Ansia hiv

Buongiorno a tutti i medici,

Come potrete vedere dalla mia storia sono un soggetto ansioso, e gia' diverse volte ho interpellato il sito per quesiti riguardo a varie malattie. Cio' che mi spinge a scrivere in questo caso e' la diversita' di questa manifestazione di ansia rispetto alle precedenti con cui mi sono confrontato finora (non potro' vedere il mio terapeuta fino alla prossima settimana e spero di poter avere alcune delucidazioni in anticipo da voi).

Vivo una relazione sentimentale stabile e ricca di soddisfazioni da ormai quasi quattro anni, e nell'ultimo periodo sento che la complicita' tra me e la mia compagna e' cresciuta ancora. In concomitanza di questa situazione rosea ho cominciato ad accusare l'ansia da hiv di cui scrivevo nel titolo.

L'ansia riguarderebbe la mia ex ragazza (una storia di alcuni mesi che risale a quasi cinque anni fa). Lei lascio' il suo precedente ragazzo (con cui stava da molti anni) per me, dopo circa due mesi che stavamo insieme le proposi di fare un test hiv per sicurezza (per correttezza le proposi di farlo anche io anche se erano le mie prime esperienze sessuali), il test risulto' negativo e allora iniziammo ad avere rapporti non protetti dal momento che prendeva la pillola.

Mi rendo conto che la stragrande maggioranza delle persone si riterrebbe al sicuro tuttavia ultimamente mi si e' insinuato il tarlo che il precedente ragazzo l'abbia infettata proprio negli ultimissimi periodi in cui si vedevano e che quindi quel test non fosse completamente attendibile. Ovviamente questi pensieri mi stanno creando un'ansia enorme tuttavia, a differenza di tutte le altre volte che mi sono confrontato con questi problemi, non ho particolare paura per me ma quanto piuttosto per la mia attuale ragazza, ho il terrore di averle potuto rovinare la vita.

Vorrei capire se realmente il mio comportamento e' stato cosi' avventato e anche le possibili motivazioni psicologiche che mi hanno creato questo disagio proprio in questo momento cosi' bello della mia vita sentimentale.

Ringrazio tutti

Saluti
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
dal punto di vista concreto penso che se effettuasse un test per l'HIV al momento attuale questo sarebbe perfettamente attendibile potrebbe permetterle di gestire al meglio l'attuale momento d'ansia.
Per quanto concerne le motivazioni psicologiche che potrebbero essere alla base del suo stato di disagio emotivo penso che possa essere un tema che vada sviscerato con il suo terapeuta,anche valutando,le eventuali evoluzioni delle sue dinamiche di coppia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
Utente
Utente
Beh si chiaramente un test hiv risolverebbe la questione, ma come ogni ansioso che si rispetti soffro di importanti meccanismi di evitamento, per cui andrei a fare il test tranquillo solo se fossi "ragionevolmente" sicuro che questo sia negativo (ed il mio "ragionevomente" mi rendo conto che non è del tutto ragionevole a volte!). Per questo motivo stavo valutando l'idea di provare con la donazione di sangue: visto che l'episodio è molto vecchio nel tempo sono tranquillo che non commetterei un'imprudenza a donare il sangue, e da un lato forse la riuscirei a vivere in modo meno stressante.

Per quanto riguarda l'interpretazione io credo che sia da ricercarsi nel fatto che sotto certi aspetti vivo come un dispiacere il fatto che la mia attuale compagna non sia stata l'unica: proprio nei giorni scorsi pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto conoscerla da ragazzino e trascorrerci insieme tutta la vita. Forse questo pensiero è la molla che fa scattare l'ansia. L'ansia per un passato che forse non rispecchia la situazione ideale che sto vivendo ora.
[#3]
Utente
Utente
Per completezza riporto la dicitura dell'esame svolto, in modo da poter avere anche un parere sull'entita' della validita' del test e su quanto concreto sia il rischio corso

Anti hiv1/hiv2 ag hiv (p24) meia abbott. Con esito ovviamente non reattivo.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
penso che l'interpretazione che lei da della sua attuale situazione possa essere considerata ragionevole,e andrà valutata in tutte le sue implicazioni assieme al suo terapeuta.
Per quanto concerne la validità del test la tranquillizzerei in maniera completa.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#5]
Utente
Utente
Grazie Dottore e' stato molto gentile. Allora dalla prossima settimana cerchero' di affrontare la questione con il mio terapeuta. Nel frattempo ho visto che domenica, nella citta' dove abito, si tiene una giornata per le donazioni di sangue: potrebbe essere il momento giusto per chiudere la questione una volta per tutte e contemporaneamente fare un gesto utile. Spero di trovare il coraggio completamente!
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Utente
Utente
Dottore chiedo scusa se la disturbo nuovamente. Purtroppo e' un periodo difficile per me e mi e' comparso un nuovo elemento di ansia legato ad un brutto episodio che mi e' capitato questa sera. Cerco di descrivere l'accaduto. Abbiamo in famiglia un gatto molto anziano che da alcuni mesi si e' ammalato di tumore (un carcinoma localizzato in bocca). In questi mesi lo abbiamo curato nel migliore dei modi possibili ma purtroppo la situazione e' peggiorata e negli ultimi giorni aveva una grossa palla a livello della mandibola. Questa sera probabilmente infastidito dalla massa si e' graffiato in maniera importante buttando sangue e materia biancastra (credo tumorale) in giro. Abbiamo ovviamente allarmato da subito la sua veterinaria. Tuttavia la scena mi ha davvero toccato e ora mi e' sorta la fobia che pulendo quel materiale io o altri componenti della mia famiglia possiamo essere entrati in contatto (o addirittura ingerito magari portandoci alla bocca un dito non perfettamente pulito) parte di quel materiale e di ammalarci anche noi. Mi rendo conto che e' una fobia assolutamente folle razionalmente ma credo che questa scena mi abbia davvero toccato.

Grazie ancora
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