Variazione terapia e conseguenze
Mia madre, cinquantenne, è in cura da circa un anno per una grave depressione a seguito di una diagnosi di tumore. Le cure per il tumore stanno andando molto bene ma ha bisogno di un forte sostegno psicologico.
Ha giorni in cui, seppur con leggera ansia, conduce una vita quasi normale, mentre in altri giorni ha forti ansie relative all'impossibilità di fare tutte le cose che faceva prima della malattia (curare la casa, uscire con le amiche ecc), i movimenti divengono rallentati e ha inizio un forte tremore; non ha forza fisica e fatica anche a scrivere o tagliare il cibo nel piatto. Ogni piccola attività quotidiana le sembra un ostacolo insormontabile per mancanza di "voglia di fare" e per debolezza fisica (data anche dalle cure per il tumore).
Lo psichiatra, 2 settimane fa, ha iniziato a cambiare per l'ennesima volta dosaggio dei farmaci e da quel momento le "crisi" sono diventati molto più frequenti ed intense. Mentre prima erano più o meno una ogni 15 giorni, adesso sono quasi quotidiane.
La terapia attuale è:
Mattina: 1cp Citalopram 20mg + 1cp Anafranil 75mg + 1/2cp Tavor 1mg
Pomeriggio: 1/2cp Tavor 1mg
Sera: 1cp Anafranil 75mg + 1 cp Tavor 1mg + 1/2 Zyprexa 2,5mg
Mentre prima la terapia era:
Mattina: 1cp Citalopram 20mg + 1cp Tavor 1mg
Pomeriggio: 1/2 cp Tavor 1mg
Sera: 1cp Anafranil 75mg + 1 cp Tavor 1mg + 1 cp Zyprexa 2,5mg
Ha quindi diminuito Tavor e Zyprexa per aumentare Anafranil.
Preciso che all'inizio della cura le dosi di Zyprexa e Tavor erano decisamente maggiori ma mai hanno dato grandi risultati e quindi, dopo diversi mesi, sono state scalate lentamente (dormiva tutto il giorno, era aumentata moltissimo di peso, tremori molto forti, aveva bisogno di un aiuto anche solo per alzarsi dalla sedia).
Se questi giorni di "crisi" sono causati dalla variazione di terapia, in che tempi è prevedibile che l'organismo si abitui alla nuova cura e ne tragga benefici?
Visti i peggioramenti, ho iniziato a temere che la nuova terapia sia, per qualche ragione, poco adatta. Abbiamo già preso un appuntamento con un altro psichiatra, ma non lo vedremo prima di 11 giorni.
Grazie per le informazioni che potrete darmi.
Ha giorni in cui, seppur con leggera ansia, conduce una vita quasi normale, mentre in altri giorni ha forti ansie relative all'impossibilità di fare tutte le cose che faceva prima della malattia (curare la casa, uscire con le amiche ecc), i movimenti divengono rallentati e ha inizio un forte tremore; non ha forza fisica e fatica anche a scrivere o tagliare il cibo nel piatto. Ogni piccola attività quotidiana le sembra un ostacolo insormontabile per mancanza di "voglia di fare" e per debolezza fisica (data anche dalle cure per il tumore).
Lo psichiatra, 2 settimane fa, ha iniziato a cambiare per l'ennesima volta dosaggio dei farmaci e da quel momento le "crisi" sono diventati molto più frequenti ed intense. Mentre prima erano più o meno una ogni 15 giorni, adesso sono quasi quotidiane.
La terapia attuale è:
Mattina: 1cp Citalopram 20mg + 1cp Anafranil 75mg + 1/2cp Tavor 1mg
Pomeriggio: 1/2cp Tavor 1mg
Sera: 1cp Anafranil 75mg + 1 cp Tavor 1mg + 1/2 Zyprexa 2,5mg
Mentre prima la terapia era:
Mattina: 1cp Citalopram 20mg + 1cp Tavor 1mg
Pomeriggio: 1/2 cp Tavor 1mg
Sera: 1cp Anafranil 75mg + 1 cp Tavor 1mg + 1 cp Zyprexa 2,5mg
Ha quindi diminuito Tavor e Zyprexa per aumentare Anafranil.
Preciso che all'inizio della cura le dosi di Zyprexa e Tavor erano decisamente maggiori ma mai hanno dato grandi risultati e quindi, dopo diversi mesi, sono state scalate lentamente (dormiva tutto il giorno, era aumentata moltissimo di peso, tremori molto forti, aveva bisogno di un aiuto anche solo per alzarsi dalla sedia).
Se questi giorni di "crisi" sono causati dalla variazione di terapia, in che tempi è prevedibile che l'organismo si abitui alla nuova cura e ne tragga benefici?
Visti i peggioramenti, ho iniziato a temere che la nuova terapia sia, per qualche ragione, poco adatta. Abbiamo già preso un appuntamento con un altro psichiatra, ma non lo vedremo prima di 11 giorni.
Grazie per le informazioni che potrete darmi.
[#1]
Gentile utente,
Le variazioni di dosaggio di terapie complesse possono dare fastidi legati alle prime fasi di adattamento. La situazione dovrebbe tendere a normalizzar si nell'arco di qualche giorno. Se così non fosse né parli con lo specialista.
Cordiali saluti
Le variazioni di dosaggio di terapie complesse possono dare fastidi legati alle prime fasi di adattamento. La situazione dovrebbe tendere a normalizzar si nell'arco di qualche giorno. Se così non fosse né parli con lo specialista.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
La ringrazio dott. Martiadis.
Confido che sia così.
Questa mattina si è svegliata molto peggio del solito, senza motivazione alla vita.
Noi familiari facciamo davvero fatica ad accettare che gli psicofarmaci, che dovrebbero sostenerla, la stiano portando a fondo.
La terapia è stata cambiata 15 giorni fa: i tempi di reazione dell'organismo sembrano davvero infiniti......
Confido che sia così.
Questa mattina si è svegliata molto peggio del solito, senza motivazione alla vita.
Noi familiari facciamo davvero fatica ad accettare che gli psicofarmaci, che dovrebbero sostenerla, la stiano portando a fondo.
La terapia è stata cambiata 15 giorni fa: i tempi di reazione dell'organismo sembrano davvero infiniti......
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 07/12/2012.
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