Blocco del pensiero e rallentamento funzioni mentali
Gentili medici,
Volevo chiedere a voi un breve ma autorevole parere su un problema che mi causa molta angoscia.
Fondamentalmente negli ultimi mesi avverto chiaramente la perdita di organizzazione del pensiero e la sua riduzione rispetto a un tempo.
Cerco di descrivere come posso.
Sono un individuo prevalentemente verbale, cioè penso in parole e non in immagini o sensazioni; da qualche tempo le mie facoltà di visualizzazione, evocazione di immagini mentali, presumo già carenti, si sono ridotte a nulla. Non riesco a immaginare o ad ottenere immagini mentali vivide, particolareggiate.
Ma non è tutto. Capita spesso che il mio pensiero (verbale) rallenti fino a FERMARSI. Nelle interazioni sociali questo mi crea non pochi grattacapi, in quanto la sensazione di "testa vuota" e l'assenza di pensiero mi toglie la spontaneità e ci metto tantissimo tempo per elaborare ciò che mi è stato detto, capirlo, ed elaborare una risposta. Devo fare sforzi enormi per conversazioni banali, è terribile.
Rimango con gli occhi fissi nel vuoto senza volerlo, manco di concentrazione, ma non è che abbia la testa tra le nuvole, proprio ho il vuoto mentale.
Questa riduzione di performance mentali ha forti ripercussioni nella mia efficenza nello studio, finora sempre alta. Manco di concentrazione, devo stare sulle cose moltissimo tempo, leggo senza cogliere il significato, dimentico facilmente.
Mi è capitato di rimanere ORE su banalità.
Mi è stata fatta più volte notare la mia "assenza", visibile dall'esterno, in effetti a tratti mi sento come se fossi fuori da me stesso, fuori dal mondo. Potrebbe contribuire la faticosa routine da studente pendolare, anche se molti studenti sono pendolari e non accusano questo sintomo.
Addirittura a volte mentre sto parlando mi blocco perchè perdo improvvisamente la cognizione di quello che stavo dicendo e di quello che stavo per dire.
Mi spaventa la mia completa ignoranza delle cause di questi sintomi.
Le mie domande quindi sono due:
- A cosa può essere dovuto/collegato questo sintomo?
- E' reversibile?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
Volevo chiedere a voi un breve ma autorevole parere su un problema che mi causa molta angoscia.
Fondamentalmente negli ultimi mesi avverto chiaramente la perdita di organizzazione del pensiero e la sua riduzione rispetto a un tempo.
Cerco di descrivere come posso.
Sono un individuo prevalentemente verbale, cioè penso in parole e non in immagini o sensazioni; da qualche tempo le mie facoltà di visualizzazione, evocazione di immagini mentali, presumo già carenti, si sono ridotte a nulla. Non riesco a immaginare o ad ottenere immagini mentali vivide, particolareggiate.
Ma non è tutto. Capita spesso che il mio pensiero (verbale) rallenti fino a FERMARSI. Nelle interazioni sociali questo mi crea non pochi grattacapi, in quanto la sensazione di "testa vuota" e l'assenza di pensiero mi toglie la spontaneità e ci metto tantissimo tempo per elaborare ciò che mi è stato detto, capirlo, ed elaborare una risposta. Devo fare sforzi enormi per conversazioni banali, è terribile.
Rimango con gli occhi fissi nel vuoto senza volerlo, manco di concentrazione, ma non è che abbia la testa tra le nuvole, proprio ho il vuoto mentale.
Questa riduzione di performance mentali ha forti ripercussioni nella mia efficenza nello studio, finora sempre alta. Manco di concentrazione, devo stare sulle cose moltissimo tempo, leggo senza cogliere il significato, dimentico facilmente.
Mi è capitato di rimanere ORE su banalità.
Mi è stata fatta più volte notare la mia "assenza", visibile dall'esterno, in effetti a tratti mi sento come se fossi fuori da me stesso, fuori dal mondo. Potrebbe contribuire la faticosa routine da studente pendolare, anche se molti studenti sono pendolari e non accusano questo sintomo.
Addirittura a volte mentre sto parlando mi blocco perchè perdo improvvisamente la cognizione di quello che stavo dicendo e di quello che stavo per dire.
Mi spaventa la mia completa ignoranza delle cause di questi sintomi.
Le mie domande quindi sono due:
- A cosa può essere dovuto/collegato questo sintomo?
- E' reversibile?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
[#1]
Gentile utente,
Le sue sensazioni vanno inqeusrate in ambito specialistico. Potrebbero rientrare nell'ambito di un problema d'Asia, ma senza la visita diretta possiamo parlare solo di ipotesi.
Cordiali saluti
Le sue sensazioni vanno inqeusrate in ambito specialistico. Potrebbero rientrare nell'ambito di un problema d'Asia, ma senza la visita diretta possiamo parlare solo di ipotesi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.5k visite dal 06/12/2012.
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