Disturbo borderline

Buongiorno,
ho urgente bisogno di avere gentilmente chiarezza in merito ad episodi continui manifestati da mia nonna...
Premettendo che mia nonna ha eseguito circa un mese fa, una visita geriatrica con diagnosi di trattamento farmacologico di una compressa giornaliera di Lorazepam Dorom per episodi di agitazione ed ansia e bassi sintomi di demenza senile dovuta all'età... (ha 88 anni...).
E' sempre stata una donna molto ambigua con episodi caratteriali rabbiosi e carichi di odio nei confronti di chi è "migliore" di lei...
Ha sempre portato zizzania (anche involontariamente) in vari gruppi sociali di vario livello: dalla famiglia al conoscente, dall'estraneo al figlio.
Da colpa di tutto ciò che è accaduto nella sua vita a suo marito defunto (e non le manca assolutamente nulla....: buona pensione, vive con noi, è amata, assistita e ha una sua autonomia gestionale economica e personale)...
Ma veniamo al dunque...
Abita con noi (madre, padre e me) da circa 6 mesi... ma da 2 mesi ha iniziato a dare segni di squilibrio mentale in quasi ogni piccolo episodio giornaliero:
- depressione e insoddisfazione continua con pianti e crisi di rabbia sporadici alternati a momenti di euforia e ironia del tutto fuori luogo,
- ingordigia tale da portarla ad avere un'alimentazione scorretta a tavola (mangia poco e nulla, per ingurgitare con voracità i suoi alimenti preferiti, senza dar possibilità ad altri di mangiarne);
- episodi di sonnambulismo (si sveglia nel cuore della notte, mangia come sopra con enorme voracità e nasconde il tutto)(il giorno dopo non ricorda nulla o fa finta di nulla????);
- prova piacere o indifferenza (alternanza) se persone a lei vicina sono in momenti di difficoltà;
- con i nostri amici e parenti, che vengono a trovarci, mette fuori tutte le sue doti di attrice tale da rendersi una "nonnina indifesa, mal capita, disabile e vittima del mondo";
- avendo subito un intervento di chirurgia per la rottura della testa del femore destro, ha una disabilità di meno 2cm ad una gamba, ma durante la giornata zoppica e si lamenta della gamba (nonostante siano passati 15anni e la sorella abbia la stessa disabilità e stia benissimo), mentre di notte, quando nessuno è presente, cammina e scorazza per casa, in ottime condizioni fisiche;
- alterna momenti in cui vorrebbe più libertà, a momenti in cui non desidera essere sola, nemmeno per 10 minuti e costringe la famiglia ad esserle accanto con piccoli ricatti e vittimismo (mal di testa, stasera non mangio, etc).
Ora la mia domanda è: purtroppo tanto tempo fa, ha commesso delle azioni cariche di odio nei confronti di mia madre (abbandonata con un possibile cancro, avvocati, etc) che ci hanno indotto a pensare che la stessa sia instabile mentalmente, si lasci forviare da chi le sta accanto, è carica di odio nei suoi confronti ed ha accettato di abitare con noi, solo per necessità pretenziose...
Potrebbe il suo comportamento sfociare in comportamenti aggressivi, specialmente notturni?????e come dovremmo agire?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Se le è stata diagnosticata una demenza, i suoi comportamenti tendono a farsi disorganizzati e sono tipici deliri e false memorie, variabili di volta in volta, perdita dell'orientamento (cioè della funzione che ci fa sapere in maniera automatica quando e dove si svolgono le cose, ora del giorno, data, se siamo a casa nostra o meno, etc). E' comune che le persone esprimano le proprie necessità in maniera urgente e rivendicativa.
I comportamenti aggressivi sono possibili, non hanno sempre una logica ricostruibile trattandosi appunto di una demenza.

Sarebbe opportuna una cura che tenga conto dei comportamenti più pericolosi, il lorazepam è solo un ansiolitico che oltretutto perde il suo effetto nel tempo, per cui non incide su questi comportamenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Gentile utente,
sua nonna a quanto dice è sempre stata una persona di carattere difficile, può darsi che in passato abbia sofferto di patologie mentali. Ora però ha 88 anni e alla visita geriatrica hanno rilevato segni di deterioramento senile.
Se la famiglia ha preso la decisione di accoglierla in casa nonostante tutto, occorre proteggerla da se stessa, per esempio mettendo regole e accorgimenti per evitare che si abbuffi durante la notte: chiudere a chiave la cucina, dove tra l'altro ci sono anche fuochi e oggetti pericolosi, potrebbe essere una soluzione, non comoda ma necessaria. Le regole le dovete porre voi di comune accordo. Ci vuole allo stesso tempo attenzione e fermezza, come si avrebbe con un bambino, anche se il carico emotivo è di natura ben diversa.
La terapia con la benzodiazepina (Lorazepam) dà assuefazione in breve tempo e comunque non dovrebbe essere protratta per mesi. Consiglierei una visita psichiatrica per verificare se occorre una terapia.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Gentile Dott.Pacini,
Nella foga mi sono spiegata male...
Le spiego meglio.... A mia nonna non è stata diagnosticata un demenza....
Ma ne possiede sintomi NORMALI legati alla sua età...
Bensì è stata definita lucidissima per i suoi 88 anni...
Ricorda benissimo... Ha una memoria di breve e lungo termine a dir poco magnifica per i suoi anni...
Il problema focalizzato è un altro... Purtroppo abbiamo notato, degli atteggiamenti pericolosi.... Come per esempio "la doppia vita notturna", il parlare da sola rivolgendosi a qualcuno con rabbia nei nostri confronti, la sua falsa invalidità davanti ai nostri occhi, questa depressione continua alternata a momenti di euforia, oserei dire scomposta...
E purtroppo non nego, a parte la pericolosità della signora, che questo suo modo di fare... Ci sta stancando e spaventando non poco....
Capisce!?!? Non abbiamo idea sul dafarsi....
Ma temiamo che possa andare ben oltre...
P.s. Dimenticavo che ha un'epatite C, con cirrosi e alto tasso ammonico....
[#4]
Utente
Utente
Dott.ssa Scapellato,
Capirà che mia nonna avendo un carattere duro, freddo e calcolatore....ci darà dei seri problemi nel volerle imporre bonariamente delle regole...
Abbiamo già provato a insegnarle delle piccolezze per riuscire ad avere una pacifica convivenza, ma permalosa com è, ha dato segni di rabbia e depressione...
P.s. È possibile che possa dimenticare la sua vita notturna il giorno dopo!?!?!? Ossia dimenticare ciò che fa.... Perchè al mattino è convinta, o meglio vuole convincerci che ha dormito per tutta la notte, nonostante l'abbiamo "beccata" personalmente.....
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Sua nonna è deteriorata, anche se ha una buona memoria ha atteggiamenti e comportamenti infantili; in più l'ammoniemia alta può provocare momenti di confusione; la pacifica convivenza è un'utopia, vi accuserà in continuazione di maltrattarla, per cui o ve ne fate una ragione o trovate soluzioni alternative (immagino difficili e costose), dato che da sola non può rimanere.
Se date retta a tutti i suoi ragionamenti e ci discutete pure perdete energie per niente.
Ribadisco la necessità di una visita psichiatrica per valutare la situazione, per cercare di farla riposare di notte e soprattutto di non farla abbuffare col fegato che si ritrova.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

"bassi sintomi di demenza senile dovuta all'età"

Se è stata diagnosticata una demenza, è una diagnosi. Non è che con l'età si diventa dementi, è una condizione che può sopravvenire con l'invecchiamento, ma specialmente nelle forme senili tipo Alzheimer (non è l'unico tipo né il più frequente) ci possono essere comportamenti violenti e deliri anche come prime manifestazioni.

Se invece, più che di demenza, si trattasse di disturbi del comportamento indotti da problemi (ad esempio) vascolari legati all'età del cervello, è una condizione tecnicamente diversa.

In ogni caso sono disponibili terapie per contenere false convinzioni e aggressività. Le "regole" sono dei modi di sollecitare reazioni e adattamenti in persone consapevoli della realtà e in grado di comprendere il significato di ciò che viene loro contestato.
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Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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