nemeno star peggio...oppure uscirne senza l'utlizzo dei farmaci. E' possibile?
Dstinti saluti
Le chiedo scusa se le faccio tutte queste domande....
troppi pareri contrapposti..troppi effetti negativi e collaterali dei farmaci...
Non so più cosa pensare..vorrei star meglio..ma nemeno star peggio...oppure uscirne senza l'utlizzo dei farmaci. E' possibile?
Dstinti saluti
Le chiedo scusa se le faccio tutte queste domande....
[#7]
Ex utente
...un altima cosa: ieri il medico curante mi ha detto che secondo lui per il momento è il caso che prenda solo l'ansiolitico (mattino e sera) e non l'antidepressivo..
troppi pareri contrapposti..troppi effetti negativi e collaterali dei farmaci...
Non so più cosa pensare..vorrei star meglio..ma nemeno star peggio...oppure uscirne senza l'utlizzo dei farmaci. E' possibile?
Dstinti saluti
Le chiedo scusa se le faccio tutte queste domande....
troppi pareri contrapposti..troppi effetti negativi e collaterali dei farmaci...
Non so più cosa pensare..vorrei star meglio..ma nemeno star peggio...oppure uscirne senza l'utlizzo dei farmaci. E' possibile?
Dstinti saluti
Le chiedo scusa se le faccio tutte queste domande....
[#9]
Gentile utente,
Mi sembra stia facendo confusione. E' stato da un medico che Le ha prescritto una cura, dopo di che il medico curante (non si sa su che basi) annulla l'indicazione dello specialista, scegliendo dei due medicinali quello che ha semplicemente una temporanea azione sintomatica, e che, se lasciato così a sé, può indurre dipendenza a differenza dell'altro.
Tutte le altre paure sono normali per chi si trova in una condizione di preoccupazione generale, e purtroppo sono rinforzate da una disinformazione in cui, non si sa perché, e specialmente in questo campo, le cure dovrebbero creare problemi e le malattie invece magari vanno via da sole.
Per quanto riguarda i costi, un primo contatto serve a impostare diagnosi e cura. Non necessariamente fin dall'inizio servono più strumenti di cura, e i contatti con il medico per le visite non sempre devono essere frequenti (non so che tipo di frequenza le è stata prospettata). Presumo che nelle prime fasi della cura debba comunque risentirsi con il medico che perché daparox mezza compressa è una dose iniziale che andrà poi probabilmente aumentata dopo i primi giorni.
Mi sembra stia facendo confusione. E' stato da un medico che Le ha prescritto una cura, dopo di che il medico curante (non si sa su che basi) annulla l'indicazione dello specialista, scegliendo dei due medicinali quello che ha semplicemente una temporanea azione sintomatica, e che, se lasciato così a sé, può indurre dipendenza a differenza dell'altro.
Tutte le altre paure sono normali per chi si trova in una condizione di preoccupazione generale, e purtroppo sono rinforzate da una disinformazione in cui, non si sa perché, e specialmente in questo campo, le cure dovrebbero creare problemi e le malattie invece magari vanno via da sole.
Per quanto riguarda i costi, un primo contatto serve a impostare diagnosi e cura. Non necessariamente fin dall'inizio servono più strumenti di cura, e i contatti con il medico per le visite non sempre devono essere frequenti (non so che tipo di frequenza le è stata prospettata). Presumo che nelle prime fasi della cura debba comunque risentirsi con il medico che perché daparox mezza compressa è una dose iniziale che andrà poi probabilmente aumentata dopo i primi giorni.
[#10]
Ex utente
...io per sentito dire e avendo letto diverse opinioni sui farmaci che creano dipendenza ho avuto paura..e tutt'ora ho paura di assumerli.. ecco perchè vorrei provare ad uscirne senza l'utilizzo dei farmaci...
Ho letto di persone che prendono farmaci da più di 4 anni e non vogliono smettere di prenderli.. io non vorrei arivare a quel punto..
...quindi preferisco cercare e provare, con la forza di volontà, di uscirne..
..se poi tra qualche tempo non dovessi riuscirci, mi rivolgo nuovamente ad uno specialista..
Che ne pensa?
Si può uscire da soli, senza i farmaci?
Distinti saluti..
Ho letto di persone che prendono farmaci da più di 4 anni e non vogliono smettere di prenderli.. io non vorrei arivare a quel punto..
...quindi preferisco cercare e provare, con la forza di volontà, di uscirne..
..se poi tra qualche tempo non dovessi riuscirci, mi rivolgo nuovamente ad uno specialista..
Che ne pensa?
Si può uscire da soli, senza i farmaci?
Distinti saluti..
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"diverse opinioni sui farmaci che creano dipendenza"
"Ho letto di persone che prendono farmaci da più di 4 anni e non vogliono smettere di prenderli.. "
E questo che c'entra con la dipendenza ? Magari è proprio quello che è giusto che facciano, non smettere di prenderli per poter continuare a star bene. Non capisco: se uno prende farmaci da tot anni dovrebbe smetterli senz'altro altrimenti non va bene, e perché mai ?
"..quindi preferisco cercare e provare, con la forza di volontà, di uscirne.."
Non esiste alcuna forza di volontà. Non ne esce, ci sono disturbi che finiscono da soli, tutto qui. Se le persone potessero uscirne non sarebbero qui a lamentarsi per divertimento.
"Si può uscire da soli, senza i farmaci?"
La sua non è una domanda sensata, ha solo un pregiudizio sui farmaci. Da solo non significa senza farmaci, i farmaci sono solo un tipo di strumento.
Ci sono apposta i medici per consigliarle se ha senso attendere, o è meglio curarsi. Attendere facendo affidamento a fantasmatiche forze di volontà non più senso di non fare niente.
Sembra più che altro che abbia una diffidenza riguardo non al farmaco per quello che il farmaco è, ma per quello che rappresenta nella sua mente, cosa che ha poco a che vedere con la realtà. Se avesse una malattia che va curata, meglio saperlo subito, star bene il prima possibile e starci il più a lungo possibile.
"Ho letto di persone che prendono farmaci da più di 4 anni e non vogliono smettere di prenderli.. "
E questo che c'entra con la dipendenza ? Magari è proprio quello che è giusto che facciano, non smettere di prenderli per poter continuare a star bene. Non capisco: se uno prende farmaci da tot anni dovrebbe smetterli senz'altro altrimenti non va bene, e perché mai ?
"..quindi preferisco cercare e provare, con la forza di volontà, di uscirne.."
Non esiste alcuna forza di volontà. Non ne esce, ci sono disturbi che finiscono da soli, tutto qui. Se le persone potessero uscirne non sarebbero qui a lamentarsi per divertimento.
"Si può uscire da soli, senza i farmaci?"
La sua non è una domanda sensata, ha solo un pregiudizio sui farmaci. Da solo non significa senza farmaci, i farmaci sono solo un tipo di strumento.
Ci sono apposta i medici per consigliarle se ha senso attendere, o è meglio curarsi. Attendere facendo affidamento a fantasmatiche forze di volontà non più senso di non fare niente.
Sembra più che altro che abbia una diffidenza riguardo non al farmaco per quello che il farmaco è, ma per quello che rappresenta nella sua mente, cosa che ha poco a che vedere con la realtà. Se avesse una malattia che va curata, meglio saperlo subito, star bene il prima possibile e starci il più a lungo possibile.
[#12]
Vada al Centro di Salute Mentale pubblico per ammortizzare i costi e dica al suo medico di base che gli antidepressivi e non le benzodiazepine sono farmaci di prima scelta in caso di ansia e depressione, come già detto dal collega, per evitare quelli abusi che lei teme tanto, ma questa è un'indicazione generica per il collega, che non riguarda lei necessariamente!
Spetta allo psichiatra dal vivo darle una consulenza precisa e non a noi online o al suo medico di base. Al momento, come già detto dai colleghi, segua la prescrizione dello psichiatra a pagamento e per ogni questione non si rivolga al medico di base o a noi online ma dal vivo, a pagamento o al centro di salute mentale pubblico, dove pagherà al massimo un ticket!
Manlio Converti
Spetta allo psichiatra dal vivo darle una consulenza precisa e non a noi online o al suo medico di base. Al momento, come già detto dai colleghi, segua la prescrizione dello psichiatra a pagamento e per ogni questione non si rivolga al medico di base o a noi online ma dal vivo, a pagamento o al centro di salute mentale pubblico, dove pagherà al massimo un ticket!
Manlio Converti
Dr. Manlio Converti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.3k visite dal 10/12/2012.
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