Depressione ansia e risperdal
Buongiorno a tutti. Io soffro di attacchi di panico e disturbo ossessivo compulsivo da quando avevo sedici anni. Ho preso numerosi farmaci che mi hanno fatto più o meno bene e adesso ho molta paura e non ci capisco più niente. Prendo "Fevarin" che mi è stato associato a "Risperdal". Quest'ultimo mi ha sempre dato un problema che si chiama "acatisia". Proprio per questo ho deciso di interromperlo senza dire niente al medico.Pur soffrendo ormai da molto tempo di ansia e depressione questi problemi si sono acutizzati dopo circa un mese dalla sospensione di "Risperdal". Ho dovuto ricominciare a prenderne un mg al giorno da circa due settimane aggiungendomi "elontril" ma io pur essendo leggermente migliorato sono sempre a terra e mi è di nouvo comparsa l'acatisia. Il mio medico mi ha detto che questo disturbo è psicosomatico e che devo continuare a prenderlo ma io non ci credo e ho paura. Io vorrei chiedervi alcune cose : Il Risperdal è generalmente nel mio caso usato per curare i disturbi ossessivi, ma può anche aiutare a curare gli attacchi di panico e la depressione ? L'acatisia è un problema così diffuso con i neurolettici oppure è una cosa psicosomatica? Nel mio caso sono più utili gli ssri o i neurolettici ?
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Gentile utente,
Questi cambiamenti di cura avvengono su decisione del medico o su sua iniziativa.
L'acatisia non è un disturbo psicosomatico, qualunque cosa significhi questo termine. E' un disturbo del movimento involontario. Ammesso che il medico dica che è acatisia e non semplicemente irrequietezza di tipo ansioso, che è diversa. Ma neanche quella psicosomatica.
Se la sua diagnosi è doc, il fevarin è un classico farmaco antidoc (dose ?) mentre il risperdal è un'aggiunta che si usa in casi particolari (tic, compulsioni motorie) oppure in caso di diagnosi più complesse, o per potenziare l'effetto quando altre strategie classiche non funzionano.
Il bupropione (elontril) non vedo cosa c'entri invece con questa diagnosi, oltretutto il suo meccanismo d'azione è in parte opposto a quello del risperdal.
Questi cambiamenti di cura avvengono su decisione del medico o su sua iniziativa.
L'acatisia non è un disturbo psicosomatico, qualunque cosa significhi questo termine. E' un disturbo del movimento involontario. Ammesso che il medico dica che è acatisia e non semplicemente irrequietezza di tipo ansioso, che è diversa. Ma neanche quella psicosomatica.
Se la sua diagnosi è doc, il fevarin è un classico farmaco antidoc (dose ?) mentre il risperdal è un'aggiunta che si usa in casi particolari (tic, compulsioni motorie) oppure in caso di diagnosi più complesse, o per potenziare l'effetto quando altre strategie classiche non funzionano.
Il bupropione (elontril) non vedo cosa c'entri invece con questa diagnosi, oltretutto il suo meccanismo d'azione è in parte opposto a quello del risperdal.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
per acatisia intendo una senzazione che mi è sempre venuta dopo che prendo risperdal e che poi mi ha spiegato il medico. Una senzazione di agitazione in cui non riesco a stare fermo,batto i piedi,mi dondolo e non riesco ad esempio a stare seduto nello stesso punto per un pò di tempo. Adesso il medico mi ha detto che mi convinco talmente tanto che il Risperdal me lo procura che" mi viene pur non avendolo" ma sinceramente non ci credo e non so più che fare. Per quanto riguarda Fevarin ne prendo 200 mg al giono con Elontril a 150mg.
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Gentile utente,
"Adesso il medico mi ha detto che mi convinco talmente tanto che il Risperdal me lo procura che" mi viene pur non avendolo" "
L'acatisia si vede alla visita oltre che essere una cosa riferita dal paziente. Un'altra cosa è se prima si documenta sui sintomi di questa o quella cura, usa nomi tecnici per descrivere altre cose e così magari chiama con i nomi non corretti sintomi che niente hanno a che vedere con l'acatisia. Il medico comunque, ripeto, dovrebbe essere in grado di distinguere. L'unica cosa che non torna è che l'acatisia nessuno "se la fa venire", se è una cosa che lei ingigantisce perché è preoccupato è un conto, ma neanche questo "se lo fa venire", semplicemente è un altro tipo di situazione.
La cura attuale ha due antipressivi, di cui uno non antiossessivo e con meccanismo in parte contrastante con quello del risperdal.
I sintomi vanno visti in rapporto alla diagnosi, non partendo dalle medicine, questo ragionamento la porta fuori strada.
"Adesso il medico mi ha detto che mi convinco talmente tanto che il Risperdal me lo procura che" mi viene pur non avendolo" "
L'acatisia si vede alla visita oltre che essere una cosa riferita dal paziente. Un'altra cosa è se prima si documenta sui sintomi di questa o quella cura, usa nomi tecnici per descrivere altre cose e così magari chiama con i nomi non corretti sintomi che niente hanno a che vedere con l'acatisia. Il medico comunque, ripeto, dovrebbe essere in grado di distinguere. L'unica cosa che non torna è che l'acatisia nessuno "se la fa venire", se è una cosa che lei ingigantisce perché è preoccupato è un conto, ma neanche questo "se lo fa venire", semplicemente è un altro tipo di situazione.
La cura attuale ha due antipressivi, di cui uno non antiossessivo e con meccanismo in parte contrastante con quello del risperdal.
I sintomi vanno visti in rapporto alla diagnosi, non partendo dalle medicine, questo ragionamento la porta fuori strada.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 18.9k visite dal 04/10/2012.
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