Fobia sociale cibo
soffro da quando sono bambino di conati di vomito, ero timido, mi vergognavo di tutto, soprattutto del mio nome, ma la cosa peggiore è che all'idea di fare una cosa nuova mi sentivo sempre agitato e formavo molta aria per cui avevo sforzi di vomito. la cosa piu rilevante era andare a mangiare fuori in luoghi pubblici o a casa di altre persone diverse dai miei genitori....mi venivano capogiri, mi sentivo stordito e non riuscivo neanche a bere che avevo conati di vomito. oggi ho una buona situazion relazionale con le persone ma guai a parlare di pranzi o cene...è brutto passare per una persona maleducata ma non riesco a spiegare a tutti la situazione perchè mi vergogno. sono seguito da un medico spcializzato in psicologia clinica da 9 mesi da circa 6 mesi assumo zoloft che mi aiuta molto, faccio colloqui settimanali molto positivi, ma quest'ultimo gradino non riesco a superarlo. Voglio guarire chiedo aiuto a tutti. so solo che da piccolo ho subito un piccolo abuso che mi ha portato per lungo tempo ada vere problemi con l'approccio con le ragazze e col sesso, ma a volte mi sembra di ricordare che questi problemi ansiosi li avessi gia da prima...secondo voi devo rivolgermi anche a un medico nutrizionista? quando sono con persone di fiducia o solo mangio tutto, ho una dieta sana ed equilibrata e faccio sport. grazie anticipatamente per i consigli
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Gentile utente,
Il nutrizionista può aiutarla poco se il problema é di natura psicologica. Che dosaggio assume di zoloft? Che tipo di psicoterapia sta seguendo?
Il nutrizionista può aiutarla poco se il problema é di natura psicologica. Che dosaggio assume di zoloft? Che tipo di psicoterapia sta seguendo?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
assumo zoloft in dosaggio 75 mg al giorno cioè una compressa e mezza da 50. Ho svolto prevalentemente colloqui clinici e di psicoanalisi il medico mi sembra davvero in gamba e mi ha detto che a breve passeremo alla psicoterapia vera e propria ma mi scusi per l'ignoranza in materia ma ancora non so bene come sia strutturata precisamente. So solo che ho fatto passi da gigante, prima non potevo andare in nessun posto, luogo pubblico, centri commerciali, cinema, luoghi di incontro...stavo male adesso riesco a fare tutto addirittura a viaggiare e prendere il treno o l'aereo...tuttavia la questione di mangiare a casa di qualcuno è ancora uno scoglio. Sono stato anche affetto da gastrite e ho l'ernia iatale che talvolta mi porta qualche spasmo esofageo. Ma la cosa che mi ha convinto a intraprendere un percorso di psicoterapia è il fatto che quando sono solo o con parenti o mi sento protetto e al sicuro in casa non avevo nessun sintomo...sono stato sempre bene. E' lì che mi si è accesa la lampadina. Da quando sono in terapia non ho piu sofferto di bruciori di stomaco, i conati di vomito giornalieri sono scomparsi, non ho piu mal di pancia costante, non mi sento piu stordito. Ho fatto passi da gigante in pochi mesi ma ho voglia di abbattere questo maledetto scoglio del condividere il cibo con gli altri!!! combattero' anche se sono ormai 27 anni che combatto, il desiderio di vedere quel giorno è forte e di lasciarmi questo brutto incubo alle spalle, grazie per aver risposto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 27/11/2012.
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