Ipocondria ?
Buongiorno signori medici, sono in cura con Sereupin (mezza compressa da 20 mg. al mattino) - EN - 20 gocce al bisogno e 7 gocce di Minias la sera. L'ultima diagnosi è disturbo ossessivo. In precedenza Depressone reattiva e disturbi d'ansia.
Da sempre io ho il terrore delle malattie e sto ore su internet nei siti medici a fare autodiagnosi. In particolare temo di avere malattie renali, ipertensione, e comunque ogni giorno una malattia nuova. Ho fatto gli esami clinici, visita cardiologica, ECG anche sotto sforzo e il medico di base e lo specialista urologo (in un'altra occasione ho avuto una infiammazione prostatica) mi ha detto che non c'era nulla di grave. Due anni fa ho fatto una cura per la prostatite che è guarita. Il mio problema è che temo sempre che ai medici sia sfuggito qualcosa, che il laboratorio non abbia fatto accuratamente le analisi o che queste siano state valutate con superficialità dai medici. Il medico di base si è anche arrabbiato in quanto ritiene che non ho fiducia in lui e mi ha detto "che competenze hai per farti le diagnosi? - fare diagnosi è una cosa difficilissima. Oggi ricomincio la psicoterapia cognitivo.comportamentale.
Secondo voi il mio problema potrà trovare una soluzione o il calvario durerà per tutta la vita. Inoltre i medici dicono che anche se facessi tutti gli esami del mondo non mi sentirei mai tranquillo.
Da sempre io ho il terrore delle malattie e sto ore su internet nei siti medici a fare autodiagnosi. In particolare temo di avere malattie renali, ipertensione, e comunque ogni giorno una malattia nuova. Ho fatto gli esami clinici, visita cardiologica, ECG anche sotto sforzo e il medico di base e lo specialista urologo (in un'altra occasione ho avuto una infiammazione prostatica) mi ha detto che non c'era nulla di grave. Due anni fa ho fatto una cura per la prostatite che è guarita. Il mio problema è che temo sempre che ai medici sia sfuggito qualcosa, che il laboratorio non abbia fatto accuratamente le analisi o che queste siano state valutate con superficialità dai medici. Il medico di base si è anche arrabbiato in quanto ritiene che non ho fiducia in lui e mi ha detto "che competenze hai per farti le diagnosi? - fare diagnosi è una cosa difficilissima. Oggi ricomincio la psicoterapia cognitivo.comportamentale.
Secondo voi il mio problema potrà trovare una soluzione o il calvario durerà per tutta la vita. Inoltre i medici dicono che anche se facessi tutti gli esami del mondo non mi sentirei mai tranquillo.
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Gentile utente,
"Secondo voi il mio problema potrà trovare una soluzione o il calvario durerà per tutta la vita."
Questa è un'altra domanda di tipo ossessivo. Lei si sta curando, per cui i risultati sono da verificare, conseguentemente si alimenta questa domanda che fa eco alla situazione, in senso naturalmente pessimistico. Lei si prova a curare (cioè a livello operativo va verso la possibilità di star meglio) e si pone la domanda se potrà guarire o no.
Il medico non si arrabbia, semplicemente la richiama all'idea che gli atti della cura (a partire dalla diagnosi) non diventino parte dei dubbi da discutere, e che in generale i dubbi ossessivi non vadano discussi nel loro contenuto. La cura serve per frenarli sul nascere, mentre discutendone tendono a complicarsi e a riprodursi ancora più resistenti e ricchi di particolari.
"Secondo voi il mio problema potrà trovare una soluzione o il calvario durerà per tutta la vita."
Questa è un'altra domanda di tipo ossessivo. Lei si sta curando, per cui i risultati sono da verificare, conseguentemente si alimenta questa domanda che fa eco alla situazione, in senso naturalmente pessimistico. Lei si prova a curare (cioè a livello operativo va verso la possibilità di star meglio) e si pone la domanda se potrà guarire o no.
Il medico non si arrabbia, semplicemente la richiama all'idea che gli atti della cura (a partire dalla diagnosi) non diventino parte dei dubbi da discutere, e che in generale i dubbi ossessivi non vadano discussi nel loro contenuto. La cura serve per frenarli sul nascere, mentre discutendone tendono a complicarsi e a riprodursi ancora più resistenti e ricchi di particolari.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente
Il dosaggio attuale di antidepressivo non risulta essere sufficiente per il trattamento del suo disturbo che, comunque, tende a non ridursi.
Le rassicurazioni in merito alle patologie non sono funzionali al suo disturbo in quanto la tendenza è quella di ripetere gli schemi patologici alla ricerca di una rassicurazione che provoca aumento dell'ansia.
Sarebbe il caso di far rivedere anche il trattamento farmacologico.
Il dosaggio attuale di antidepressivo non risulta essere sufficiente per il trattamento del suo disturbo che, comunque, tende a non ridursi.
Le rassicurazioni in merito alle patologie non sono funzionali al suo disturbo in quanto la tendenza è quella di ripetere gli schemi patologici alla ricerca di una rassicurazione che provoca aumento dell'ansia.
Sarebbe il caso di far rivedere anche il trattamento farmacologico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 24/10/2012.
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