Calo della libido e farmaci antidepressivi

Gentili dottori, ho 47 anni e da alcuni mesi, improvvisamente, soffro di un netto calo del desiderio sessuale. ho effettuato tutti i controlli andrologici di rito, senza che siano emerse patologie, così, visto che questa situazione aveva iniziato a crearmi ansia e una serie di disagi a livello psicologico, (da sempre la sessualità nella mia vita ha rivestito un'importanza primaria, per cui questa situazione mi ha completamente stravolto il mio modus vivendi) mi sono recato da uno psichiatra, il quale mi ha prescritto un antidepressivo ZOLOFT, DA 50 MG una volta al giorno e lo XANAX da 1 mg 3 volte al giorno. Ho iniziato la terapia da circa una settimana ed ho notato che la libido è ancor di più diminuita, fino quasi a sparire, probabilmente a causa dello Zoloft. E allora, ecco la mia domanda: Se assumo lo Zoloft mi sparisce quel po di libido rimasta, se non l'assumo rischio di veder aumentare il mio disagio psicologico. Come fare, allora, per venir fuori da questo ginepraio, anche alla luce del fatto che i farmaci antidepressivi vanno assunti per mesi ? Dovrò rassegnarmi a perdere definitivamente quel residuo di libido (ho una compagna con la quale ho una relazione duratura da 17 anni e alla quale tengo molto) per tutto questo tempo ? Questo farmaco presenta quest'effetto collaterale per tutta la durata del trattamento ? perchè se dovesse essere così, capirete bene, difficilmente potrei riprendermi a livello psicologico, dato che il mio disagio proviene proprio dal calo del desiderio. Vi prego, quindi, datemi un utile consiglio, dall'alto della vostra competenza, esprimendo un parere che possa darmi una mano ad uscire da questa empasse, che sta peggiorando notevolmente la qualità della mia vita.
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Dr. Piergiorgio Biondani Medico di base, Psichiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 56
Gentile utente,
in linea generale si puà dire che gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi della famiglia che lei sta assumendo tendono a ridursi nel tempo.
Sarebbe importante per lei conoscere la diagnosi dello specialista Psichiatra e quindi le motivazioni del trattamento che sta assumendo.
Un calo della libido può riconoscere motivazioni differenti e talvolta assommanti fra di loro.dallo stress,a conflittualità o disfunzioni di coppia,a variazioni dell'assetto ormonale,che spesso non sono così facilmente evidenziabili.
La consiglierei quindi di non scoraggiarsi e proseguiore,con il suo curante,in un percoso di individuazione degli eventuali moventi,vuoi fisici,o psichici della attuale situazione.
Cordiali saluti,
Piergiorgio Biondani.

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Utente
Utente
Gentile dottore, innanzi tutto grazie per la risposta. Secondo lo psichiatra, non risultando cali ormonali, tiroidei o prostatici, (testosternone 430, ormoni tiroidei nella norma, ecografia prostatica transrettale nei limiti), la causa (solo per esclusione) non può che essere di origine psichica e ansiosa. Ecco, secondo lui, il motivo della prescrizione medica. Peraltro, a parte lo stress, non abbiamo alcuna disfunzione di coppia, anzi, nonostante tutto, c'è molto affetto e affiatamento. In sintesi, allora, non so proprio cosa fare, mi sembra di essere chiuso in un imbuto. Proseguire con lo Zoloft ? Ma così facendo peggioro la mia situazione della libido, peggiorando la qualità della mia vita. Sospenderlo? non ne trarrei giovamento a livello ansioso. Direi, invece, che sono molto scoraggiato. Non so proprio cosa fare ne, tantomeno, in che modo proseguire in quel "percorso di individuazione degli eventuali moventi", che lei mi consiglia, dato che ho fatto, prima di rivolgermi allo psichiatra, tutti gli esami possibili. La prego, mi dia qualche ulteriore consiglio (naturalmente non vincolante, per carità, lo capisco, data la distanza e il mezzo di comunicazione) in modo particolare sull'utilizzo o meno di questo farmaco.In sintesi, se può, cerchi di indirizzarmi, in qualche modo, verso una possibile soluzione al problema che m'assilla. La ringrazio infinitamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

confermando le corrette osservazioni del collega Biondani, penso che un possibile percorso alternativo potrebbe essere quello di sentire in diretta anche il suo andrologo e con lui valutare, in accordo sempre con l'impostazione terapeutica già datale dal suo psichiatra, se è possibile supportarla in altro modo.

Ma, da questa postazione, nessuna indicazione terapeutica precisa e mirata è possibile darle.

Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili gl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Utente
Utente
Nel ringraziare sentitamente per le risposte datemi e nel rispondere ad entrambi, preciso quanto segue, nella speranza che possiate darmi, entrambi gli specialisti, ognuno per il proprio campo, ulteriori consigli (ci spero molto). L'andrologo, dal canto suo, ha escluso che ci possano essere cause fisiche, tanto da poter adottare terapie alternative (ad esempio ormonali o altro e se lei, dottor Beretta, dovesse avere in proposito qualche suggerimento, la prego di darmelo, in modo da suggerirlo a mia volta all'andrologo. Quanto alla questione farmacologica, per riallacciarmi a quanto detto dal dottor Biondani, la mia preoccupazione, continuando ad assumere lo Zoloft, è di ritrovarmi in un circolo vizioso (data la lunghezza della terapia) che da un lato potrebbe aumentare il mio stato di prostrazione dovuto al calo della libido e dall'altro mettermi nelle condizioni di non capire più che strada seguire. Chiedo, quindi, come gia fatto, allo stesso dottor Biondani, di suggerirmi qualcosa a proposito della terapia farmacologica. Grazie ad entrambi e spero possiate essere più dettagliati ed esaustivi possibile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

come andrologo, da questa postazione, non avendo potuto io fare una valutazione clinica diretta, mi devo rimettere alle indicazioni datele dal collega andrologo che invece la segue e che, avendo sicuramente più informazioni precise ed aggiornate delle mie, ha ritenuto di escludere, nel suo caso, ulteriori terapie.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Spero tanto, allora, di avere un'opinione dettagliata anche dal dottor Biondani. grazie