Riduzione terapia citalopram

Spettabili medici,

Confido nella vostra consueta attenzione e gentilezza, per chiedervi qualche consiglio.
Da oltre un anno sono in terapia col citalopram per degli attacchi di panico e stati ansiosi scatenatisi a seguito di alcune vicende personali ed eventi familiari particolarmente stressanti. Nel periodo iniziale, sotto lo stretto controllo dello specialista son salito pian piano fino a dieci gocce, associate per un periodo anche allo Xanax. Quest'ultimo farmaco è stato sospeso già parecchio tempo addietro, senza alcun disturbo, mantenendo il dosaggio del citalopram per diversi mesi inalterato. In seguito, in tempi non stretti abbiamo iniziato, con cautela, a scalare gradualmente. In tutto il tempo non è mancata la terapia psicologica di sostegno, affiancata a quella farmacologica.
I risultati sono stati egregi, i disturbi che mi angustiavano sono scomparsi e affronto la vita con serenità, nonostante i problemi. Vengo al dunque, fatta questa premessa un po' lunga: al momento presente sono arrivato a 3 gocce di farmaco al giorno. Come da scaletta concordata con lo specialista, ad inizio della corrente settimana, sono sceso a 2 gocce, solo che dopo qualche giorno ho accusato una fortissima stanchezza, torpore lo definirei. Ne ho fatto subito confidenza al dottore, che mi aveva raccomandato di segnalargli eventuali inconvenienti nella riduzione della terapia, in maniera da poter valutare se stessimo procedendo troppo rapidamente e magari fermarci di più su una certa soglia. Mi ha chiesto se avvertissi altri sintomi magari assimilabili ai disturbi che accusavo pre-terapia, che comunque non constatavo. Abbiamo quindi fatto il punto e mi ha consigliato di mantenere, ancora, per qualche tempo, la dose a tre e poi riprenderemo a scendere. Di fronte al mio desiderio di scalare con la tabella prefissata e chiudere la cura, mi ha rinnovato l'invito a non essere impaziente e procedere con la necessaria cautela. Per il momento va tutto bene e ci sentiremo tra circa una decina di giorni per aggiornare la situazione e decidere.
Desidero chiedervi soltanto qualche opinione, come peraltro ho fatto anche col mio specialista. So che la terapia con questo farmaco è lunga; la durata della mia rientra quindi nei canoni? Il medico mi ha detto che, talvolta, la terapia può essere ben più lunga e con dosaggi assai più consistenti. A volte la riduzione e la conclusione della terapia possono avere una tempistica più lunga per non incorrere in recidive. Infine, un altro interrogativo che ho posto, riguarda eventuali effetti collaterali del farmaco. Non esito ad ammettere che ho sempre avuto un certo timore dei farmaci. Pure su questo punto ho avuto risposte rassicuranti, partendo proprio dal fatto che non ho mai accusato problemi nel corso dell'assunzione e ora la dose è veramente esigua.
Vorrei conoscere i vostri pareri, gentili medici.
Cordialità.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

quanto le è stato risposto corrisponde a quanto effettivamente previsto nei trattamenti farmacologici e conseguenti effetti collaterali.

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