Nevrosi d'ansia
Le benzodiazepine sono consigliate solo per brevi periodi e nei casi di gravi disturbi. Vuol dire che se uno sta male per quel breve periodo che è autorizzato dal medico ad assumerle si sentirà rivivere godendo di quel tanto agognato benessere. Però, dicono tutti gli esperti, dopo quel breve periodo che può essere due o tre settimane, bisogna sospenderle altrimenti si presenteranno effetti collaterali negativi ( e qui vengono elencati). Sospenderle gradatamente, dicono, altrimenti si rischia un peggioramento di rimbalzo pericoloso. In ogni caso dopo la sospensione, anche se corretta, dicono tutti gli esperti, si starà peggio di prima della terapia. Allora mi chiedo perché sono state prescritte? Per stare bene un breve periodo e poi stare peggio? Forse sarebbe il caso che i medici dicessero: tu hai bisogno delle benzodiazepine per stare meglio, ma, e sottolineo ma, se cominci a prenderle non devi più smettere, correndo tutti i rischi che ne derivano, perché nel caso tu smettessi di assumerle la prescrizione risulterebbe una cazzata per il motivo suddetto. Mi piacerebbe sentire un parere al riguardo da parte di qualche esperto. Ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
le benzodiazepine sono farmaci sintomatici, cioè agiscono sul sintomo e non sulla causa. E' lo stesso per gli antidolorifici: un mal di testa, un mal di denti, un problema di insonnia o un evento ansiogeno che richiedono un sollievo immediato, oppure per i lassativi o gli antidiarroici.
Naturalmente si devono cercare le cause, i motivi: il mal di testa può essere banale, dovuto a stanchezza per esempio, o essere un sintomo di qualcosa che non va, come l'ipertensione. L'ansia può essere dovuta a un esame da sostenere, e se non è troppo intensa non occorre trattarla, oppure può essere frequente e disturbante e allora occorre un intervento specialistico. Idem per l'insonnia. Anche i lassativi non si usano a vita, ma si cerca di cambiare le abitudini alimentari.
Cordiali saluti
le benzodiazepine sono farmaci sintomatici, cioè agiscono sul sintomo e non sulla causa. E' lo stesso per gli antidolorifici: un mal di testa, un mal di denti, un problema di insonnia o un evento ansiogeno che richiedono un sollievo immediato, oppure per i lassativi o gli antidiarroici.
Naturalmente si devono cercare le cause, i motivi: il mal di testa può essere banale, dovuto a stanchezza per esempio, o essere un sintomo di qualcosa che non va, come l'ipertensione. L'ansia può essere dovuta a un esame da sostenere, e se non è troppo intensa non occorre trattarla, oppure può essere frequente e disturbante e allora occorre un intervento specialistico. Idem per l'insonnia. Anche i lassativi non si usano a vita, ma si cerca di cambiare le abitudini alimentari.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#2]
Utente
Gent.ma Dottoressa la ringrazio di cuore per la esaustiva risposta. Da tale risposta ho tratto la vonvinzione che la nevrosi d'ansia che mi tormenta possa essere paragonata ad un continuo mal di testa di cui non si conosce la causa e che pertanto non è possibile curare ma che con medicinali sintomatici e solo possibile alleviarne saltuariamente le sofferenze. Peccato che Parma sia tanto lontana dalla città dove vivo. Cordiali saluti.
[#3]
Gentile utente,
le benzodiazepine non sono l'unica risposta al disturbo d'ansia. Sul piano farmacologico l'ansia cronica si può curare (sotto controllo specialistico) con Inibitori della Ricaptazione di Serotonina, gli SSRI, o con altri tipi di molecole utilizzate anche per la depressione. Naturalmente bisogna valutare sempre il discorso costi-benefici, dal momento che queste terapie vanno prolungate per almeno un anno e possono dare effetti collaterali. Poi ci sono le terapie psicologiche, sia di tipo dinamico (di ispirazione psicanalitica) che cognitivo-comportamentali ecc ecc.
Le accludo il link di un articolo di psicologia sul problema ansia:
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
le benzodiazepine non sono l'unica risposta al disturbo d'ansia. Sul piano farmacologico l'ansia cronica si può curare (sotto controllo specialistico) con Inibitori della Ricaptazione di Serotonina, gli SSRI, o con altri tipi di molecole utilizzate anche per la depressione. Naturalmente bisogna valutare sempre il discorso costi-benefici, dal momento che queste terapie vanno prolungate per almeno un anno e possono dare effetti collaterali. Poi ci sono le terapie psicologiche, sia di tipo dinamico (di ispirazione psicanalitica) che cognitivo-comportamentali ecc ecc.
Le accludo il link di un articolo di psicologia sul problema ansia:
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 19/11/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.