Passaggio da paroxetina 20mg a citalopram gocce
Salve,
sono una studentessa di 23 anni e dall'estate appena trascorsa ho cominciato a soffrire di attacchi di panico e di ansia.
Inizialmente ero in cura presso un neurologo che mi aveva prescritto 10 mg di Sereupin al dì; in un secondo momento mi sono appoggiata ad uno psichiatra, il quale mi ha suggerito di portare a 20 mg/die la terapia già iniziata, visto che i sintomi erano regrediti dopo tre mesi di terapia, tuttavia non scomparsi del tutto.
Recentemente. poco dopo aver proceduto all'aumento di dosaggio, ho avvertito senso di svenimento, svenendo una volta, e capogiri frequenti. Il medico di famiglia ha detto che si tratta di ipotensione ortostatica, forse acuita dalla Paroxetina. Perciò sono tornata dallo psichiatra, il quale mi ha detto che a questo punto sarebbe meglio provare a sostituire paroxetina con citalopram 8 gocce al giorno. Il medicinale che ho comprato in farmacia è Citalopram 40mg/ml (generico Merck), flacone da 15ml. Da quanto ho capito 8 gocce dovrebbero corrispondere a poco meno di 20 mg di principio attivo.
Avrei alcune domande da porre, visto che lo specialista è stato un po' lapidario su questi aspetti:
_Il medico mi ha detto che è indifferente assumere il farmaco a stomaco pieno o meno, quindi io avrei deciso di assumerlo alla stessa ora in cui assumevo la Paroxetina in passato, cioè subito dopo il pranzo...va bene?
_ Devo aspettarmi effetti collaterali, considerato che parto già a dose piena?
_ Ho letto che questa molecola in soggetti predisposti può portare ad un allungamento dell'intervallo QT. Io ho eseguito numerosi ECG in passato (l'ultimo nel luglio 2012), tutti nella norma. Posso considerarmi in regola?
_Oggi ho preso 9 gocce invece di 8, perchè me n'è sfuggita una in più nel bicchiere. è irrilevante? Cercherò di stare più attenta.
Grazie mille per l'attenzione
cordiali saluti
sono una studentessa di 23 anni e dall'estate appena trascorsa ho cominciato a soffrire di attacchi di panico e di ansia.
Inizialmente ero in cura presso un neurologo che mi aveva prescritto 10 mg di Sereupin al dì; in un secondo momento mi sono appoggiata ad uno psichiatra, il quale mi ha suggerito di portare a 20 mg/die la terapia già iniziata, visto che i sintomi erano regrediti dopo tre mesi di terapia, tuttavia non scomparsi del tutto.
Recentemente. poco dopo aver proceduto all'aumento di dosaggio, ho avvertito senso di svenimento, svenendo una volta, e capogiri frequenti. Il medico di famiglia ha detto che si tratta di ipotensione ortostatica, forse acuita dalla Paroxetina. Perciò sono tornata dallo psichiatra, il quale mi ha detto che a questo punto sarebbe meglio provare a sostituire paroxetina con citalopram 8 gocce al giorno. Il medicinale che ho comprato in farmacia è Citalopram 40mg/ml (generico Merck), flacone da 15ml. Da quanto ho capito 8 gocce dovrebbero corrispondere a poco meno di 20 mg di principio attivo.
Avrei alcune domande da porre, visto che lo specialista è stato un po' lapidario su questi aspetti:
_Il medico mi ha detto che è indifferente assumere il farmaco a stomaco pieno o meno, quindi io avrei deciso di assumerlo alla stessa ora in cui assumevo la Paroxetina in passato, cioè subito dopo il pranzo...va bene?
_ Devo aspettarmi effetti collaterali, considerato che parto già a dose piena?
_ Ho letto che questa molecola in soggetti predisposti può portare ad un allungamento dell'intervallo QT. Io ho eseguito numerosi ECG in passato (l'ultimo nel luglio 2012), tutti nella norma. Posso considerarmi in regola?
_Oggi ho preso 9 gocce invece di 8, perchè me n'è sfuggita una in più nel bicchiere. è irrilevante? Cercherò di stare più attenta.
Grazie mille per l'attenzione
cordiali saluti
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1. L'assunzione dopo pranzo può andare bene, anche se il citalopram può essere leggermente più sedativo rispetto alla paroxetina.
2. Potrebbe avere effetti fastidiosi legati al passaggio rapido da paroxetina a citalopram.
3. Seguire le indicazioni dello specialista e effettuare periodici controlli, anche cardiologici, é una condotta prudente che serve a individuare e ventrali alterazioni, che globalmente non sono frequenti.
4. Una goccia in più é poco rilevante.
Cordiali saluti
2. Potrebbe avere effetti fastidiosi legati al passaggio rapido da paroxetina a citalopram.
3. Seguire le indicazioni dello specialista e effettuare periodici controlli, anche cardiologici, é una condotta prudente che serve a individuare e ventrali alterazioni, che globalmente non sono frequenti.
4. Una goccia in più é poco rilevante.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.3k visite dal 23/11/2012.
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