Ansia, difficoltà a relazionarsi

buonasera, vi scrivo perché credo di avere dei grossi problemi. provo a partire dal principio: fin da piccolo soffrivo di batticuore. ogni qual volta mi trovavo in una particolare situazione la salivazione si fermava, il cuore accelerava i battiti e balbettavo. col tempo ho iniziato a evitare le situazioni che mi procuravano tale disagio (litigi in genere o situazioni in cui credevo di aver ragione e dovevo "farmi valere"). il problema pero non cambiava: se evitavo il problema il batticuore era comunque presente, come se una parte di me, orgogliosa, pretendesse che io mi facessi valere, ma se ci provavo diventavo ridicolo, parole che mi si strozzavano in gola, faccia rossa, mani che tremavano. circa tre anni fa ho pensato che potesse essere ansia e mi sono recato da uno psicologo. con una sorta di terapia d'urto voleva farmi reagire, ma non credevo che fosse il sistema adatto. sono andato da un'altro psicologo psicoterapeuta per mesi, senza alcun risultato. ho provato ad andare da uno psichiatra, mi prescrisse escilactropam e venlafaxina, avevo un umore migliore ma il mio problema non si risolse. allo stato attuale delle cose io ho grossissimi problemi sul posto di lavoro, con i miei capi, ai quali non riesco a dire di no (se mi sforzo esce un flebile no che dopo pochi secondi diventa un si). ho problemi a relazionarmi con persone anche a giro per la città, se qualcuno mi guarda abbasso sempre lo sguardo e il mio battito cardiaco aumenta. ho 27 anni e sono demoralizzato. non so se recarmi da un terzo psicologo (non è una cosa facile: vengo a conoscenza dei miei turni di lavoro di giorno in giorno e programmare appuntamenti con un terapista non è semplice) o da un secondo psichiatra...
grazie in anticipo