Idee autolesionistiche

buonasera a tutti.. Spero che riuscirò ad essere chiara ed essenziale. Sono in cura presso il CSM da circa due mesi ed assumo giornalmente litio,seroquel e delorazepan per l'insonnia. Non posso purtroppo darvi una diagnosi certa dal momento che ogni psichiatra consultato ha un'idea differente(le più quotate sono:disturbo bipolare tipo 1 con stati misti e ancora depressione maggiore).il mio viaggio nel mondo dei reparti psichiatrici ha avuto inizio circa tre mesi fa a seguito di un tentativo di suicidio.Non ho ancora avuto modo di iniziare una psicoterapia e gli appuntamenti al Csm sono veramente molto distanziati. Mi sto trovando a vivere giornate veramente critiche ed il pensiero di abbracciare la morte è tornato con violenza nella mia mente.Oramai ho abbastanza presente cosa i miei disturbi comportino ma credevo che i farmaci avrebbero potuto aiutarmi.. Ed invece... Sono al punto di partenza.Ho messo da parte una gran quantità di farmaci e attendo solo il momento giusto.. O mi ritrovo a pensare quale possa essere il luogo più adatto per fare un bel salto nel vuoto.... Però mi chiedo:il fatto che abbia sentito il bisogno di parlarne con voi,è perchè in realtà una parte di me non vuole farlo? I farmaci potranno effettivamente impedirmi di rifare un gesto autolesionistico? Come posso comprendere quanto vera sia la mia voglia di morte?.. E quindi,è necessario anticipare l'appuntamento con lo psichiatra e parlagli di queste mie idee?O devo semplicemente aspettare che passino da sole?
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

ritengo che sarebbe molto importante contattare lo psichiatra di riferimento per poter riferire le sue preoccupazioni.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Utente
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Si tratta solo di trovare coraggio.. Contattarlo significherebbe voler essere effettivamente aiutata e non so se è ciò che voglio... Intanto ringrazio Lei per la risposta..
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