Tremori alle mani e non solo
Buongiorno, è da circa una settimana che di tanto in tanto mi capita di avere tremori alle mani.
La cosa mi preoccupa un po', da cosa può dipendere? Premetto che questi tremori sono accompagnati da stati d'ansia (ora non so se sopraggiunge prima l'ansia e poi il tremore alle mani, oppure se iniziano prima i tremori e poi la mia ansia dovuta alla preoccupazione).
Questi tremori mi preoccupano un po', anche perchè sono evidenti e durano finchè non trovo il modo di tranquillizzarmi...Cosa posso fare?
La cosa mi preoccupa un po', da cosa può dipendere? Premetto che questi tremori sono accompagnati da stati d'ansia (ora non so se sopraggiunge prima l'ansia e poi il tremore alle mani, oppure se iniziano prima i tremori e poi la mia ansia dovuta alla preoccupazione).
Questi tremori mi preoccupano un po', anche perchè sono evidenti e durano finchè non trovo il modo di tranquillizzarmi...Cosa posso fare?
[#1]
Gentile utente,
posso consigliarLe di fare una visita dal vivo dallo Psichiatra.
Anche il motivo della Sua richiesta di consulto precedente nella nostra area
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/295389-scosse-e-sensazione-di-paralisi-nel-dormiveglia.html
potrebbe essere di competenza psichiatrica. A proposito, permangono quei stati di sensazione di paralisi nel dormiveglia ? Di giorno riesce ad avere il sufficiente stato di veglia o tende ad addormentarsi ? Beve il caffè ? Se sì, quante tazze al giorno ? Almeno alcune di queste problematiche ha o ha avuto anche qualcun altro fra i Suoi parenti ?
posso consigliarLe di fare una visita dal vivo dallo Psichiatra.
Anche il motivo della Sua richiesta di consulto precedente nella nostra area
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/295389-scosse-e-sensazione-di-paralisi-nel-dormiveglia.html
potrebbe essere di competenza psichiatrica. A proposito, permangono quei stati di sensazione di paralisi nel dormiveglia ? Di giorno riesce ad avere il sufficiente stato di veglia o tende ad addormentarsi ? Beve il caffè ? Se sì, quante tazze al giorno ? Almeno alcune di queste problematiche ha o ha avuto anche qualcun altro fra i Suoi parenti ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
No, da allora (luglio) non ho più avuto sensazioni di paralisi del sonno.
Durante il giorno non avverto stanchezza, quindi solitamente non tendo mai ad addormentarmi di giorno.
Riguardo il caffè bevo non più di 3 tazzine al giorno e che io sappia nessuno dei miei parenti ha avuto o ha queste problematiche.
Come mai mi consiglia uno psichiatra?
No, da allora (luglio) non ho più avuto sensazioni di paralisi del sonno.
Durante il giorno non avverto stanchezza, quindi solitamente non tendo mai ad addormentarmi di giorno.
Riguardo il caffè bevo non più di 3 tazzine al giorno e che io sappia nessuno dei miei parenti ha avuto o ha queste problematiche.
Come mai mi consiglia uno psichiatra?
[#3]
Gentile utente,
Le consiglio una visita psichiatrica, perché, con molta probabilità, da quella descrizione che Lei ne dà, è una problematica legata allo stato psichico, allo stato d'animo, ed è di competenza dell'area di psichiatria.
Le sensazioni della paralisi nel dormiveglia, accompagnati da quei vissuti inquietanti che Lei riferiva, si sono passati, ma è possibile che si tratti di una problematica psichica che si manifesta "a episodi" e ogni volta con le caratteristiche esterne un po' diverse. Rimane centrale (prima, come anche ora) il Suo stato psicoemotivo di fondo.
Se ora queste problematiche non sono troppo invalidanti, se Lei non ha la voglia di andare da nessuno, se preferisce soprassedere, potrebbe avere in parte anche ragione. Ed è anche molto probabile che i sintomi attuali passino, come è stato d'estate.
Bisogna comunque dire che molte persone rifiutano anche di pensare di avere un problema e cercano soprattutto la rassicurazione. Ma il problema più volte è meno grave di quanto la persona stessa teme che lo sia. Magari una visita basterebbe per capire con maggiore obbiettività di che cosa si tratta e per decidere eventualmente come prevenire le altre manifestazioni.
Le consiglio una visita psichiatrica, perché, con molta probabilità, da quella descrizione che Lei ne dà, è una problematica legata allo stato psichico, allo stato d'animo, ed è di competenza dell'area di psichiatria.
Le sensazioni della paralisi nel dormiveglia, accompagnati da quei vissuti inquietanti che Lei riferiva, si sono passati, ma è possibile che si tratti di una problematica psichica che si manifesta "a episodi" e ogni volta con le caratteristiche esterne un po' diverse. Rimane centrale (prima, come anche ora) il Suo stato psicoemotivo di fondo.
Se ora queste problematiche non sono troppo invalidanti, se Lei non ha la voglia di andare da nessuno, se preferisce soprassedere, potrebbe avere in parte anche ragione. Ed è anche molto probabile che i sintomi attuali passino, come è stato d'estate.
Bisogna comunque dire che molte persone rifiutano anche di pensare di avere un problema e cercano soprattutto la rassicurazione. Ma il problema più volte è meno grave di quanto la persona stessa teme che lo sia. Magari una visita basterebbe per capire con maggiore obbiettività di che cosa si tratta e per decidere eventualmente come prevenire le altre manifestazioni.
[#4]
Utente
La ringrazio ancora per la sua risposta...Di solito ho sentito parlare sempre dello psichiatra come la persona che si occupa delle malattie mentali...e poichè il Suo consiglio è proprio quello di rivolgermi ad uno psichiatra, Le chiedo: è davvero il mio caso? Questi episodi che mi capitano sono le prime fasi di una malattia mentale?
[#5]
Gentile utente,
se per le "malattie mentali" intendiamo le alterazioni della "mente" nel senso delle capacità di ragionare ecc., allora gli psichiatri non si occupano solo di questo. La maggior parte dei casi delle malattie psichiche non sono "mentali" in questo senso stereotipato.
E la sua: che sia una "malattia" non è detto con certezza. Potrebbe confinare con la reazione fisiologica allo stress, alla stanchezza, alle emozioni forti. Tuttavia, esprimo "l'ipotesi" che la Sua reazione va oltre a quello che è fisiologico. Quanto meno, procura un disagio. Inoltre, mi azzardo di pensare, come ho già scritto, che non è la prima manifestazione. La psicofisiologia e psicopatologia, secondo me, hanno molto in comune, e quello che è una "malattia" a livello pratico si determina anche dal grado di disagio della persona, e da quanto le manifestazioni interferiscono con la vita quotidiana. Così, anche alcuni casi della reazione allo stress, ad esempio, possono meritare di essere consoderate come malattia e curate.
In poche parole, qui, in internet non possiamo fare la diagnosi. Né dallo psichiatra, né dal medico generico bisogna andare, pensando già di avere una malattia. La visita serve anche per capire se è così o no. Altrimenti finiamo con il decidere tutto prima e veniamo dallo specialista "sapendo che cosa ci dice e che cosa ci prescrive", però è una parodia.
se per le "malattie mentali" intendiamo le alterazioni della "mente" nel senso delle capacità di ragionare ecc., allora gli psichiatri non si occupano solo di questo. La maggior parte dei casi delle malattie psichiche non sono "mentali" in questo senso stereotipato.
E la sua: che sia una "malattia" non è detto con certezza. Potrebbe confinare con la reazione fisiologica allo stress, alla stanchezza, alle emozioni forti. Tuttavia, esprimo "l'ipotesi" che la Sua reazione va oltre a quello che è fisiologico. Quanto meno, procura un disagio. Inoltre, mi azzardo di pensare, come ho già scritto, che non è la prima manifestazione. La psicofisiologia e psicopatologia, secondo me, hanno molto in comune, e quello che è una "malattia" a livello pratico si determina anche dal grado di disagio della persona, e da quanto le manifestazioni interferiscono con la vita quotidiana. Così, anche alcuni casi della reazione allo stress, ad esempio, possono meritare di essere consoderate come malattia e curate.
In poche parole, qui, in internet non possiamo fare la diagnosi. Né dallo psichiatra, né dal medico generico bisogna andare, pensando già di avere una malattia. La visita serve anche per capire se è così o no. Altrimenti finiamo con il decidere tutto prima e veniamo dallo specialista "sapendo che cosa ci dice e che cosa ci prescrive", però è una parodia.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 21/10/2012.
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