Mia sorella con diagnosticata personalità borderline soffre da diversi anni di "shopping

Egregi dottori, ringrazio come sempre in anticipo per il lavoro che prestate a moltissime persone in modo molto professionale. Mia sorella con diagnosticata personalità borderline soffre da diversi anni di “shopping compulsivo” e cleptomania. Dato che per soddisfare i suoi desideri (tutte cose di solito futili come creme giornali scarpe ecc…) ha nell’ordine rubato oggetti d’oro in casa per venderli, prende regolarmente piccole quantità di denaro dal mio portafoglio e da quello dei miei famigliari, fatto debiti con parenti e amici, rubato nei negozi, e recentemente ha cambiato un buono postale da più di mille euro spendendone 500 in una mattinata. Questa è stata l’ultima goccia. I miei sono disperati e non provano più pena ma il desiderio fortissimo che questa ragazza si curi. Segnalo che lei non ha minimamente idea della gravità di ciò che fa, E’ veramente una persona pericolosa per sé e la situazione in casa dai noi familiari non è veramente più gestibile. Siamo allo stremo, mio padre passa le giornata a rimediare ai disastri che lei fa in giro. Ora vi chiedo molto gentilmente:

- Cosa si può fare per un ricovero in centro che trattino queste dipendenze se lei non accetta? Ci vuole una denuncia alle forze di polizia per i furti?
- Come si fa quando una persona non vuole assolutamente farsi aiutare?
- Mi potreste segnalare in Piemonte un posto del genere?
- Siamo giunti alla conclusione che è come avere a che fare con un tossico. Quando vuole i soldi diventa violenta e picchia mia madre in mia assenza. Questo non lo tollero più. A 28 anni si prenda le sue responsabilità. Se quindi per cortesia ci potreste segnalare tutte le vie che conoscete per andare a fondo in questa cosa, in modo non cattivo ma perlomeno deciso,,, almeno da provarci, Pensiamo sia anche per il suo bene, dato che lei ora non se ne cura

GRAZIE ANCORA PER IL TEMPO CHE MI METTETE A DISPOSIZIONE, BUON LAVORO.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

e' possibile gestire i casi di questo genere anche con l'ausilio di un amministratore di sostegno oppure con l'interdizione, soprattutto quando la situazione non sembra essere compensata da alcun trattamento.

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentilissimo dottor. Ruggiero la ringrazio per la veloce risposta intanto. Mi potrebbe cortesemente spiegare in cosa consiste l'interdizione? inoltre, per nominare un amministratore di sostegno serve l'autorizzazione di un giudice?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

per sintetizzare, sono entrambe delle modalita' che hanno il fine di amministrare i beni dell'interdetto.
L'amministratore di sostegno e' una figura specifica, il sistema dell'interdizione invece fa perdere anche diritti politici ed altri diritti.
Entrambi devono essere approvati da un giudice attraverso una richiesta specifica presso il tribunale di residenza.

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
mi scusi ancora dott. Ruggiero...il tribunale decide sulla base di testimonianze di familiari, eventuali psichiatri che l'hanno in cura...ecc?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

in genere viene nominato un consulente dal tribunale che decide in base agli elementi evidenti, alla visita ed anche alla documentazione presentata in fase di richiesta.
Si rivolga ad un avvocato.
Puo' anche decidere di nominare un proprio consulente per tutta la durata delle operazioni.
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio molto per le utili informazione gentile dott. Ruggiero.Attendo fiudcioso informazioni anche da qualche suo collega.
Cordiali saluti
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Per quanto riguarda le cure, un apersona non può essere obbligata a sottoporsi ad alcun trattamento contro lapropria volontà, a meno che non esistano le condizionei per praticare un trattamento sanitario obbligatorio. L'impulsività nello spendere enormi cifre di denaro può essere indicativa oltre che di tratti borderline, anche delle fasi maniacali del disturbo bipolare. La diagnosi di sua sorella ha tenuto conto di tutti gli aspetti (ipertrofia dell'io e dell'umore, eventuale ciclicità etc.) da considerare?
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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