Informazione posologia farmaco

Egrege, Egregi,

la specialista che mi segue ha deciso l'inserimento , accanto alla benzodiazepina, di un "pizzico" (proprio così dice Lei) di antidepressivo per curare il mio disturbo d'ansia!
Diagnosi : disturbo d'ansia.

Sono molto titubante e se ne è accorta pure Lei, poichè gli antidepressivi sono farmaci importanti, ma ella mi ha spiegato che non facendo in tal maniera, mi trascinerò "questa cosa", questo disturbo per sempre!

Mi vuole rivedere a brevissimo, credo per gli aggiustamenti o innalzamenti terapeutici iniziali!

Mi fido molto della mia specialista , secondo me è davvero competente!
E' invece di me che non mi fido, di fatti ancora devo iniziare ad assumere le gocce di paroxetina mesilato che mi ha prescritto, per il fastidio relativo alla nausea ,come effetto serotinergico collaterale, che detto farmaco mi potrebbe procurare!

Ma comunque, .............questo è! Ma questa nausea , si presenta sempre come effetto collaterale?

Oltre a chiedere un parere sull'approccio terapeutico, che mi è stato suggerito, chiederei in aggiunta (mi sono proprio dimenticato di dirlo alla dottoressa) quanto segue:
sul bugiardino del farmaco in questione, (che andrebbe sempre letto), ho trovato alla voce posologia e modo d'uso che le gocce si devono assumere in un bicchiere d'acqua , mescolarle e berne tutto il contenuto!

Domanda (che potrebbe pure sembrare banale)?
Di solito io le gocce relative ad altri medicamenti , le bevo in un dito di acqua messa nel bicchiere!

Per la paroxetina mesilato , invece , si intende un bicchiere pieno di acqua, o come al solito in poca acqua?!

Grazie in anticipo per la eventuale risposta che mi si vorrà rendere!
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Un paio di dita d'acqua sono in genere sufficienti a disciogliere piccole quantità di farmaco.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Sorpreso dalla rapida e gentile risposta , per cui ringrazio nuovamente!

E , chiedo, per l'approccio terapeutico scelto che mi dice?

Piccole quantità di farmaco significano presumibilmente poche gocce, quindi nel caso di più gocce le .............."dita d'acqua" si dovrebbero proporzionalmente innalzare?

E sull'effetto collaterale relativo alla nausea, che mi dice?

Grazie ancora per la cortese risposta!
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
L'uso di antidepressivi nella terapia dei disturbi d'ansia é razionale. Non condivido il "pizzico". I dosaggi devono essere correlati alla diagnosi, alla indicazione, alla risposta clinica e alla tollerabilità individuale. Non é possibile, a priori, stabilire che si userà un dosaggio molto basso, soprattutto perché si potrebbe rischiare di avere una risposta parziale e di non riuscire a garantire una remissione per tempi lunghi. Ad ogni modo, é possibile che la sua specialista aggiusti il dosaggio strada facendo. La nausea si può presentare nelle prime settimane di trattamento, ma tende a scomparire abbastanza rapidamente.
Non stia troppo a preoccuparsi della quantità d'acqua in cui disciogliere il farmaco. Non esiste una formula matematica da seguire. L'occhio e il buon senso sono sufficienti.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta!

La cosa più difficile da accettare quando si formula una diagnosi come nel mio caso è proprio quella che vuole, che le cause dei disturbi (che paiono funzionali organici) sono invece poi da ricercare nell'ansia!

Praticamente eseguendo una serie di analisi cliniche e visite specialistiche (che , non nascondo per certi versi devo ancora finire di completare) è venuta fuori la diagnosi relativa al disturbo d'ansia!

Ho molto timore degli effetti collaterali del farmaco prescrittomi e tra l'altro , la sequela interminabile di racconti e testimonianze presenti in rete , tutti attinenti la estrema difficoltà a liberarsi del farmaco predetto, non depongono a favore della mia, come dire, totale tranquillità nell'assumerlo!

Lei che esperienza ha sull'uso di questo farmaco?!

In generale c'è dipendenza o assuefazione agli antidepressivi?!

E poi, me la spiegherebbe un'ultima cosa?

Accuso sostanzialmente un disturbo respiratorio, ( una specie di disordine respiratorio, sensazione di non ossigenarsi bene, necessità di respiro lungo e soprattutto "consapevolezza della respirazione") che esperendo i vari controlli del caso, hanno sostanzialmente validato la diagnosi sopra riportata!

Quindi chiedo:

"Con questo farmaco, POTREBBE scomparire questo mio fastidio/disturbo/disordine?!"

Grazie per la sua apprezzata risposta e grato sin d'ora, se me ne vorrà rendere un'altra all'uopo!

[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
I "disturbi respiratori" che lei descrive sono tra i sintomi d'ansia più comuni. Il farmaco non modifica la respirazione, ma attenua l'importanza che lei attribuisce alla respirazione, migliora la percezione che lei ha della respirazione come non patologica, e migliora alcuni sintomi fisici che sono associati a questo tipo di pensieri. Il tutto attraverso una serie complessa di meccanismi molecolari e biochimici. Accanto alla terapia farmacologica, potrebbe essere utile l'associazione di una terapia di tipo cognitivo-comportamentale. Il suo specialista dovrebbe chiarirle questi dubbi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Grazie mille, per la esauriente e comprensibile risposta!

Riguardo ai quesiti :

Lei che esperienza ha sull'uso di questo farmaco?!

In generale c'è dipendenza o assuefazione agli antidepressivi?!

Potrebbe eventualmente evadere, naturalmente qualora lo volesse?

Grazie ancora e viva cordialità!

[#7]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,

sono nuovamente a scrivere per porre ineluttabilmente un'altro quesito!

Ma è possibile che se capita di avere un problema in un determinato distretto del corpo (ad esempio, mal di stomaco, pirosi, fitte dolorose muscolari alle costole, o altro) l'attenzione rivolta a questi disturbi, si sposta dalla consapevolezza della respirazione che , come dire, diventa normale o almeno normalmente percepita!?

Spesso mi chiedo perchè i miei sintomi d'ansia , sono essenzialmente respiratori, arrivando, Le sono davvero sincero, ad auto-convincermi, che se avessi disturbi ansiosi somatizzati in altre regioni del corpo, non starei forse così male e riuscirei gestirli in qualche modo!

Le ripropongo inoltre i due quesiti del post precedente: quale è la sua eventuale esperienza sull'uso della paroxetina mesilato ?!

In generale c'è dipendenza o assuefazione agli antidepressivi?!

Cordialità!
[#8]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Se lei avesse somatizzazioni su altri distretti o funzioni corporee sarebbe esattamente la stessa cosa, sposterebbe l'attenzione su quel distretto o su quella funzione.
Gli antidepressivi non danno assuefazione o dipendenza.
La paroxetina é tra i farmaci più usati nel trattamento dei disturbo d'ansia.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Utente
Grazie per la risposta!

Sono convinto anzi di più , che l'attenzione verrebbe spostata su quel distretto corporeo o su un'altra funzione fisiologica!

Ma non trattandosi di "respirazione", avevo pensato ad una più facile gestibilità dell' impasse!

Ma , mi rendo conto che come dire, sto parlando "di tutto e di niente", relativamente a questo!

Grazie ancora dottore!

Cordialità!
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