Inizialmente pensavo di stare "bene", e di non avere bisogno di ricominciare nuovamente la cura,
ho cominciato a soffrire di attacchi di panico quasi tre anni fa, sono stata da uno psichiatra che mi prescrisse 0.50 mg di zoloft, 1/2 la mattina e 1/2 la sera, più 0.50 mg di xanax, sempre 1/2 la mattina e 1/2 la sera. dopo le prime settimane di effetti collaterali sono stata meglio, mi sentivo rinata e ho seguito la cura per un anno dopodichè ho cominciato a calare. ogni volta però che avevo la sensazione di poter smettere del tutto la cura tornava fuori qualche sintomo che faceva riaffiorare la paura e l'ansia e così ricominciavo... sono andata avanti così per un periodo di un anno e mezzo, poi a novembre dell'anno scorso è morta mia madre. inizialmente pensavo di stare "bene", e di non avere bisogno di ricominciare nuovamente la cura, ma da qualche settimana è tornato il panico. ho paura di svenire e sentirmi male quando vado in chiesa, se devo uscire la sera... ho senso di vertigini e pesantezza di testa.. ho un senso continuo e costante di ansia. ho ricominciato a prendere lo zoloft e lo xanax come la prima volta... ma quello che mi preoccupa è che ho paura di non riuscire più ad uscire da questa situazione, che non guarirò mai.. ad ottobre mi sposo e vorrei avere subito un bimbo.. come farò in una eventuale gravidanza a gestire tutto questo senza prendere farmaci?
attendo un vostro consiglio.
grazie infinite...
attendo un vostro consiglio.
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Gentile utente,
si intende dal suo scritto che ha iniziato a riprendere il trattamento senza essere stata visitata da uno psichiatra?
Ad ogni modo, al di la' del precedente episodio anamnestico di tali fenomeni, e' necessario sempre escludere la presenza di cause organiche responsabili dell'insorgenza di tali sintomi.
Oltretutto, il trattamento deve essere monitorato da un medico che possa valutare eventuali effetti collaterali.
Eventualmente, dietro valutazione del suo psichiatra, puo' beneficiare di un trattamento psicoterapeutico.
si intende dal suo scritto che ha iniziato a riprendere il trattamento senza essere stata visitata da uno psichiatra?
Ad ogni modo, al di la' del precedente episodio anamnestico di tali fenomeni, e' necessario sempre escludere la presenza di cause organiche responsabili dell'insorgenza di tali sintomi.
Oltretutto, il trattamento deve essere monitorato da un medico che possa valutare eventuali effetti collaterali.
Eventualmente, dietro valutazione del suo psichiatra, puo' beneficiare di un trattamento psicoterapeutico.
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Gentile utente,
le terapie farmacologiche non vanno mao autogestite. Sarebbe corretto consultare quanto prima uno psichiatra per il monitoraggio farmacologico. Purtroppo è possibile incorrere in riesacerbazioni della sintomatologia ansiosa, soprattutto quando ci confrontiamo con eventi di vita così drammatici come quelli che lei ha vissuto e sta vivendo. La psicoterapia potrebbe darle gli strumenti adeguati per affrontare gli eventi stressanti in maniera più adeguata, senza necessariamente incorrere in una recidiva di sintomi ansiosi.
cordiali saluti
le terapie farmacologiche non vanno mao autogestite. Sarebbe corretto consultare quanto prima uno psichiatra per il monitoraggio farmacologico. Purtroppo è possibile incorrere in riesacerbazioni della sintomatologia ansiosa, soprattutto quando ci confrontiamo con eventi di vita così drammatici come quelli che lei ha vissuto e sta vivendo. La psicoterapia potrebbe darle gli strumenti adeguati per affrontare gli eventi stressanti in maniera più adeguata, senza necessariamente incorrere in una recidiva di sintomi ansiosi.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 07/04/2008.
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