Panico e agorafobia per sempre?
Buongiorno a tutti sono un ragazzo di 25 anni e sono in cura da uno psichiatra per una forma di ansia con panico e agorafobia, il tutto causato a mio avviso da una paura ossessiva di sentirmi male e in particolare di svenire in mezzo alla gente, ovvero con estranei, in luoghi dove non ho via di fuga come alla cassa del supermercato, in coda allo sportello,colloqui di lavoro, ecc. Sono in cura con 20 gocce di dropaxin alla sera e xanax rilascio prolungato alla mattina 0,50.
Oggi sono stato alla visita di controllo ma ciò che mi è stato detto mi ha molto sconfortato: innanzitutto ha detto che ansia e panico li avrò per tutta la vita. E io ho detto che per evitare di stare male in certi luoghi un ora prima di andarci prendo uno xanax da 0,50 normale e infatti spesso poi non mi accade niente. Lui ha detto benissimo allora lo prenda sempre. Ma quindi dovrò prendere xanax per tutta la vita? Ho fatto 10 sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale senza beneficio.
La mia paura è quella di svenire e ho chiesto allo psichiatra se quando vado in certi posti e mi sento male (cosa sicuramente causata da ansia per la paura di star male) i sintomi che ho sono effettivamente sintomi di ansia e sono : vampate di calore, malessere, angoscia, a volte sudorazione, senso di instabilità e scarsa concentrazione poichè mi concentro solo su come e cosa fare per scappare dalla situazione. Lui non ha risposto in merito ai sintomi e quindi ho chiesto: ma queste crisi di ansia con questi sintomi possono farmi svenire? (perchè è QUESTA LA MIA PAURA)e lui ha detto di si. Io ho risposto che ho sempre sentito che l'ansia aumenta la pressione e il battito e quindi non si può svenire tranne alcuni soggetti che soffrono di sindrome vagale ma io ho fatto un tilt test ed è stato negativo. E lui ha detto che col tilt test negativo vuol dire che quel meccanismo organico che hanno alcune persone che fa svenire io non ce l'ho e ce l'ho perfetto ma ho il panico. E quindi se mi trovo in certe situaizoni e inizion a stare male cosa devo fare? stare li e cercare di affrontare i sintomi o andare via? E lui ha risposto di provare a affrontarli ma se aumentano di andare via perchè è piu forte di me il panico, per forza. E ho chiesto ma scusi e se restassi lo stesso potrei svenire? e lui SI...
Ora sono molto triste perchè ha detto esattamente ciò che non volevo sentir dire anzi speravo nel contrario e cioè che con il panico non si può svenire e quindi magari sarei riuscito ad affrontare sempre di piu certe situazioni, ora cosi ha fatto molto peggio. Ma è vero ciò che ha detto?
Grazie Marco
Oggi sono stato alla visita di controllo ma ciò che mi è stato detto mi ha molto sconfortato: innanzitutto ha detto che ansia e panico li avrò per tutta la vita. E io ho detto che per evitare di stare male in certi luoghi un ora prima di andarci prendo uno xanax da 0,50 normale e infatti spesso poi non mi accade niente. Lui ha detto benissimo allora lo prenda sempre. Ma quindi dovrò prendere xanax per tutta la vita? Ho fatto 10 sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale senza beneficio.
La mia paura è quella di svenire e ho chiesto allo psichiatra se quando vado in certi posti e mi sento male (cosa sicuramente causata da ansia per la paura di star male) i sintomi che ho sono effettivamente sintomi di ansia e sono : vampate di calore, malessere, angoscia, a volte sudorazione, senso di instabilità e scarsa concentrazione poichè mi concentro solo su come e cosa fare per scappare dalla situazione. Lui non ha risposto in merito ai sintomi e quindi ho chiesto: ma queste crisi di ansia con questi sintomi possono farmi svenire? (perchè è QUESTA LA MIA PAURA)e lui ha detto di si. Io ho risposto che ho sempre sentito che l'ansia aumenta la pressione e il battito e quindi non si può svenire tranne alcuni soggetti che soffrono di sindrome vagale ma io ho fatto un tilt test ed è stato negativo. E lui ha detto che col tilt test negativo vuol dire che quel meccanismo organico che hanno alcune persone che fa svenire io non ce l'ho e ce l'ho perfetto ma ho il panico. E quindi se mi trovo in certe situaizoni e inizion a stare male cosa devo fare? stare li e cercare di affrontare i sintomi o andare via? E lui ha risposto di provare a affrontarli ma se aumentano di andare via perchè è piu forte di me il panico, per forza. E ho chiesto ma scusi e se restassi lo stesso potrei svenire? e lui SI...
Ora sono molto triste perchè ha detto esattamente ciò che non volevo sentir dire anzi speravo nel contrario e cioè che con il panico non si può svenire e quindi magari sarei riuscito ad affrontare sempre di piu certe situazioni, ora cosi ha fatto molto peggio. Ma è vero ciò che ha detto?
Grazie Marco
[#1]
gentile utente
ciò che appare all'evidenza è che con il trattamento attuale non vi sono risultati apprezzabili, soprattutto per il ragionamento sulle
crisi e le possibili conseguenze è ancora presente.
In questi casi è opportuno considerare una variazione terapeutica appropriata.
La psicoterapia risulta utile in condizioni di eleggibilità ma 10 sedute non possono essere considerate sufficienti.
ciò che appare all'evidenza è che con il trattamento attuale non vi sono risultati apprezzabili, soprattutto per il ragionamento sulle
crisi e le possibili conseguenze è ancora presente.
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[#2]
Salve,
io non la penso come il collega che l'ha visitata e quindi mi sento di dirle che ci sono diversi modi (e terapie) per stare bene e non devono essere fatti per tutta la vita.
Quindi... faccia una visita da un altro Psichiatra.
io non la penso come il collega che l'ha visitata e quindi mi sento di dirle che ci sono diversi modi (e terapie) per stare bene e non devono essere fatti per tutta la vita.
Quindi... faccia una visita da un altro Psichiatra.
Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
info@cesidea.it
[#3]
Utente
Gent.mi Dottori Vi ringrazio molto per le Vs risposte.
Vorrei chiedere questa cosa che mi affligge molto ed è da questo che si scatena la mia ansia e agorafobia: in certi luoghi come casse al supermercato, sportelli, colloquio i posti dove non posso andarmene a mio piacimento in mezzo a gente sconosciuta, mi sento male e ho i seguenti sintomi: vampate di calore, a volte sudorazione, malessere generale, senso di angoscia profonda e a volte vertigini e inizio a non capire niente cioè a perdere come la concentrazione, e temo sempre che questi siano i sintomi di una lipotimia, cioè una pre sincope. E'cosi? O questi sono solo sintomi di ansia? Ho fatto un tilt test ma è negativo. Vorrei chiedere questi miei sintomi infine cosa sono? In questi casi cosa potrebbe accadermi? POtrei svenire o è solo ansia e quindi in cso avere un attacco di panico vero e proprio?
Grazie
Marco
Vorrei chiedere questa cosa che mi affligge molto ed è da questo che si scatena la mia ansia e agorafobia: in certi luoghi come casse al supermercato, sportelli, colloquio i posti dove non posso andarmene a mio piacimento in mezzo a gente sconosciuta, mi sento male e ho i seguenti sintomi: vampate di calore, a volte sudorazione, malessere generale, senso di angoscia profonda e a volte vertigini e inizio a non capire niente cioè a perdere come la concentrazione, e temo sempre che questi siano i sintomi di una lipotimia, cioè una pre sincope. E'cosi? O questi sono solo sintomi di ansia? Ho fatto un tilt test ma è negativo. Vorrei chiedere questi miei sintomi infine cosa sono? In questi casi cosa potrebbe accadermi? POtrei svenire o è solo ansia e quindi in cso avere un attacco di panico vero e proprio?
Grazie
Marco
[#5]
Utente
Gent.mo Dottor Saverio, Io lo so benissimo che ho ancora agorafobia e sono nel pieno della malattia psichica, non a cosa questa mia ricesca di capire e i miei dubbi ne sono una prova,lo so. Ma mi scusi, non mi ha ancora risposto se i miei sintomi sono ansiosi o no. Se lo chiedo a uno psicologo sicuramente mi dirà di si perchè nonn essendo medico per lo psicologo tutto è causato dalla psiche. Per questo lo sto domandando a Lei che è psichiatra, poichè sa benissimo distinguere se un sintomo è causato da ansia piuttosto che da ipoglicemia, ecc. Io vorrei solo sapere se sintomi come i miei (vampate di calore, malessere e senso di svenimento, ma non mancanza di forze) come sopra citati sono sintomi tipici o no di una crisi di ansia in questo caso di agorafobia? e lo chiedo perchè da ciò che so io sono invece sintomi vegetativi, tipici sintomi che precedono una sincope quindi lipotimici, me l'hanno detto in molti anche un neurologo che conosco. Ma quindi le cose non tornano perchè se il titl test è negativo non dovrei avere sintomi del genere e quindi mi sorge questa domanda che è l'unica vera domanda di cui la risposta mi interessa e mi va a cambiare la sorte della mia guarigione psichica e cioe: con la mia ansia posso svenire?
Grazie
Grazie
[#8]
Utente
Gentili Dottori, ho capito grazie. Sicuramente avrò anche una componente patofobica lievemente ossessiva per cui sono sempre alla ricerca della causa di ogni sintomo ecc e questo direi che è evidente e conferma la problematica psichica del mio caso. Vorrei però porre una domanda in termini scientifici poichè la psicologa con la quale ho fatto 10 sedute spiegava sempre che l'ansia porta ad meccanismo di attacco o fuga (il meccanismo del sistema nervoso autonomo simpatico) ed i sintomi sono quelli che ho avuto in due occasioni nella vita con il vero e proprio attacco di panico con tremori parestesie affanno, ecc. Ma siccome i sintomi che mi accadono per agorafobia sono completamente diversi, non ho tremori,anzi mi sento solo un malore come se stessi per svenire e inizio a sentire caldo, ecc sembrerebbero i sintomi tipici dell'opposto ovvero del meccanismo parasimpatico. E mi chiedo se una crisi di ansia può dare l'uno o l'altro in un soggetto magari più o meno predisposto? Infatti ho letto articoli in cui si spiega che l'ansia può stimolare il simpatico con i relativi sintomi o viceversa il parasimpatico. E questo lo chiedo non per ossessione ma perchè infatti facendo due conti tutto torna: ecco perchè non trovavo giovamento con il rilassamento muscolare e gli esercizi di respirazione secondo jacobson (atti appunti a far tornare normale diciamo il battito cardiaco teoricamente aumentato dalla gittatta cardiaca per l'andrenalina causata dall'ansia). Nel mio caso non ho nessun aumento del battito, ne ho respirazione affannata. Per questo mi è venuto questo dubbio e ho posto questa domanda. IN effetti se fosse vero che l'ansia può stimolare il parasimpatico ecco che i conti tornano nel mio caso.
Grazie
Marco
Grazie
Marco
[#11]
Utente
Va bene Dottore, Le credo. Semplicemente si metta nei miei panni, non sono un medico, sono un ragazzo che ha un problema e sta male, naturalmente mi rivolgo agli specialisti, ma se mi danno piu versioni diverse addirittura opposte io cosa devo pensare? QUindi mi scuso se sono stato insistente ma cerchi di capire, è da un anno che non lavoro perchè non sono in grado neanche di fare un colloquio perchè dopo 20 secondo che mi trovo dentro una stanza con una persona che mi parla il solo fatto di dover star li e non poter andar via nel caso mi sentissi male e comunque srei costretto a dire che mi sento male e questo mi imbarazza molto, mi fa effettivamente sentire male e fisicamente sto male ed è un'esperienza molto brutta che ormai cerco sempre di evitare se non prendendo prima una compressa di xanax ma non posso vivere a xanax.
Grazie
Marco
Grazie
Marco
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.8k visite dal 06/11/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.