Personalita boderline e disturbo bipolare
Buon giorno, mi chiamo Michela e soffro di disturbo bipolare dal eta di 22 anni. Inizialmente mi e stata diagnosticata una ciclotimia, per poi, cinque anni fa quando sono ricaduta di nuovo. Per due anni sono stata fuori dal mondo tra una crisi di mania e altra depressiva. I medici hanno cambiato una terapia dietro un altra. Nessuno mi diceva che cosa ho. Dopo un anno cosi mi hanno diagnosticato disturbo bipolare e personalità boderline. Tra l`altro disturbi alimentari e disagio sociale. Ero arrivata a toccare il fondo. Avevo tentato suicidio ben 13 volte, bevevo, scappavo di casa per andare in discoteca, io, che abitualmente non frequentavo quel ambiente, ero aggressiva, violenta a volte, insomma, non si poteva andare avanti cosi. Devo dire che, a mio parere, tutte le cure, tra prozac e depakin, e altre decine che non ricordo mi hanno fatto più male che bene. Ero in piena fase maniacale e prendevo prozac. Posso dimostrare quello che dico. Il medico che mi curava in clinica mi ha minacciato che mi manda assistenza sociale e mi fa prendere i bambini. E vero che la situazione era bruttissima ma nessuno mi aiutava. Vi ho raccontato tutto questo per farvi capire tutto quanto. Alla fine mi sono fata curare in Germania. Mi hanno messo in piedi. Sono passati due anni. Ho avuto solo un episodio maniacale che si e risolto in giro di due mesi. La mia terapia e elefantesca, carbolitium 900mg/di, seroquel 800mg/di, carbamazepina 600mg/di. La mia domanda e: come convivono la personalità boderline con disturbo bipolare. Oggi sono abbastanza stabile ma ho qualche volta depressioni di un giorno, mi sento molto stanca, ho 92 kg/156cm di altezza e anche i piccoli lavori di casa mi risultano molto difficili. Mi sento inutile perché non lavoro, ho anche provato. Avrei bisogno di stare piu bene con me stessa, e forse sarebbe tutto perfetto. Ancora una domanda: come si invecchia con la malattia che ho letto e degenerativa, che con ogni episodio di crisi muoiono migliaia cellule nel cervello... Spero che capiate, me ne rendo conto che un pasticcio e vi chiedo scusa. Vi ringrazio in anticipo. Grazie! Michela
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Gentile utente,
la sua terapia non e' elefantesca ma e' il giusto dosaggio di terapia per i disturbi psichiatrici.
La convivenza di tali patologie e' presente attualmente come lo era precedentemente.
La cosa migliore e' continuare il trattamento ed effettuare controlli periodici.
la sua terapia non e' elefantesca ma e' il giusto dosaggio di terapia per i disturbi psichiatrici.
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[#2]
Non deve angosciarsi all'idea di prendere troppi farmaci. Ogni farmacoterpia è in funzione delle caratteristiche del soggetto (maggiore o minore rispondenza al farmaco) ed anche il peso corporeo può rendere necessario un dosaggio maggiore di alcune molecole. Non esistono farmacoterapia assolute, quello che conta è che siano efficaci, cosa mi pare si possa affermare anche nel Suo caso. Peraltro i dosaggi da Lei riferiti sono dosaggi standard per i singoli farmaci coinvolti.
Per quanto riguarda l'evoluzione in demenza: non è proprio così. Genericamente si è visto che la ricorrenza di più crisi o un tardivo instaurarsi di una farmacoterapia adeguata peggiorano un poco la prognosi a lungo termine della malattia (questo soprattutto nel caso delle psicosi).
D'altro canto c'è da dire che con l'avanzare dell'età generalmente si osserva una stabilizzazione verso il basso dei sintomi: tendono a ridursi.
Per quanto riguarda il Disturbo di Personalità Borderline è semplicemente una forma di organizzazione della personalità che prevede un funzionamento più difficoltoso in alcune aree (come per esempio quella relazionale e quella lavorativa), sulla base di meccanismi di funzionamento psichici in prevalenza non ottimali in funzione dell'età di sviluppo psichico del soggetto. In soldoni si utilizzano prevalentmente meccanismi di funzionamento cossiddetti "arcaici", che comportano maggiori difficoltà nelle varie aree di rapporto affettivo relazionale con tutto quello che ne consegue (per esempio difficoltà a mantenere un lavoro, ad avere rapporti stabili nel tempo ecc..).
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Per quanto riguarda l'evoluzione in demenza: non è proprio così. Genericamente si è visto che la ricorrenza di più crisi o un tardivo instaurarsi di una farmacoterapia adeguata peggiorano un poco la prognosi a lungo termine della malattia (questo soprattutto nel caso delle psicosi).
D'altro canto c'è da dire che con l'avanzare dell'età generalmente si osserva una stabilizzazione verso il basso dei sintomi: tendono a ridursi.
Per quanto riguarda il Disturbo di Personalità Borderline è semplicemente una forma di organizzazione della personalità che prevede un funzionamento più difficoltoso in alcune aree (come per esempio quella relazionale e quella lavorativa), sulla base di meccanismi di funzionamento psichici in prevalenza non ottimali in funzione dell'età di sviluppo psichico del soggetto. In soldoni si utilizzano prevalentmente meccanismi di funzionamento cossiddetti "arcaici", che comportano maggiori difficoltà nelle varie aree di rapporto affettivo relazionale con tutto quello che ne consegue (per esempio difficoltà a mantenere un lavoro, ad avere rapporti stabili nel tempo ecc..).
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
[#3]
Gentile utente, concordo coi colleghi sul fatto che la terapia non è eccessiva come dosaggi. Il disturbo di personalità borderline è spesso associato al disturbo bipolare, però per fortuna con il passare degli anni la personalità raggiunge un miglior equilibrio, ammesso di sopravvivere all'età giovanile (tentativi di suicidio, alcool ecc).
Potrebbe informarsi presso il servizio di salute mentale se nella sua città ci sono gruppi di auto-aiuto di persone con problemi di depressione e disturbi alimentari: il sostegno di un gruppo in questi casi è importante e sarebbe uno stimolo ad uscire e prendere coraggio.
Auguri
Potrebbe informarsi presso il servizio di salute mentale se nella sua città ci sono gruppi di auto-aiuto di persone con problemi di depressione e disturbi alimentari: il sostegno di un gruppo in questi casi è importante e sarebbe uno stimolo ad uscire e prendere coraggio.
Auguri
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.3k visite dal 03/04/2008.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.