Durata terapia preventiva con depakin chrono
Gentili medici,
circa 36 mesi fa ho manifestato sintomi maniacali che si sono presentati alcuni giorni dopo un episodio di abuso di antidepressivi (ho assunto circa 350-400 mg di escitalopram in un tentativo di suicidio, fortunatamente non riuscito)...
sono stato curato con Depakin Chrono insieme ad olanzapina (che, nonostante mi stordisse molto, mi ha aiutato a contenere l'iperattività fisica, in quanto non riuscivo mai a stare fermo ed ero sempre in movimento)... L'episodio si è risolto in circa tre settimane-un mese anche se poi ho impiegato parecchio tempo per tornare completamente in me...Lo psichiatra che mi ha curato tuttavia non è a conoscenza del consistente sovradosaggio di antidepressivo con cui avevo tentato il suicidio, e io sospetto che esso possa in qualche modo essere eziologicamente in relazione con il mio stato eccitativo... Tra l'altro nei sei mesi precedenti avevo intrapreso la cura con l'escitalopram a 10 mg/die senza andare incontro a nessuna alterazione dell'umore verso l'alto, né mai prima di allora ne avevo avute (e neanche dopo, è stato l'unico episodio)...
Ad oggi, io seguo una terapia preventiva per le recidive con Depakin Chrono 1000 mg/die. Volevo chiedere se si fa distinzione tra episodi di disturbo bipolare essenziali ed episodi correlati a sostanze; in particolare volevo sapere quali sono le linee guida a proposito della terapia preventiva: deve essere a vita (o cumunque a lungo termine), come per un "normale" disturbo bipolare??? O ci si comporta diversamente??? Si può provare (ovviamente in accordo con il medico) a diminuirla e poi eventualmente eliminarla un domani, o è troppo rischioso???
Vi faccio queste domande perché in rete trovo poca letteratura a proposito del trattamento dei disturbi dell'umore indotti da sostanze e quindi vorrei delle delucidazioni a riguardo.
Ritengo poi importante rivelarvi che ho un parente di primo grado che soffre di disturbo bipolare franco, e comprendo che questo statisticamente mi pone a maggior rischio per tale patologia... Tuttavia è sufficiente per far sì che io abbia o avrò la stessa malattia? o magari ho soltanto una "diatesi" attenuata che l'intossicazione acuta da antidepressivi ha momentaneamente esacerbato??
Ci tengo a precisare che NON intendo sospendere la cura perché mi ritengo "guarito" o cose simili, capisco l'importanza di una prevenzione perché l'idea di andare incontro ad uno stato maniacale mi spaventa. Tuttavia vorrei delle spiegazioni e dei chiarimenti a proposito della mia particolare situazione, anche perché spesso mi è capitato che il medico si rifiutasse di darmi spiegazioni sulla terapia e sulla mia situazione. Dal momento che sono uno studente di medicina, troverei anche interessante avere dei chiarimenti; non escludo un domani magari di fare ricerca proprio in questo ambito, prima però vorrei capire bene cosa è successo a me.
Cordialmente
circa 36 mesi fa ho manifestato sintomi maniacali che si sono presentati alcuni giorni dopo un episodio di abuso di antidepressivi (ho assunto circa 350-400 mg di escitalopram in un tentativo di suicidio, fortunatamente non riuscito)...
sono stato curato con Depakin Chrono insieme ad olanzapina (che, nonostante mi stordisse molto, mi ha aiutato a contenere l'iperattività fisica, in quanto non riuscivo mai a stare fermo ed ero sempre in movimento)... L'episodio si è risolto in circa tre settimane-un mese anche se poi ho impiegato parecchio tempo per tornare completamente in me...Lo psichiatra che mi ha curato tuttavia non è a conoscenza del consistente sovradosaggio di antidepressivo con cui avevo tentato il suicidio, e io sospetto che esso possa in qualche modo essere eziologicamente in relazione con il mio stato eccitativo... Tra l'altro nei sei mesi precedenti avevo intrapreso la cura con l'escitalopram a 10 mg/die senza andare incontro a nessuna alterazione dell'umore verso l'alto, né mai prima di allora ne avevo avute (e neanche dopo, è stato l'unico episodio)...
Ad oggi, io seguo una terapia preventiva per le recidive con Depakin Chrono 1000 mg/die. Volevo chiedere se si fa distinzione tra episodi di disturbo bipolare essenziali ed episodi correlati a sostanze; in particolare volevo sapere quali sono le linee guida a proposito della terapia preventiva: deve essere a vita (o cumunque a lungo termine), come per un "normale" disturbo bipolare??? O ci si comporta diversamente??? Si può provare (ovviamente in accordo con il medico) a diminuirla e poi eventualmente eliminarla un domani, o è troppo rischioso???
Vi faccio queste domande perché in rete trovo poca letteratura a proposito del trattamento dei disturbi dell'umore indotti da sostanze e quindi vorrei delle delucidazioni a riguardo.
Ritengo poi importante rivelarvi che ho un parente di primo grado che soffre di disturbo bipolare franco, e comprendo che questo statisticamente mi pone a maggior rischio per tale patologia... Tuttavia è sufficiente per far sì che io abbia o avrò la stessa malattia? o magari ho soltanto una "diatesi" attenuata che l'intossicazione acuta da antidepressivi ha momentaneamente esacerbato??
Ci tengo a precisare che NON intendo sospendere la cura perché mi ritengo "guarito" o cose simili, capisco l'importanza di una prevenzione perché l'idea di andare incontro ad uno stato maniacale mi spaventa. Tuttavia vorrei delle spiegazioni e dei chiarimenti a proposito della mia particolare situazione, anche perché spesso mi è capitato che il medico si rifiutasse di darmi spiegazioni sulla terapia e sulla mia situazione. Dal momento che sono uno studente di medicina, troverei anche interessante avere dei chiarimenti; non escludo un domani magari di fare ricerca proprio in questo ambito, prima però vorrei capire bene cosa è successo a me.
Cordialmente
[#1]
Gentile utente,
La presenza di comportamenti eccitativi dopo l'uso di antidepressivi è considerato manifestazione di disturbo bipolare a tutti gli effetti anche se secondari ad un uso per tentato suicidio che, esso stesso, rientra nella possibilità di manifestazione maniacale.
L'uso di uno stabilizzatore del tono dell'umore è da considerarsi corretto e deve essere continuativo.
Comunque ha sbagliato a non informare il suo psichiatra del tentato suicidio.
La presenza di comportamenti eccitativi dopo l'uso di antidepressivi è considerato manifestazione di disturbo bipolare a tutti gli effetti anche se secondari ad un uso per tentato suicidio che, esso stesso, rientra nella possibilità di manifestazione maniacale.
L'uso di uno stabilizzatore del tono dell'umore è da considerarsi corretto e deve essere continuativo.
Comunque ha sbagliato a non informare il suo psichiatra del tentato suicidio.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentile medico,
innanzitutto la ringrazio per la risposta...
Ci tengo a precisare che il mio medico è stato informato sull'episodio con l'escitalopram (il tentato suicidio in cui non ero maniacale, ma depresso), tuttavia egli non è lo stesso psichiatra che mi vide la prima volta (del quale episodio è invece ignaro).
Per trattamento continuativo cosa si intende? Che deve continuare per un determinato numero di anni o per sempre??
Perché il mio medico mi aveva detto che lui non ritiene sia necessario compiere un trattamento life-time, data la prognosi positiva e la presenza di un unico episodio eccitativo (tra l'altro ad eziologia secondaria), anche se non si è espresso in merito all'effettiva durata della terapia e un'altra volta si è contraddetto.
Cordialmente
innanzitutto la ringrazio per la risposta...
Ci tengo a precisare che il mio medico è stato informato sull'episodio con l'escitalopram (il tentato suicidio in cui non ero maniacale, ma depresso), tuttavia egli non è lo stesso psichiatra che mi vide la prima volta (del quale episodio è invece ignaro).
Per trattamento continuativo cosa si intende? Che deve continuare per un determinato numero di anni o per sempre??
Perché il mio medico mi aveva detto che lui non ritiene sia necessario compiere un trattamento life-time, data la prognosi positiva e la presenza di un unico episodio eccitativo (tra l'altro ad eziologia secondaria), anche se non si è espresso in merito all'effettiva durata della terapia e un'altra volta si è contraddetto.
Cordialmente
[#3]
Gentile utente,
In ogni caso la terapia per il trattamento di un episodio maniacale deve essere mantenuta per periodi lunghi.
Per ciò che attiene ai tempi di trattamento chi l'ha visitata direttamente può considerare la durata del trattamento.
Solitamente un disturbo bipolare può avere manifestazioni ad eziologia secondaria anche dopo o durante l'uso di antidepressivi.
Se l'episodio è stato ritenuto tale (episodico e puntiforme) solo per il sovradosaggio di farmaco allora non si dovrebbe trattare in quanto dovrebbe scomparire a seguito del sovradosaggio dopo poche settimane (se non giorni), ma l'attesa della riduzione della sintomatologia, in regime di ricovero, sarebbe potuta essere una scelta appropriata.
A mio parere, la decisione di trattare un disturbo con uno stabilizzante deriva anche da ciò che ha comportato l'utilizzo di farmaco a scopo suicidario per cui il trattamento con uno stabilizzatore del tono dell'umore trova indicazione specifica.
In ogni caso la terapia per il trattamento di un episodio maniacale deve essere mantenuta per periodi lunghi.
Per ciò che attiene ai tempi di trattamento chi l'ha visitata direttamente può considerare la durata del trattamento.
Solitamente un disturbo bipolare può avere manifestazioni ad eziologia secondaria anche dopo o durante l'uso di antidepressivi.
Se l'episodio è stato ritenuto tale (episodico e puntiforme) solo per il sovradosaggio di farmaco allora non si dovrebbe trattare in quanto dovrebbe scomparire a seguito del sovradosaggio dopo poche settimane (se non giorni), ma l'attesa della riduzione della sintomatologia, in regime di ricovero, sarebbe potuta essere una scelta appropriata.
A mio parere, la decisione di trattare un disturbo con uno stabilizzante deriva anche da ciò che ha comportato l'utilizzo di farmaco a scopo suicidario per cui il trattamento con uno stabilizzatore del tono dell'umore trova indicazione specifica.
[#4]
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta.
Purtroppo attendere la riduzione dei sintomi sotto controllo medico non è stato possibile proprio perché il medico che mi aveva seguito allora non sapeva dell'iperdosaggio da antidepressivi e quindi ha considerato l'episodio come un episodio maniacale essenziale, sottoponendomi al trattamento previsto per esso. Tra l'altro essendomi sottoposto volontariamente al trattamento e avendo manifestato sintomi di entità moderata, non ho subito un ricovero ma un trattamento ambulatoriale. I sintomi si sono comunque risolti in poche settimane, ma in questo caso è difficile discernere se questo sia dovuto al trattamento o se la remissione sia arrivata prima che il trattamento agisse (il quale trattamento ci mette comunque del tempo a fare effetto). Comunque parlerò con il mio medico e gli chiederò la sua opinione riguardo la durata della terapia.
La ringrazio nuovamente e le auguro un buon lavoro.
Cordialmente...
la ringrazio per la risposta.
Purtroppo attendere la riduzione dei sintomi sotto controllo medico non è stato possibile proprio perché il medico che mi aveva seguito allora non sapeva dell'iperdosaggio da antidepressivi e quindi ha considerato l'episodio come un episodio maniacale essenziale, sottoponendomi al trattamento previsto per esso. Tra l'altro essendomi sottoposto volontariamente al trattamento e avendo manifestato sintomi di entità moderata, non ho subito un ricovero ma un trattamento ambulatoriale. I sintomi si sono comunque risolti in poche settimane, ma in questo caso è difficile discernere se questo sia dovuto al trattamento o se la remissione sia arrivata prima che il trattamento agisse (il quale trattamento ci mette comunque del tempo a fare effetto). Comunque parlerò con il mio medico e gli chiederò la sua opinione riguardo la durata della terapia.
La ringrazio nuovamente e le auguro un buon lavoro.
Cordialmente...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8k visite dal 15/11/2012.
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