Attacchi d'ira e istinto di persecuzione per Dott. Pacini
Egregio Dott.Pacini, le scrivo per cercare di trovare una soluzione per il mio convivente. Da anni, periodicamente, e in seguito ad eventi avversi (tipo perdita di lavoro o diverbi con la madre) reagisce in maniera esagerata ai suoi sentimenti di rabbia che si manifestano con distruzione di oggetti, messa a soqquadro di stanze, ingiurie e grida verso chi gli sta accanto e ripetutamente anche contro Dio, il quale, secondo lui, lo perseguita prendendosi gioco di lui e godendo delle sue sofferenze...
E' convinto che debba espiare e pagare tutta la vita di cose che non ha mai fatto...
Premetto che è stato adottato da piccolo e ha vissuto poi in maniera molto traumatica la separazione dei suoi genitori adottivi (il padre si è dileguato e si è sempre disinteressato a lui,con la madre ha rapporti altalenanti ma piu' spesso negativi per accuse e rinfacciamenti di comportamenti reciproci del passato)
Io ho sempre cercato di capirlo e aiutarlo in tutti i modi cercando di essergli vicino, ignorando o sorvolando anche su certi atteggiamenti negativi nei miei confronti ma di fronte all'ennesimo episodio non so piu' che fare...ho provato ripetutamente a convincerlo a consultare un medico ma risponde che tanto non esistono rimedi ai suoi problemi e a volte mi ha anche accusato di considerarlo pazzo e di non vedere l'ora di vederlo rinchiuso.
Per contro, passata la fase di agitazione, se cosi vogliamo chiamarla, sembra pentirsi di cio' che ha detto e che ha fatto, promette di non farlo mai piu', dice di amarmi e di non poter fare a meno di me...cosi' che io spesso ho anche paura di dire o fare qualcosa che possa farlo degenerare totalmente...
Non conosco nessuno in zona che possa aiutarmi perchè mi son trasferita a vivere con lui da un'altra citta e non ho il coraggio di parlarne con nessuno della mia famiglia per non angustiarli e non renderle lui negativo ai loro occhi.
Ho fatto un po' di ricerche su internet e ho trovato il suo nome, letto un po' su di lei, quindi mi sembra possa forse aiutarmi anche per un consulto privato o consigliandomi qualcuno nella mia zona...se riuscissi a convincere il mio convivente. Scusi per sono stata un po prolissa ma mi premeva dare una visione d'insieme della situazione
in attesa di risposta ringrazio anticipatamente
E' convinto che debba espiare e pagare tutta la vita di cose che non ha mai fatto...
Premetto che è stato adottato da piccolo e ha vissuto poi in maniera molto traumatica la separazione dei suoi genitori adottivi (il padre si è dileguato e si è sempre disinteressato a lui,con la madre ha rapporti altalenanti ma piu' spesso negativi per accuse e rinfacciamenti di comportamenti reciproci del passato)
Io ho sempre cercato di capirlo e aiutarlo in tutti i modi cercando di essergli vicino, ignorando o sorvolando anche su certi atteggiamenti negativi nei miei confronti ma di fronte all'ennesimo episodio non so piu' che fare...ho provato ripetutamente a convincerlo a consultare un medico ma risponde che tanto non esistono rimedi ai suoi problemi e a volte mi ha anche accusato di considerarlo pazzo e di non vedere l'ora di vederlo rinchiuso.
Per contro, passata la fase di agitazione, se cosi vogliamo chiamarla, sembra pentirsi di cio' che ha detto e che ha fatto, promette di non farlo mai piu', dice di amarmi e di non poter fare a meno di me...cosi' che io spesso ho anche paura di dire o fare qualcosa che possa farlo degenerare totalmente...
Non conosco nessuno in zona che possa aiutarmi perchè mi son trasferita a vivere con lui da un'altra citta e non ho il coraggio di parlarne con nessuno della mia famiglia per non angustiarli e non renderle lui negativo ai loro occhi.
Ho fatto un po' di ricerche su internet e ho trovato il suo nome, letto un po' su di lei, quindi mi sembra possa forse aiutarmi anche per un consulto privato o consigliandomi qualcuno nella mia zona...se riuscissi a convincere il mio convivente. Scusi per sono stata un po prolissa ma mi premeva dare una visione d'insieme della situazione
in attesa di risposta ringrazio anticipatamente
[#1]
Il consulto privato lo può chiedere chiedendo un appuntamento al collega presso gli studi nella sua scheda.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile utente
dovrebbe approfittare degli stati di benessere per poter convincere il suo compagno a seguire almeno un percorso di valutazione psicodiagnostica per comprendere quali siano gli elementi patologici che scatenano questa rabbia.
La sola evidenza di tali comportamenti non può considerarsi patologica ed andrebbero esplorate altre condizioni di vita per una valutazione approfondita.
dovrebbe approfittare degli stati di benessere per poter convincere il suo compagno a seguire almeno un percorso di valutazione psicodiagnostica per comprendere quali siano gli elementi patologici che scatenano questa rabbia.
La sola evidenza di tali comportamenti non può considerarsi patologica ed andrebbero esplorate altre condizioni di vita per una valutazione approfondita.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 16/10/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.