Ricorso a farmaci?
Buongiorno,
Sono una ragazza di 30 anni, ho sempre avuto grossi problemi caratteriali per cui ho enormi difficoltà a rapportarmi con il mondo e con le persone, tant’è che ad oggi la mia vita sociale è quasi inesistente, ho solo un paio di amiche, non ho mai avuto relazioni con l’altro sesso, i miei affetti si concentrano su mia madre e mia sorella, che amo moltissimo.
Tutto questo mi ha portato qualche anno fa ad una crisi profonda con ansia da ipocondria (centrata sui tumori), superata grazie ad alcuni mesi di Sereupin ed un paio d’anni di terapia che mi ha dato molto giovamento.
Quest’estate a mia sorella (23 anni) hanno scoperto casualmente ed asportato un piccolo tumore maligno. Io sono andata in crisi d’ansia e sono tornata dallo psicologo. Stavo meglio, ma forse ho smesso troppo presto, inoltre a mia sorella hanno anche trovato un piccolissimo tumore benigno.
Per ora la cosa sembra risolta ed in famiglia pensano ottimista, ma per me si è spenta la luce e vedo un futuro di sofferenze e dolore. Ho iniziato a stare sempre peggio, ho passato un paio di settimane di depressione profonda, ora semplicemente sto male, un misto di scoraggiamento, malessere, tristezza ed infelicità, rabbia, mi sto chiudendo e mi sento in trappola, ma la cosa che mi spaventa di più è che ho iniziato a pensare con insistenza di preferire morire alla vita che immagino ci aspetti (per ora non ho intenzione di buttarmi da un ponte, ma se qualcuno mi desse una spinta gli direi grazie).
Non ho le forze per tornare dallo psicologo (ed inoltre lo vedo come un fallimento), perciò vorrei provare con una terapia farmacologica. Cosa ne pensate? Eventualmente a chi mi dovrei rivolgere? Pensavo ad uno psichiatra, ma come si fa a trovarlo?
Grazie mille
Sono una ragazza di 30 anni, ho sempre avuto grossi problemi caratteriali per cui ho enormi difficoltà a rapportarmi con il mondo e con le persone, tant’è che ad oggi la mia vita sociale è quasi inesistente, ho solo un paio di amiche, non ho mai avuto relazioni con l’altro sesso, i miei affetti si concentrano su mia madre e mia sorella, che amo moltissimo.
Tutto questo mi ha portato qualche anno fa ad una crisi profonda con ansia da ipocondria (centrata sui tumori), superata grazie ad alcuni mesi di Sereupin ed un paio d’anni di terapia che mi ha dato molto giovamento.
Quest’estate a mia sorella (23 anni) hanno scoperto casualmente ed asportato un piccolo tumore maligno. Io sono andata in crisi d’ansia e sono tornata dallo psicologo. Stavo meglio, ma forse ho smesso troppo presto, inoltre a mia sorella hanno anche trovato un piccolissimo tumore benigno.
Per ora la cosa sembra risolta ed in famiglia pensano ottimista, ma per me si è spenta la luce e vedo un futuro di sofferenze e dolore. Ho iniziato a stare sempre peggio, ho passato un paio di settimane di depressione profonda, ora semplicemente sto male, un misto di scoraggiamento, malessere, tristezza ed infelicità, rabbia, mi sto chiudendo e mi sento in trappola, ma la cosa che mi spaventa di più è che ho iniziato a pensare con insistenza di preferire morire alla vita che immagino ci aspetti (per ora non ho intenzione di buttarmi da un ponte, ma se qualcuno mi desse una spinta gli direi grazie).
Non ho le forze per tornare dallo psicologo (ed inoltre lo vedo come un fallimento), perciò vorrei provare con una terapia farmacologica. Cosa ne pensate? Eventualmente a chi mi dovrei rivolgere? Pensavo ad uno psichiatra, ma come si fa a trovarlo?
Grazie mille
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Gentile utente,
per trovare uno psichiatra può rivolgersi al suo medico di famiglia o rivolgersi direttamente alle strutture pubbliche della sua zona.
per trovare uno psichiatra può rivolgersi al suo medico di famiglia o rivolgersi direttamente alle strutture pubbliche della sua zona.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 935 visite dal 20/11/2012.
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