Disturbi di sonno
Gentili Dottori,
sono una ragazza di 23 anni e da più di un mese ormai, ho grosse difficoltà ad addormentarmi. Il problema è iniziato al rientro dalle vacanze estive:i primi giorni dopo il rientro sono stati terribili, riuscivo a prendere sonno solo alle prime luci dell'alba ( a volte mi è capitato anche di non dormire per nulla o solo per un paio di ore). Questa situazione mi ha creato fin da subito un forte disagio, già dopo le prime due/tre notti insonni,si è attivato dentro di me un pericoloso circolo vizioso che ha innescato una forte ansia dovuta alla paura di non addormentarmi: durante tutto l'arco della giornata non faccio altro che pensare con terrore al momento in cui metterò la testa sul cuscino e al fatto che il giorno seguente, a causa dell'intontimento dovuto alla mancanza di riposo, non potrò fare nulla.
Dopo alcune settimane, dato che la situazione era diventata insostenibile, sono stata da una psichiatra-omeopata che mi ha prescritto una cura omeopatica; inizialmente ero contraria all'utilizzo di farmaci, speravo la situazione si risolvesse con più "naturalezza", ma purtroppo così non è stato. Sono ritornata dalla dottoressa dopo una decina di giorni, questa volta in preda al panico poichè, dovendo sostenere il mio penultimo esame all'università, avevo estremo BISOGNO di dormire per essere lucida. Lei mi ha cambiato la cura omeopatica e mi ha prescritto Esilgan 1mg da prendere all'occorrenza. Ho cercato di utilizzare l'Esilgan solo quando ne avevo estremo bisogno: cercavo di intervallare una sera sì e due no; L'Esilgan non ha sempre fatto effetto:se ero particolarmente stanca, poichè la notte prima non avevo dormito mi faceva crollare, altrimenti no.
Per circa 20 giorni sono andata avanti così: una sera assumevo esilgan e dormivo, la notte successiva non lo assumevo e non dormivo, poi lo assumevo ma non dormivo comunque, poi non lo assumevo e stranamente dormivo.
Purtroppo per problemi economici non posso ritornare da questa Dottoressa, ma mi sto informando per prenotare al più presto una visita all'ASL.
Intanto mercoledì ho il mio ultimo esame (a Novembre mi laureo), e in questi giorni la situazione sta peggiorando-il non dormire mi induce, ansia,paura di non poter più dormire,di non poter studiare...-
La domanda che vi pongo è: posso continuare ad assumere una compressa di esilgan da 1 mg questa volta ogni sera almeno fino a mercoledì, considerando che è già un periodo che l'assumevo in maniera irregolare?Assumendola ogni sera c'è più rischio che mi porti sonnolenza durante la giornata?
Concludo dicendo che in passato non ho mai avuto problemi di questo tipo,pur non essendo mai stata una gran dormigliona; ho una famiglia normale e tutto scorre regolarmente (a parte lo stress da esame che però avevo già vissuto molte volte in passato ma che non mi aveva mai procurato questo effetto.)
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione.
sono una ragazza di 23 anni e da più di un mese ormai, ho grosse difficoltà ad addormentarmi. Il problema è iniziato al rientro dalle vacanze estive:i primi giorni dopo il rientro sono stati terribili, riuscivo a prendere sonno solo alle prime luci dell'alba ( a volte mi è capitato anche di non dormire per nulla o solo per un paio di ore). Questa situazione mi ha creato fin da subito un forte disagio, già dopo le prime due/tre notti insonni,si è attivato dentro di me un pericoloso circolo vizioso che ha innescato una forte ansia dovuta alla paura di non addormentarmi: durante tutto l'arco della giornata non faccio altro che pensare con terrore al momento in cui metterò la testa sul cuscino e al fatto che il giorno seguente, a causa dell'intontimento dovuto alla mancanza di riposo, non potrò fare nulla.
Dopo alcune settimane, dato che la situazione era diventata insostenibile, sono stata da una psichiatra-omeopata che mi ha prescritto una cura omeopatica; inizialmente ero contraria all'utilizzo di farmaci, speravo la situazione si risolvesse con più "naturalezza", ma purtroppo così non è stato. Sono ritornata dalla dottoressa dopo una decina di giorni, questa volta in preda al panico poichè, dovendo sostenere il mio penultimo esame all'università, avevo estremo BISOGNO di dormire per essere lucida. Lei mi ha cambiato la cura omeopatica e mi ha prescritto Esilgan 1mg da prendere all'occorrenza. Ho cercato di utilizzare l'Esilgan solo quando ne avevo estremo bisogno: cercavo di intervallare una sera sì e due no; L'Esilgan non ha sempre fatto effetto:se ero particolarmente stanca, poichè la notte prima non avevo dormito mi faceva crollare, altrimenti no.
Per circa 20 giorni sono andata avanti così: una sera assumevo esilgan e dormivo, la notte successiva non lo assumevo e non dormivo, poi lo assumevo ma non dormivo comunque, poi non lo assumevo e stranamente dormivo.
Purtroppo per problemi economici non posso ritornare da questa Dottoressa, ma mi sto informando per prenotare al più presto una visita all'ASL.
Intanto mercoledì ho il mio ultimo esame (a Novembre mi laureo), e in questi giorni la situazione sta peggiorando-il non dormire mi induce, ansia,paura di non poter più dormire,di non poter studiare...-
La domanda che vi pongo è: posso continuare ad assumere una compressa di esilgan da 1 mg questa volta ogni sera almeno fino a mercoledì, considerando che è già un periodo che l'assumevo in maniera irregolare?Assumendola ogni sera c'è più rischio che mi porti sonnolenza durante la giornata?
Concludo dicendo che in passato non ho mai avuto problemi di questo tipo,pur non essendo mai stata una gran dormigliona; ho una famiglia normale e tutto scorre regolarmente (a parte lo stress da esame che però avevo già vissuto molte volte in passato ma che non mi aveva mai procurato questo effetto.)
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione.
[#1]
Gentile utente,
credo sia positivo il fatto di aver prenotato una nuova visita specialistica,visto il perdurare dei sintomi.
La sua situazione va inquadrata in una diagnosi precisa per poi poter sviluppare una terapia adeguata.
Cordiali saluti
Piergiorgi Biondani.
credo sia positivo il fatto di aver prenotato una nuova visita specialistica,visto il perdurare dei sintomi.
La sua situazione va inquadrata in una diagnosi precisa per poi poter sviluppare una terapia adeguata.
Cordiali saluti
Piergiorgi Biondani.
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
Sono stata a visita da una nuova psichiatra la quale mi ha prescritto una nuova terapia: mezza compressa di tavor orosolubile da 2,5 mg da assumere mezz'ora prima di andare a letto. Sono stata abbastanza bene per tutta la settimana in cui ho assunto il tavor, ho dormito di più e meglio e con il passare dei giorni anche l'ansia pre-sonno è notevolmente diminuita.
Intanto ho iniziato un percorso terapeutico con una psicologa, per cercare di scoprire il motivo profondo che mi induce questa "ansia da sonno": sono consapevole che l'insonnia sia solo un sintomo di un quadro più generale e profondo che va risolto con un po' più di tempo.
La terapia farmacologica quindi, prettamente sintomatica a quanto ho capito, la sto continuando esclusivamente perché tra meno di un mese ho la laurea ed ho necessità di stare riposata per far fronte agli impegni che ho.
Intanto dopo una settimana in cui ho assunto mezza compressa di tavor 2,5 la Dottoressa, nonostante i buoni risultati, mi ha suggerito di aumentare la dose con una compressa da 2,5 intera da prendere ogni sera per un'altra settimana.
Sono rimasta un po' stranita dall'ulteriore aumento del farmaco, per questo volevo un vostro parere.
Inoltre la mia paura più grande è che tale medicina possa procurarmi dipendenza fisica, secondo voi per quanto tempo ancora potrò continuare ad utilizzare il tavor senza che questo non accada? Due settimane con questo dosaggio sono già " rischiose"?
Grazie per i consigli.
Sono stata a visita da una nuova psichiatra la quale mi ha prescritto una nuova terapia: mezza compressa di tavor orosolubile da 2,5 mg da assumere mezz'ora prima di andare a letto. Sono stata abbastanza bene per tutta la settimana in cui ho assunto il tavor, ho dormito di più e meglio e con il passare dei giorni anche l'ansia pre-sonno è notevolmente diminuita.
Intanto ho iniziato un percorso terapeutico con una psicologa, per cercare di scoprire il motivo profondo che mi induce questa "ansia da sonno": sono consapevole che l'insonnia sia solo un sintomo di un quadro più generale e profondo che va risolto con un po' più di tempo.
La terapia farmacologica quindi, prettamente sintomatica a quanto ho capito, la sto continuando esclusivamente perché tra meno di un mese ho la laurea ed ho necessità di stare riposata per far fronte agli impegni che ho.
Intanto dopo una settimana in cui ho assunto mezza compressa di tavor 2,5 la Dottoressa, nonostante i buoni risultati, mi ha suggerito di aumentare la dose con una compressa da 2,5 intera da prendere ogni sera per un'altra settimana.
Sono rimasta un po' stranita dall'ulteriore aumento del farmaco, per questo volevo un vostro parere.
Inoltre la mia paura più grande è che tale medicina possa procurarmi dipendenza fisica, secondo voi per quanto tempo ancora potrò continuare ad utilizzare il tavor senza che questo non accada? Due settimane con questo dosaggio sono già " rischiose"?
Grazie per i consigli.
[#4]
Gentile utente,
la terapia che lei sta assumendo ha una valenza puramente sintomatica,cosa di cui lei appare già a conoscenza.
Penso sia stato un passo positivo quello di intrapprendere un percorso psicoterapico.Le valutazione circa la posologia e l'eventuale durata della terapia farmacologica appartengono alla stretta competenza della sua Psichiatra curante,che,attraverso la visita,potrà aver acquisito informazioni più complete circa la sua situazione.Eventualmente potrebbe valutare assieme a lei la posiibilità di aggiustamenti o modificazioni terapeutiche,in attesa sell'evolversi della psicoterapia,che,immagino,come tutte le psicoterapie,richiederà tempi più lunghi.
Cordiali saluti
Piergiorgiio Biondani.
la terapia che lei sta assumendo ha una valenza puramente sintomatica,cosa di cui lei appare già a conoscenza.
Penso sia stato un passo positivo quello di intrapprendere un percorso psicoterapico.Le valutazione circa la posologia e l'eventuale durata della terapia farmacologica appartengono alla stretta competenza della sua Psichiatra curante,che,attraverso la visita,potrà aver acquisito informazioni più complete circa la sua situazione.Eventualmente potrebbe valutare assieme a lei la posiibilità di aggiustamenti o modificazioni terapeutiche,in attesa sell'evolversi della psicoterapia,che,immagino,come tutte le psicoterapie,richiederà tempi più lunghi.
Cordiali saluti
Piergiorgiio Biondani.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 04/10/2012.
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