Depressione molto grave

Gentile personale,
ho già scritto per diversi problemi, la maggior parte dei quali di natura psichiatrica. Il mio stato depressivo si è aggravato in misura notevole in questi ultimi tempi, in quanto anche la situazione ambientale è peggiorata. Sto ancora studiando e non ne ho assolutamente più voglia.
Il mio psichiatra mi ha prescritto Efexor per lasciare Daparox, che non aveva sortito alcun reale effetto antidepressivo dopo più di un mese a 20 mg. Mi procurava soltanto impotenza. Ho avuto subito una interazione che mi ha molto spaventato (tremori, parestesie, tachicardia, cambio repentino dell'umore), perché temo la sindrome serotoninergica. Ora ho ricominciato a prendere Efexor a dosaggi molto bassi, ma io ho bisogno di azione immediata, altrimenti credo di non riuscire a passare gli esami. Per motivi burocratici, non posso assolutamente rimandarli.
Sto male, non vedo nessun senso nella vita.
Ho anche molta paura perché se ne sentono tante sulla venlafaxina, oltre al "lenzuolo" illustrativo che di per sé fa già percepire un salto di livello rispetto agli altri farmaci che avevo preso. Ditemi che almeno su questo sbaglio.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Non ne ho sentite poi tante sulla venlafaxina. I foglietti illustrativi poi non andrebbero consultati solo per fare una lettura "ansiogena". I dubbi circa le indicazioni, gli effetti avversi etc. andrebbero sempre discussi con il proprio specialista.
Credo che la sua situazione meriti anche un supporto psicologico, visto che i suoi sintomi, necessariamente, richiederanno un ppo' di tempo per trovare giovamento dalla sola terapia farmacologica.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
non mi è chiaro in che senso intende dire che "sbaglia"... Credo che Lei sia in una condizione di difficoltà che merita le dovute contromisure e che pertanto non debba ergersi Lei stessa a "giudice" o "terapeuta" di se stesso. Non tenga minimanente in conto i foglietti illustrativi (detti corretamente "bugiardini") e si affidi con fiducia ad un curante psichiatra con cui discutere ogni questione.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Vi rigrazio infinitamente per la disponibilità,
però ho anche un problema di incrinatura della fiducia nel mio psichiatra. Credo che dovrò rivolgermi a un altro psichiatra. Mi ha detto delle cose che sono palesemente sbagliate se confrontate con la letteratura medica, specialmente quella in lingua inglese (questo anche se mi limito solo alla psichiatria, perché stendo un velo pietoso su quando ha tentato di pronunciarsi su altre specialità). Dopo 10 anni di terapia, credo che ormai ci siano troppi "corto-circuiti" fra me e lui, tipo transfert e controtransfert.
Non è stato in grado di gestire il mio atteggiamento ostile ai farmaci, quando bastava almeno fingere una autorevolezza superiore sul campo che io gli avrei creduto ciecamente. Mi ha fatto fare cinque anni di psicoterapia con uno psicologo che era secondo me più un filosofo, uno che va bene per chi ha solo voglia di farsi una chiaccherata. Mi ha somministrato Anafranil anche se avevo il BBS completo. Mi ha consigliato per anni di andare in analisi, e quando mi sono deciso dopo qualche mese non faceva altro che parlare male dell'analisi.
Mi dispiace tanto, perché il mio rapporto con lui è stato bello dal punto di vista umano.
Credo che sia un po' come se uno deve fare un percorso sulle montagne, non è detto che la stessa guida vada bene per tutti i passi che deve affrontare.
Sto sempre peggio,
cordiali saluti
Saverio (non è il mio vero nome, ma è più umano di Utente 31798)
[#4]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 201 21
Caro Saverio,
nelle sue parole c'è molta, comprensibile, rabbia e amarezza. D'altra parte mi sembra strano che lei abbia continuato per 10 anni il percorso con un terapeuta totalmente incapace come lo descrive. Le consiglio di riportare questi dubbi al suo psichiatra.Tranfert e controtransfert non sono soltanto problemi ma anche risorse, se gestiti nella sede giusta, che è lo studio del suo psichiatra: lo mandi a quel paese, ma glielo dica davanti e ascolti quello che le risponde.Potrebbe essere l'inizio di una fase nuova, chissà...
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#5]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Gentili dr. Martiadis, Garbolino e Scarpellato,
volevo ringraziarvi per la disponibilità. Apprezzo molto il vostro consiglio di non volermi ergere in terapeuta di me stesso (se ne fossi capace, non esisterebbe il disturbo), e il consiglio di non sprofondare nella lettura ansiogena dei foglietti illustrativi.
Ho parlato con lo psichiatra, dicendogli tutto. Lui ha detto che non ci sono problemi se voglio consultare un altro psichiatra, ma che non devo dimenticare anche i risultati positivi che ci sono stati in questi dieci anni (ad esempio successi universitari e soluzione di parte dei problemi sessuali).
Mi ha assicurato che mi sarà vicino, qualora decidessi di sospendere efexor, e che i sintomi da sospensione, per quanto riguarda la sua esperienza clinica, sono sovrapponibili a quelli di molti altri farmaci. L'incapacità di filtrare internet dovrebbe trattenermi da consultarlo per questi scopi.
Ringrazio, e saluti,
Saverio
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