Depersonalizzazione e depressione
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 19 anni, sono oramai quasi tre mesi che sto vivendo un esperienza che mi sta lentamente distruggendo a livello psicologico. leggendo su internet ho potuto ricondurre i miei sintomi alla sindrome di depersonalizzazione e derealizzazione. Infatti in questo periodo, precisamente dagli inizi di settembre, ho la costante sensazione di vivere come in un sogno, o meglio, un terribile incubo. Ho la sensazione che il mondo che mi circonda sia completamente diverso, e allo stesso modo, la percezione che ho di me e della mia vita mi sembra distorta. Tanto è vero che spesso, rivolgendo l'attenzione su me stesso, mi sembra impossibile che io stia veramente vivendo, che io esista sul serio, come se dovessi svegliarmi da un momento all'altro da un orribile sogno. Il mio passato mi sembra molto distante, quasi come se non l'avessi vissuto. Mi chiedo "sono davvero io che vivo in questo corpo e provo queste sensazioni?". Questi dubbi mi creano grande ansia, paura di impazzire, paranoie di ogni genere, tachicardie. In questi mesi questo genere di pensieri mi affollano la mente e non mi danno tregua, tanto è vero che non riesco a concentrarmi e fare ciò che abitualmente facevo come studiare, leggere o avere qualsiasi genere di interesse. Ultimamente sono entrato anche in depressione per la paura di non riuscire a tornare mai piu alla mia vita "normale", ho umore depresso per la maggior parte del giorno e grande voglia di piangere. Ciò che mi spaventa è che questa nuova persona non sono affatto io, io nom sono mai stato una persona ansiosa, paranoica o che altro, anzi, sono sempre stato molto metodico e razionale. Inoltre il periodo immediatamente precedente all'esordio di questi disturbi è stato un periodo piuttosto felice della mia vita. Avevo conseguito il diploma con successo, ero stato in vacanza ed ero entusiasta dell'inizio dei miei studi universitari. In internet ho letto anche che sostanze stupefacenti come hashish o marijuana possono favorire l'insorgenza di questo genere di disturbi. Effettivamente, un mese prima dell'inizio del disturbo, ho fatto uso di hashish la quale mi ha portato ad avere paranoie molto forti e senso di depersonalizzazione molto simile a quello che provo abitualmente ora. Il giorno dopo tuttavia era scomparso tutto, per un mese ho vissuto come se non fosse successo nulla finchè, all'inizio di settembre è iniziato l'incubo. Questa fin'ora è stata l'unica spiegazione che sono riuscito a darmi per l'insorgenza di questi problemi. Ciò che gentilmente chiedo è se riuscirò ad avere la vita che ho sempre avuto e in quanto tempo il senso di depersonalizzazione in media passa.
Vi ringrazio in anticipo.
Sono un ragazzo di 19 anni, sono oramai quasi tre mesi che sto vivendo un esperienza che mi sta lentamente distruggendo a livello psicologico. leggendo su internet ho potuto ricondurre i miei sintomi alla sindrome di depersonalizzazione e derealizzazione. Infatti in questo periodo, precisamente dagli inizi di settembre, ho la costante sensazione di vivere come in un sogno, o meglio, un terribile incubo. Ho la sensazione che il mondo che mi circonda sia completamente diverso, e allo stesso modo, la percezione che ho di me e della mia vita mi sembra distorta. Tanto è vero che spesso, rivolgendo l'attenzione su me stesso, mi sembra impossibile che io stia veramente vivendo, che io esista sul serio, come se dovessi svegliarmi da un momento all'altro da un orribile sogno. Il mio passato mi sembra molto distante, quasi come se non l'avessi vissuto. Mi chiedo "sono davvero io che vivo in questo corpo e provo queste sensazioni?". Questi dubbi mi creano grande ansia, paura di impazzire, paranoie di ogni genere, tachicardie. In questi mesi questo genere di pensieri mi affollano la mente e non mi danno tregua, tanto è vero che non riesco a concentrarmi e fare ciò che abitualmente facevo come studiare, leggere o avere qualsiasi genere di interesse. Ultimamente sono entrato anche in depressione per la paura di non riuscire a tornare mai piu alla mia vita "normale", ho umore depresso per la maggior parte del giorno e grande voglia di piangere. Ciò che mi spaventa è che questa nuova persona non sono affatto io, io nom sono mai stato una persona ansiosa, paranoica o che altro, anzi, sono sempre stato molto metodico e razionale. Inoltre il periodo immediatamente precedente all'esordio di questi disturbi è stato un periodo piuttosto felice della mia vita. Avevo conseguito il diploma con successo, ero stato in vacanza ed ero entusiasta dell'inizio dei miei studi universitari. In internet ho letto anche che sostanze stupefacenti come hashish o marijuana possono favorire l'insorgenza di questo genere di disturbi. Effettivamente, un mese prima dell'inizio del disturbo, ho fatto uso di hashish la quale mi ha portato ad avere paranoie molto forti e senso di depersonalizzazione molto simile a quello che provo abitualmente ora. Il giorno dopo tuttavia era scomparso tutto, per un mese ho vissuto come se non fosse successo nulla finchè, all'inizio di settembre è iniziato l'incubo. Questa fin'ora è stata l'unica spiegazione che sono riuscito a darmi per l'insorgenza di questi problemi. Ciò che gentilmente chiedo è se riuscirò ad avere la vita che ho sempre avuto e in quanto tempo il senso di depersonalizzazione in media passa.
Vi ringrazio in anticipo.
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Gentile utente,
la lettura su internet non pone alcuna certezza diagnostica che è una caratteristica specifica di una visita diretta.
In presenza di dubbi sulla propria salute, di variazioni significative dalla propria condizione precedente, di alterazioni che disturbano in qualche modo le attività quotidiane, è utile fare riferimento al proprio medico di famiglia per farsi indirizzare al meglio oppure rivolgersi direttamente ad uno psichiatra che possa inquadrare seriamente il problema e definire un progetto terapeutico con annessa prognosi.
la lettura su internet non pone alcuna certezza diagnostica che è una caratteristica specifica di una visita diretta.
In presenza di dubbi sulla propria salute, di variazioni significative dalla propria condizione precedente, di alterazioni che disturbano in qualche modo le attività quotidiane, è utile fare riferimento al proprio medico di famiglia per farsi indirizzare al meglio oppure rivolgersi direttamente ad uno psichiatra che possa inquadrare seriamente il problema e definire un progetto terapeutico con annessa prognosi.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 20/11/2012.
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