Insonnia e paura

Buongiorno,sono un ragazzo di vent'anni,le scrivo perchè ho dei problemi che mi rendono irritabile e mi fanno stanno male. Innanzitutto premetto che questi problemi li ho fin da piccolo;mi capita quasi tutte le notti che non riesco a prendere sonno,mi appoggio la testa sul cuscino e nel silenzio della notte girandomi e ringirandomi finisco col non dormire e mi passa tutta la notte a sentire i gli altri che dormono,per evitare ciò ho eliminato anche l'unico bicchiere di caffè che bevevo al giorno ma niente e questo mi rende molto innervoso ma la cosa più strana e che la notte mi sento come vulnerabile da chi mi vuole fare del male e come effetto placebo uso comprirmi tutto con le coperte lasciando soltanto le narici libere per respirare e le ripeto tutto questo va avanti da quando ero piccolo;perchè?cosa devo fare?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
Lei scrive:
<<..la cosa più strana e che la notte mi sento come vulnerabile da chi mi vuole fare del male..>>

A chi e a che cosa si riferisce ? (chi e in che modo Le vuole fare del male ? ). Questa sensazione Lei ha solo la notte oppure anche di giorno (mentre la notte questa vulnerabilità la avverte di più) ?

In tutti questi anni si è già rivolto ad uno specialista (psicologo, psichiatra, neurologo) ? ai tempi al pediatra, oppure al medico di base ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Sarebbe opportuna una visita psichiatrica per verificare se il suo disagio possa dipendere da un disturbo psichico, come d esempio un disturbo d'ansia. Eventualmente, se necessario, lo specialista potrà proporre il tratta,entrò più adeguato.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
Utente
Utente
Buonasera,prima di tutto grazie per avermi risposto,questa sensazione l'ho soltanto di sera,di giorno no perchè forse c'è più luce e ho anche più compagnia e quindi mi sento più sicuro;comunque mia sorella anche lei soffre di ansia,infatti è sottocura da uno specialista,e mi ha confermato con sicurezza che questi sono i sintomi di questo disturbo. Quindi cercherò di combattere il mio problema dalla radice senza farmaci ovvero combattendo le mie fobie e facendomi forza!!!grazie ancora:)
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
bisogna evitare di fare le diagnosi da soli o seguendo "l'analogia" con qualcuno che conosce. Nonostante che l'ipotesi della Sua sorella possa avere ragione, non è in questa maniera che si fa la diagnosi del problema, ma, come Le ha già consigliato il mio collega, sarebbe opportuna una visita psichiatrica, dal vivo (non solo l'interscambio con noi in internet). Il fatto che la Sua sorella è seguita da uno specialista ne è un esempio concreto: così la Sua sorella affronta il Suo problema.

Lei scrive anche:
<<..Quindi cercherò di combattere il mio problema dalla radice senza farmaci ovvero combattendo le mie fobie e facendomi forza!!!..>>

Il "combattere le fobie, facendosi forza" non è affatto l'unica o l'automatica alternativa alla cura coi farmaci. Esiste, ad esempio, anche la psicoterapia, la quale ha maggiori possibilità di affrontare il problema "alla radice" (come scrive Lei) rispetto al "farsi forza" da solo. A rigore, non si può escludere che Lei riesca a superare il Suo problema da solo o che, semplicemente, il problema si estinguerà nel tempo e con il superamento dell'attule fase della vita, visto che Lei ha vent'anni. Tuttavia, siccome Lei ha questo problema "fin da piccolo" (dunque già per molti anni) e tuttora (mentre a vent'anni sarebbe fisiologico che tale problema fosse superato), la prospettiva di risolverlo da solo non è affatto scontata. Anzi, in questo caso è possibile che queste paure notturne non siano l'unico problema, ma che siano sorrette dalle difficoltà di riuscire ad essere abbastanza autonomo nel proprio stato d'animo e nelle scelte della vita anche di giorno. Da quello che scrive, ho anche l'impressione che Lei sia anche abbastanza condizionato dai pareri altrui. Dunque, l'ipotesi della psicoterapia individuale, la quale possa permetterLe di sviluppare una maggiore autonomia, secondo me, potrebbe avere senso.

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