Passaggio da sertralina a escitalopram
buongiorno,
mia madre sta facendo questo passaggio..
vorrei sapere se quando si passa da un antidepressivo ad un altro per avere l'efficacia antidepressiva "si riparte da zero" oppure la serotonina che intanto si è ricaptata rimane....
inoltre vi chiedo se è vero che escitalopram è più veloce degli altri ssri per tempi di azione.
grazie
mia madre sta facendo questo passaggio..
vorrei sapere se quando si passa da un antidepressivo ad un altro per avere l'efficacia antidepressiva "si riparte da zero" oppure la serotonina che intanto si è ricaptata rimane....
inoltre vi chiedo se è vero che escitalopram è più veloce degli altri ssri per tempi di azione.
grazie
[#1]
Gentile utente,
quale diagnosi è stata fatta alla Sua madre ? (per quale malattia sia sta curando ?)
per quanto tempo è stata assunta la Sertralina e a quali dosaggi ?
a quale dosaggio è stato prescritto il nuovo farmaco (es-citalopram) ?
quale diagnosi è stata fatta alla Sua madre ? (per quale malattia sia sta curando ?)
per quanto tempo è stata assunta la Sertralina e a quali dosaggi ?
a quale dosaggio è stato prescritto il nuovo farmaco (es-citalopram) ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
diagnosi è depressione maggiore
ha preso zoloft in maniera discontinua (ha sempre pasticciato con le pastiglie!!!! le nasconde e rifiuta le gocce), presumibilmente era controllata da 4 settimane nella sua assunzione ma poi hanno scoperto nuovi tentativi di nascondere le medicine.
sono due mesi che assume zoloft ma pare che il primo mese abbia appunto preso davvero poche pastiglie. un disastro. dosaggio è 100 mg.
ora è passata a entac 10 mg
grazie
ha preso zoloft in maniera discontinua (ha sempre pasticciato con le pastiglie!!!! le nasconde e rifiuta le gocce), presumibilmente era controllata da 4 settimane nella sua assunzione ma poi hanno scoperto nuovi tentativi di nascondere le medicine.
sono due mesi che assume zoloft ma pare che il primo mese abbia appunto preso davvero poche pastiglie. un disastro. dosaggio è 100 mg.
ora è passata a entac 10 mg
grazie
[#3]
Gentile utente,
se anche l'ultimo mese è possibile che la Sua madra abbia assunto la terapia irregolarmente, allora la Sertralina ha potuto fare ben poco, e bisogna tenere in considerazione di iniziare da capo. Anche le aspettative degli effetti del nuovo farmaco (es-citalopram) sono condizionate dalla regolarità di assunzione.
A me non risulta che l'es-citalopram sia "più veloce" degli altri SSRI, ma sì che all'inizio della cura possa essere "più attivante" rispetto ad altri. Questa attivazione (eventuale, non è la regola !) non bisogna confondere con l'effetto antidepressivo. E' un errore che fanno molti. L'attivazione, anche se ha i lati positivi, non è sempre benefica nello stato depressivo, perché la psiche di una persona depressa è già iperattiva, focalizzandosi su certe emozioni e certe idee depressive, le quali, nello stato di attivazione farmacologica, possono intensificarsi. Se non ci fosse questa iperattività psichica intrinseca dello stato depressivo, la Sua madre, ad esempio, non sarebbe arrivata ad escogitare tutto il possibile per non prendere le medicine.
Dunque, a parte il controllo sull'assunzione dei farmaci, è importante anche lo stretto monitoraggio delle condizioni cliniche da parte dello specialista curante.
Mi è doveroso aggiungere che i tentativi sistematici della Sua madre di evitare ad assumere i farmaci devono essere correttamente valutati dal vostro specialista dal punto di vista del loro significato clinico, perché tali comportamenti possono anche significare che lo stato depressivo si è aggravato con idee o paure di carattere irrealistico forse con l'inconsapevolezza della Sua madre che si tratta delle Sue paure o idee irrealistiche (dell'avvelenamento? di non aver bisogno delle cure, perché non riconosce di essere malata ? o di altro tipo). Nel linguaggio tecnico, si parla dei sintomi psicotici (che non di rado complicano l'Episodio Depressivo Maggiore).
Sottolineo che l diagnosi o l'interpretazione dei sintomi o dei comportamenti non si fa via internet, ma ci vuole parlare con il vostro specialista. Questi aspetti vanno attentamente indagati da lui e non escludo a priori il beneficio dell'associazione anche con una terapia antipsicotica, la quale in questo periodo possa migliorare anche l'aderenza alle cure (anche questo è da discutere con lo specialista curante).
se anche l'ultimo mese è possibile che la Sua madra abbia assunto la terapia irregolarmente, allora la Sertralina ha potuto fare ben poco, e bisogna tenere in considerazione di iniziare da capo. Anche le aspettative degli effetti del nuovo farmaco (es-citalopram) sono condizionate dalla regolarità di assunzione.
A me non risulta che l'es-citalopram sia "più veloce" degli altri SSRI, ma sì che all'inizio della cura possa essere "più attivante" rispetto ad altri. Questa attivazione (eventuale, non è la regola !) non bisogna confondere con l'effetto antidepressivo. E' un errore che fanno molti. L'attivazione, anche se ha i lati positivi, non è sempre benefica nello stato depressivo, perché la psiche di una persona depressa è già iperattiva, focalizzandosi su certe emozioni e certe idee depressive, le quali, nello stato di attivazione farmacologica, possono intensificarsi. Se non ci fosse questa iperattività psichica intrinseca dello stato depressivo, la Sua madre, ad esempio, non sarebbe arrivata ad escogitare tutto il possibile per non prendere le medicine.
Dunque, a parte il controllo sull'assunzione dei farmaci, è importante anche lo stretto monitoraggio delle condizioni cliniche da parte dello specialista curante.
Mi è doveroso aggiungere che i tentativi sistematici della Sua madre di evitare ad assumere i farmaci devono essere correttamente valutati dal vostro specialista dal punto di vista del loro significato clinico, perché tali comportamenti possono anche significare che lo stato depressivo si è aggravato con idee o paure di carattere irrealistico forse con l'inconsapevolezza della Sua madre che si tratta delle Sue paure o idee irrealistiche (dell'avvelenamento? di non aver bisogno delle cure, perché non riconosce di essere malata ? o di altro tipo). Nel linguaggio tecnico, si parla dei sintomi psicotici (che non di rado complicano l'Episodio Depressivo Maggiore).
Sottolineo che l diagnosi o l'interpretazione dei sintomi o dei comportamenti non si fa via internet, ma ci vuole parlare con il vostro specialista. Questi aspetti vanno attentamente indagati da lui e non escludo a priori il beneficio dell'associazione anche con una terapia antipsicotica, la quale in questo periodo possa migliorare anche l'aderenza alle cure (anche questo è da discutere con lo specialista curante).
[#4]
Ex utente
grazie dottore, in effetti c'era anche un sostegno antipsicotico, ma non sapevo il nome: ora mi sono informata, è il CLOPIXOL.
mia mamma è in cura presso una clinica per la depressione.
Lo psichiatra l'ha definita "oppositiva", nel senso che non sta collaborando.
Il clopixol può essere una buona soluzione? che differenza ha rispetto al seroquel che prendeva prima?
mia mamma è in cura presso una clinica per la depressione.
Lo psichiatra l'ha definita "oppositiva", nel senso che non sta collaborando.
Il clopixol può essere una buona soluzione? che differenza ha rispetto al seroquel che prendeva prima?
[#7]
Gentile utente,
entrambi i farmaci possono avere efficacia, ma questa dipende anche dalla dose (per cui, Le ho chiesto anche i dosaggi), ed inoltre, ci sono anche i fattori individuali.
Alla dose di 50 mg (anche se a "rilascio prolungato") il Seroquel (principio attivo: "quetiapina"), nella media della popolazione, avrebbe potuto avere forse un'attività ansiolitica o ipnoinducente, e talvolta si prescrive solo a tali scopi, ma è una dose bassa sia per avere effetti antipsicotici, sia per quelli sull'umore. Dunque, secondo me, non si può escludere che il farmaco avrebbe potuto essere efficace per neutralizzare i sintomi psicotici associati, se, in accordo con il vostro specialista, fosse tentata una dose maggiore. Ed è da notare che questo farmaco ha in genere meno effetti collaterali degli altri antipsicotici anche a dosaggi un po' superiori a quelli assunti (*).
E' probabile però che il problema del Seroquel sia stata anche nella sua forma farmaceutica (compresse), le quali la mamma poteva più facilmente temere, rifiutare o trovare un modo di non prenderle (rispetto alle gocce). Ma, quanto io sappia, non esiste la formulazione di Seroquel in gocce.
Il Clopixolo (principio attivo: "zuclopentixolo") è un farmaco che può avere efficacia antipsicotica anche alle dosi basse (come 10 mg), ed ha il vantaggio di poter essere somministrato nella forma di gocce (chiedendo allo specialista curante di indicare il dosaggio equivalente). Tuttavia, con l'aumentare della dose (nel caso del non riscontro dell'efficacia) può dare maggiori sintomi collaterali (*) rispetto al Seroquel, e può dare luogo anche ai sintomi indesiderati a livello psichico, in particolare nello stato depressivo (se è un Episodio Depressivo Maggiore), questo farmaco forse non sarebbe il più ottimale. L'intervallo di dosaggio terapeutico di questo farmaco è relativamente ristretto, in altre parole, va dosato con attenzione (dallo specialista curante).
Se lo specilista raccomanderà di aumentare il Clopixol, e questo farmaco non darà effetti necessari neanche alla dose leggermente maggiore, proporrei al vostro specialista di valutare un altro farmaco antipsicotico.
L'efficacia o meno dei farmaci deve essere però valutata dallo specialista stesso, senza accontentarsi soltanto delle valutazioni di voi stessi.
Posso anche dire che, se è presente un importante stato di malattia, se la mamma rifiuta le cure e se sono in ballo i farmaci abbastanza importanti, che vanno dosati con attenzione, valuterei (assieme con il vostro specialista) anche l'opportunità del ricovero.
La mamma può essere anche impaurita o contraria al ricovero, e, nel primo momento tale svolta può avere un impatto emotivamente negativo, può acuire l'ostilità verso il medico. Tuttavia, curarla a casa contro la sua volontà è problematico dal punto di vista legale (secondo le leggi, le cure sono normalmente volontarie).
Inoltre (anche questo importante): il rischio di peggioramento del suo stato psichico, i rischi derivanti dalla terapia farmacologica ed il non trovarsi in un ambiente (sanitario) nel quale le sue condizioni possano essere monitorate adegutamente - questi rischi possono essere maggiori rispetto a quello dell'impatto emotivamente negativo iniziale del ricovero.
Questa eventualità (del ricovero in un ambiente sanitario dove possa essere adeguatamente controllati sia lo stato psicofisico sia la terapia farmacologica) non è da scartare. Le consiglio di discuterlo con il vostro specialista.
entrambi i farmaci possono avere efficacia, ma questa dipende anche dalla dose (per cui, Le ho chiesto anche i dosaggi), ed inoltre, ci sono anche i fattori individuali.
Alla dose di 50 mg (anche se a "rilascio prolungato") il Seroquel (principio attivo: "quetiapina"), nella media della popolazione, avrebbe potuto avere forse un'attività ansiolitica o ipnoinducente, e talvolta si prescrive solo a tali scopi, ma è una dose bassa sia per avere effetti antipsicotici, sia per quelli sull'umore. Dunque, secondo me, non si può escludere che il farmaco avrebbe potuto essere efficace per neutralizzare i sintomi psicotici associati, se, in accordo con il vostro specialista, fosse tentata una dose maggiore. Ed è da notare che questo farmaco ha in genere meno effetti collaterali degli altri antipsicotici anche a dosaggi un po' superiori a quelli assunti (*).
E' probabile però che il problema del Seroquel sia stata anche nella sua forma farmaceutica (compresse), le quali la mamma poteva più facilmente temere, rifiutare o trovare un modo di non prenderle (rispetto alle gocce). Ma, quanto io sappia, non esiste la formulazione di Seroquel in gocce.
Il Clopixolo (principio attivo: "zuclopentixolo") è un farmaco che può avere efficacia antipsicotica anche alle dosi basse (come 10 mg), ed ha il vantaggio di poter essere somministrato nella forma di gocce (chiedendo allo specialista curante di indicare il dosaggio equivalente). Tuttavia, con l'aumentare della dose (nel caso del non riscontro dell'efficacia) può dare maggiori sintomi collaterali (*) rispetto al Seroquel, e può dare luogo anche ai sintomi indesiderati a livello psichico, in particolare nello stato depressivo (se è un Episodio Depressivo Maggiore), questo farmaco forse non sarebbe il più ottimale. L'intervallo di dosaggio terapeutico di questo farmaco è relativamente ristretto, in altre parole, va dosato con attenzione (dallo specialista curante).
Se lo specilista raccomanderà di aumentare il Clopixol, e questo farmaco non darà effetti necessari neanche alla dose leggermente maggiore, proporrei al vostro specialista di valutare un altro farmaco antipsicotico.
L'efficacia o meno dei farmaci deve essere però valutata dallo specialista stesso, senza accontentarsi soltanto delle valutazioni di voi stessi.
Posso anche dire che, se è presente un importante stato di malattia, se la mamma rifiuta le cure e se sono in ballo i farmaci abbastanza importanti, che vanno dosati con attenzione, valuterei (assieme con il vostro specialista) anche l'opportunità del ricovero.
La mamma può essere anche impaurita o contraria al ricovero, e, nel primo momento tale svolta può avere un impatto emotivamente negativo, può acuire l'ostilità verso il medico. Tuttavia, curarla a casa contro la sua volontà è problematico dal punto di vista legale (secondo le leggi, le cure sono normalmente volontarie).
Inoltre (anche questo importante): il rischio di peggioramento del suo stato psichico, i rischi derivanti dalla terapia farmacologica ed il non trovarsi in un ambiente (sanitario) nel quale le sue condizioni possano essere monitorate adegutamente - questi rischi possono essere maggiori rispetto a quello dell'impatto emotivamente negativo iniziale del ricovero.
Questa eventualità (del ricovero in un ambiente sanitario dove possa essere adeguatamente controllati sia lo stato psicofisico sia la terapia farmacologica) non è da scartare. Le consiglio di discuterlo con il vostro specialista.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.8k visite dal 05/11/2012.
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