Schizoidia
Salve a tutti, vi prego di aiutarmi.
Fin da quand'ero piccola ho un problema che mi condiziona e che persiste tutt'ora: ho una vita immaginaria. Degli amici immaginari con cui parlo e vivo, anche se, lucidamente, so che non esistono. Immagino minuziosamente ogni aspetto di questa vita immaginaria, come dovessi scrivere il copione di un film.
Fin da quand'ero piccola sono sempre stata una ragazzina molto solitaria e considerata, da tutti, diversa. Diversa perché ero un maschiaccio e perché non avevo amicizie. Mi vestivo da maschio, mi comportavo da maschio e infatti, nella mia vita immaginaria, sono un maschio. Ho sempre sofferto per questo aspetto del mio carattere anche perché non ho mai provato pulsioni sessuali o attrazioni per il sesso femminile. Semplicemente ero in competizione con il sesso maschile, perché ho sempre visto le donne come un sesso troppo debole ed io non accettavo di esserlo. E' come se pensassi che le donne fossero inferiori ed io non volevo esserlo.
In questa mia vita immaginaria io vesto sempre i panni dell'uomo. E purtroppo immagino scene di violenza sessuale come se le vivessi sulla mia pelle, sia da carnefice che da persona che subisce. Cioè interpreto proprio dei personaggi e la cosa va avanti da anni.
Ho spiegato tutto al mio fidanzato e purtroppo ho dovuto dirgli anche che, durante la nostra vita intima, per eccitarmi, spesso immagino di essere lui o di essere altri uomini. Solo così mi riesce eccitarmi perché, per il resto, vivo la mia sessualità male, come se stessi facendo qualcosa di sporco. Quello che mi preoccupa è che parlandone con lui, abbiamo cominciato a pensare o che fossi omosessuale, o che avessi subito una violenza sessuale rimossa. Mentre la prima ipotesi non mi scalfisce affatto, la seconda mi ha fatto scoppiare in lacrime, come se la considerassi più vera della prima. Infatti, quando ho avuto la mia prima volta, sempre con questo ragazzo, abbiamo impiegato 4 mesi per tentare la penetrazione e, una volta riusciti, non è uscito nemmeno un po' di sangue, come se non fossi mai stata vergine. Inoltre, il mio fidanzato mi ha detto di aver udito delle voci da parte di persone, mie conoscenti, che alludevano a qualcosa di brutto che ho subito nella mia infanzia e tutti dicevano: "poverina, non ci credo". Io non so cosa pensare, so solo che sono sola. Ho fatto delle ricerche e penso di soffrire di schizoidia perché tutto quello che definisce questo disturbo è esattamente ciò in cui mi riconosco.
Sono sola, non ho amicizie e mi sento vuota dentro. Non ho interessi nella mia vita ed ho paura delle relazioni. Mi sento instabile e non mi sento in grado di affrontare la vita da sola, come se mi sentissi troppo debole ed inadeguata per farlo. Il mio fidanzato è rimasto molto deluso dai miei racconti ed ha accettato di essermi amico, ma sente come se l'avessi tradito. Purtroppo non riesco a restare un attimo senza alienarmi, senza pensare di essere qualcosa che non sono. Aiutatemi, grazie.
Cordialità
Fin da quand'ero piccola ho un problema che mi condiziona e che persiste tutt'ora: ho una vita immaginaria. Degli amici immaginari con cui parlo e vivo, anche se, lucidamente, so che non esistono. Immagino minuziosamente ogni aspetto di questa vita immaginaria, come dovessi scrivere il copione di un film.
Fin da quand'ero piccola sono sempre stata una ragazzina molto solitaria e considerata, da tutti, diversa. Diversa perché ero un maschiaccio e perché non avevo amicizie. Mi vestivo da maschio, mi comportavo da maschio e infatti, nella mia vita immaginaria, sono un maschio. Ho sempre sofferto per questo aspetto del mio carattere anche perché non ho mai provato pulsioni sessuali o attrazioni per il sesso femminile. Semplicemente ero in competizione con il sesso maschile, perché ho sempre visto le donne come un sesso troppo debole ed io non accettavo di esserlo. E' come se pensassi che le donne fossero inferiori ed io non volevo esserlo.
In questa mia vita immaginaria io vesto sempre i panni dell'uomo. E purtroppo immagino scene di violenza sessuale come se le vivessi sulla mia pelle, sia da carnefice che da persona che subisce. Cioè interpreto proprio dei personaggi e la cosa va avanti da anni.
Ho spiegato tutto al mio fidanzato e purtroppo ho dovuto dirgli anche che, durante la nostra vita intima, per eccitarmi, spesso immagino di essere lui o di essere altri uomini. Solo così mi riesce eccitarmi perché, per il resto, vivo la mia sessualità male, come se stessi facendo qualcosa di sporco. Quello che mi preoccupa è che parlandone con lui, abbiamo cominciato a pensare o che fossi omosessuale, o che avessi subito una violenza sessuale rimossa. Mentre la prima ipotesi non mi scalfisce affatto, la seconda mi ha fatto scoppiare in lacrime, come se la considerassi più vera della prima. Infatti, quando ho avuto la mia prima volta, sempre con questo ragazzo, abbiamo impiegato 4 mesi per tentare la penetrazione e, una volta riusciti, non è uscito nemmeno un po' di sangue, come se non fossi mai stata vergine. Inoltre, il mio fidanzato mi ha detto di aver udito delle voci da parte di persone, mie conoscenti, che alludevano a qualcosa di brutto che ho subito nella mia infanzia e tutti dicevano: "poverina, non ci credo". Io non so cosa pensare, so solo che sono sola. Ho fatto delle ricerche e penso di soffrire di schizoidia perché tutto quello che definisce questo disturbo è esattamente ciò in cui mi riconosco.
Sono sola, non ho amicizie e mi sento vuota dentro. Non ho interessi nella mia vita ed ho paura delle relazioni. Mi sento instabile e non mi sento in grado di affrontare la vita da sola, come se mi sentissi troppo debole ed inadeguata per farlo. Il mio fidanzato è rimasto molto deluso dai miei racconti ed ha accettato di essermi amico, ma sente come se l'avessi tradito. Purtroppo non riesco a restare un attimo senza alienarmi, senza pensare di essere qualcosa che non sono. Aiutatemi, grazie.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 06/11/2012.
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