Disturbo dell'attenzione
Ho 28 anni. Il mio consulto é relativo al mio problema di attenzione.
Essenzialmente, NON RIESCO A MANTENERE, l'attenzione, SENZA DOVER FARE VIOLENZA SU ME STESSA, per più di una o due righe. La lettura e la memorizzazione sono una cosa, per me, molto complicata, molto difficile, che richiede molto ma molto sforzo.
- Ho un'intelligenza VIVACE; sono molto intelligente e intuitiva. Molta forza di volontà, amore per la conoscenza, amore per la lettura.
- Credo di aver avuto sempre questo problema. Alle elementari, ho iniziato ad avere dei primi "fastidi" in terza, con la comparsa della storia e della geografia. Era mia zia che leggeva per me, ed io ripetevo. Essendo sempre stata un'ottima studentessa, questa cosa nn ha mai destato la preoccupazione dei miei genitori;
-alle medie è stato tutto molto controllabile, grazie anche alle favorevoli condizioni di contorno. La prof spiegava molto bene, a casa dovevo solo "spolverare",
-al liceo il vero problema. Il mio disturbo era però caratterizzato da un andamento "ciclotimico"; per mesi avevo delle prestazioni "iperattive", cioè studiavo tantissimo, rendevo tantissimo; per mesi mi rifiutavo di studiare;
-a 17 anni sono entrata in psicoterapia, ho fatto un ciclo di psicoterapia cognitivo comportamentale; due anni di psicanalisi, altri 3 di psicoterapia. Abbiamo capito, curato e tenuto sotto controllo quello che é stato chiamato come un "lieve disturbo bipolare", che, ho imparato anche a tenere sotto controllo, anche senza farmaci.
Ho usato lamictal, depakin, litio. Mal tolleravo il lamictal; avevo problemi di memoria e lucidità col litio. Il depakin associato al cypralex mi hanno garantito, per oltre un anno, attenzione e concentrazione sui libri. Tant'è che sono riuscita ad arrivare a -5 esami alla tesi.
Mi mancano ancora 5 esami alla tesi. Lavoro e non riesco a leggere e memorizzare procedure, contenuti di contratti e documenti. Sono una ragazza molto intelligente, molto brillante, molto sveglia. Ho un cervello davvero niente male. E anche un'ottima memoria, nelle cose su cui riesco a mantenere l'attenzione (rari e particolari casi).
Ovviamente, ritengo invalidante questa situazione. Potrei laurearmi, potrei fare carriera. E benchè sia considerata "brava"nel mio lavoro perchè ho forza di volontà, mi conosco bene (dopo tanta psicoterapia) e ho un ottimo approccio di fronte alle problematiche lavorative, ritengo che leggere e sapere i contenuti dei documenti, sia utile e vantaggioso. E poi, non è normale che io nn riesca a leggere, o a mantenere l'attenzione di fronte a quello che si dice in tv, in una riunione. Ripeto sempre sbagliato quello che ho letto e sentito. Il che potrebbe rendermi, se non mi cautelassi con il silenzio, inaffidabile.
Nessuna psicoterapia, nessun farmaco, nessun medico sono riusciti ad aiutarmi. Ho fatto diversi test, ma niente riesce a rilevare la causa del mio problema.
Gradirei che non mi si rispondesse con "provi con la psicoterapia".Ci ho passato dieci anni!
Grazie
Essenzialmente, NON RIESCO A MANTENERE, l'attenzione, SENZA DOVER FARE VIOLENZA SU ME STESSA, per più di una o due righe. La lettura e la memorizzazione sono una cosa, per me, molto complicata, molto difficile, che richiede molto ma molto sforzo.
- Ho un'intelligenza VIVACE; sono molto intelligente e intuitiva. Molta forza di volontà, amore per la conoscenza, amore per la lettura.
- Credo di aver avuto sempre questo problema. Alle elementari, ho iniziato ad avere dei primi "fastidi" in terza, con la comparsa della storia e della geografia. Era mia zia che leggeva per me, ed io ripetevo. Essendo sempre stata un'ottima studentessa, questa cosa nn ha mai destato la preoccupazione dei miei genitori;
-alle medie è stato tutto molto controllabile, grazie anche alle favorevoli condizioni di contorno. La prof spiegava molto bene, a casa dovevo solo "spolverare",
-al liceo il vero problema. Il mio disturbo era però caratterizzato da un andamento "ciclotimico"; per mesi avevo delle prestazioni "iperattive", cioè studiavo tantissimo, rendevo tantissimo; per mesi mi rifiutavo di studiare;
-a 17 anni sono entrata in psicoterapia, ho fatto un ciclo di psicoterapia cognitivo comportamentale; due anni di psicanalisi, altri 3 di psicoterapia. Abbiamo capito, curato e tenuto sotto controllo quello che é stato chiamato come un "lieve disturbo bipolare", che, ho imparato anche a tenere sotto controllo, anche senza farmaci.
Ho usato lamictal, depakin, litio. Mal tolleravo il lamictal; avevo problemi di memoria e lucidità col litio. Il depakin associato al cypralex mi hanno garantito, per oltre un anno, attenzione e concentrazione sui libri. Tant'è che sono riuscita ad arrivare a -5 esami alla tesi.
Mi mancano ancora 5 esami alla tesi. Lavoro e non riesco a leggere e memorizzare procedure, contenuti di contratti e documenti. Sono una ragazza molto intelligente, molto brillante, molto sveglia. Ho un cervello davvero niente male. E anche un'ottima memoria, nelle cose su cui riesco a mantenere l'attenzione (rari e particolari casi).
Ovviamente, ritengo invalidante questa situazione. Potrei laurearmi, potrei fare carriera. E benchè sia considerata "brava"nel mio lavoro perchè ho forza di volontà, mi conosco bene (dopo tanta psicoterapia) e ho un ottimo approccio di fronte alle problematiche lavorative, ritengo che leggere e sapere i contenuti dei documenti, sia utile e vantaggioso. E poi, non è normale che io nn riesca a leggere, o a mantenere l'attenzione di fronte a quello che si dice in tv, in una riunione. Ripeto sempre sbagliato quello che ho letto e sentito. Il che potrebbe rendermi, se non mi cautelassi con il silenzio, inaffidabile.
Nessuna psicoterapia, nessun farmaco, nessun medico sono riusciti ad aiutarmi. Ho fatto diversi test, ma niente riesce a rilevare la causa del mio problema.
Gradirei che non mi si rispondesse con "provi con la psicoterapia".Ci ho passato dieci anni!
Grazie
[#1]
Gentile utente
Attualmente sta assumendo una terapia?
Quali sono i dosaggi?
Attualmente sta assumendo una terapia?
Quali sono i dosaggi?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Attualmente no.
L'ultimo farmaco che assumevo era il litio, ma per la lieve entità dei miei disturbi d'umore e l'assenza di sintomi da qualche anno, io e il mio medico abbiamo, infine, concordato che fosse eccessivo.
Oltretutto, dall'inizio dell'assunzione di litio (aprile 2010) ho iniziato ad accusare problemi di memoria, di "prontezza d'animo", oltre che di attenzione e concentrazione, così ritenevo che il prezzo da pagare fosse troppo alto rispetto al benessere. Il mio umore era completamente piatto. Così, da giugno 2012 nn assumo farmaci.
L'ultimo farmaco che assumevo era il litio, ma per la lieve entità dei miei disturbi d'umore e l'assenza di sintomi da qualche anno, io e il mio medico abbiamo, infine, concordato che fosse eccessivo.
Oltretutto, dall'inizio dell'assunzione di litio (aprile 2010) ho iniziato ad accusare problemi di memoria, di "prontezza d'animo", oltre che di attenzione e concentrazione, così ritenevo che il prezzo da pagare fosse troppo alto rispetto al benessere. Il mio umore era completamente piatto. Così, da giugno 2012 nn assumo farmaci.
[#3]
Gentile utente,
il trattamento di un disturbo bipolare prevede una continuazione pressocchè costante in quanto l'oscillazione del disturbo e dei sintomi correlati possono portare ad alterazioni umorali anche importanti.
La sintomatologia riferita può essere parte di una fase con andamento di tipo depressivo tipicamente riscontrabile nel corso del disturbo e, solitamente, chi è affetto da questo disturbo lamenta maggiormente disturbi delle fasi depressive o umorali normali piuttosto che le fasi maniacali durante le quali lo stesso paziente si definisce pieno di vitalità e brillante.
Non sottovaluterei che il disturbo possa creare chiaramante oscillazioni che vengono interpretate in modo non corretto.
A mio parere, è opportuno ricontattare uno psichiatra.
il trattamento di un disturbo bipolare prevede una continuazione pressocchè costante in quanto l'oscillazione del disturbo e dei sintomi correlati possono portare ad alterazioni umorali anche importanti.
La sintomatologia riferita può essere parte di una fase con andamento di tipo depressivo tipicamente riscontrabile nel corso del disturbo e, solitamente, chi è affetto da questo disturbo lamenta maggiormente disturbi delle fasi depressive o umorali normali piuttosto che le fasi maniacali durante le quali lo stesso paziente si definisce pieno di vitalità e brillante.
Non sottovaluterei che il disturbo possa creare chiaramante oscillazioni che vengono interpretate in modo non corretto.
A mio parere, è opportuno ricontattare uno psichiatra.
[#4]
Utente
Gentile e solerte dottore,
mi spiace contravvenire al suo parere. Ma appena si parla di DB nessuno sa più distinguere dove comincia la malattia e dove finisce la personalità di una persona.
Il mio carattere e la mia personalità sono vitali e brillanti. In questo momento e nella maggior parte della mia esistenza, sono sempre stata una persona vitale, vivace, allegra, propositiva, dinamica. Se questa fosse la fase di mania, come dice lei, non solo sarei in fase di mania da una vita, ma da altrettanti anni io nn avrei mai avuto problemi di concentrazione e attenzione che invece, secondo il suo parere, sono dovuti ad una fase depressiva. Oltrechè presenti, in maniera costante nella mia vita dalle elementari, come le dicevo.
Le faccio, comunque, presente, che non ho mai sofferto di depressione profonda. La mia "depressione" é sempre stata una fase "ipotonica", nella quale non mi sono mai messa a letto, incapace di fare qualsiasi cosa. Semplicemente, ero più stanca, facevo più fatica a star dietro alle attività comuni, e comunque, le facevo. Mi sembra rappresentativo e significativo, il fatto che nessuno dei miei conoscenti, amici o parenti penserebbe mai di "definirmi" tendente o incline a depressione.
Detto questo, se la mia fosse una fase depressiva, avrei dovuto risolvere la questione con un antidepressivo...
Ho preso il litio con il cypralex per quasi un anno, e, COMUNQUE, presentavo le stesse difficoltà di lettura e attenzione. Lasciato il cypralex e preso solo il litio, il problema ha continuato a persistere.
Ripeto, l'unica combinazione che ha funzionato, creando una fase di "remissione" di questi sintomi, sono stati cypralex (5mg) e Depahin Chrono (350g x 2 al dì)insieme per un anno. Sospesi per l'eccessiva sonnolenza.
A questo punto, potrei pensare che questa "depressione" vada a inficiare più le mie facoltà intellettive che nn la mia vita di tutti i giorni.
mi spiace contravvenire al suo parere. Ma appena si parla di DB nessuno sa più distinguere dove comincia la malattia e dove finisce la personalità di una persona.
Il mio carattere e la mia personalità sono vitali e brillanti. In questo momento e nella maggior parte della mia esistenza, sono sempre stata una persona vitale, vivace, allegra, propositiva, dinamica. Se questa fosse la fase di mania, come dice lei, non solo sarei in fase di mania da una vita, ma da altrettanti anni io nn avrei mai avuto problemi di concentrazione e attenzione che invece, secondo il suo parere, sono dovuti ad una fase depressiva. Oltrechè presenti, in maniera costante nella mia vita dalle elementari, come le dicevo.
Le faccio, comunque, presente, che non ho mai sofferto di depressione profonda. La mia "depressione" é sempre stata una fase "ipotonica", nella quale non mi sono mai messa a letto, incapace di fare qualsiasi cosa. Semplicemente, ero più stanca, facevo più fatica a star dietro alle attività comuni, e comunque, le facevo. Mi sembra rappresentativo e significativo, il fatto che nessuno dei miei conoscenti, amici o parenti penserebbe mai di "definirmi" tendente o incline a depressione.
Detto questo, se la mia fosse una fase depressiva, avrei dovuto risolvere la questione con un antidepressivo...
Ho preso il litio con il cypralex per quasi un anno, e, COMUNQUE, presentavo le stesse difficoltà di lettura e attenzione. Lasciato il cypralex e preso solo il litio, il problema ha continuato a persistere.
Ripeto, l'unica combinazione che ha funzionato, creando una fase di "remissione" di questi sintomi, sono stati cypralex (5mg) e Depahin Chrono (350g x 2 al dì)insieme per un anno. Sospesi per l'eccessiva sonnolenza.
A questo punto, potrei pensare che questa "depressione" vada a inficiare più le mie facoltà intellettive che nn la mia vita di tutti i giorni.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 21/11/2012.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.