Amisulpiride
Buona sera a tutti, assumo da qualke giorno lo zoloft 100 in più permane lamictal 200 e xanax. Il mio medico ha detto che la sertralina oltre ad essere un ssri svolge anche una lieve azione dopaminergica che limiterebbe i danni sessuali . Vorrei sapere perché l' amisulpiride viene considerato un dopaminergico, ma di quei danni ne fa tanti , anche in confronto dell' elontril. E' possibile che i 200 di lamictal possano procurare un nervoso movimento delle gambe in posizione seduta ? Grazie
[#1]
Gentile utente,
Lei fa le domande sui farmaci che non ha in cura e apparentemente non in relazione con la Sua situazione clinica. Oppure non spiega bene i motivi delle Sue domande. Il regolamento di questo sito dice di "non inserire richieste di consulto generiche tese solamente a soddisfare curiosità mediche"
( https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/#parte1 )
Per la cura di quale malattia Le sono stati prescritti questi farmaci ? Assume anche gli altri farmaci, per le altre problematiche di salute ?
Quali sono i motivi delle Sue domande ?
Lei fa le domande sui farmaci che non ha in cura e apparentemente non in relazione con la Sua situazione clinica. Oppure non spiega bene i motivi delle Sue domande. Il regolamento di questo sito dice di "non inserire richieste di consulto generiche tese solamente a soddisfare curiosità mediche"
( https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/#parte1 )
Per la cura di quale malattia Le sono stati prescritti questi farmaci ? Assume anche gli altri farmaci, per le altre problematiche di salute ?
Quali sono i motivi delle Sue domande ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Allora prendo sertralina 100 e lamictal 200 . Sono a conoscenza che i farmaci dopaminergici sono attivanti e non interferiscono con la sessualità , mentre l' amisulpride mi risulta molto sedativa e molto inibente l' attività sessuale . Il legame tra questo quesito e la mia cura consiste nel fatto che la sertralina ha una lieve componente dopaminergica e volevo capire se questa componente e' più vicina all' elontril o all' amisulpride ? Spero di essere stato più chiaro.
[#3]
Gentile utente,
la "componente dopaminergica" della sertralina è più vicina per il meccanismo d'azione all'elontril (cui principio attivo è "bupropione").
Entrambi i farmaci sono inibitori della ricaptazione delle amine biogene (dopamina, noradrenalina, serotonina), agendo sui recettori pre-sinaptici,
con una maggiore selettività della Sertralina nei confronti di Serotonina (e minore, ma maggiore rispetto ad altri SSRI nei confronti di Dopamina),
e una maggiore selettività del Bupropione (elontril) - nei confronti soprattutto della Dopamina (e della noradrenalina), mentre nei confronti della serotonina l'attività di ricaptazione è minima.
Schematizzando, l'attività nei confronti del sistema dopaminergico di entrambi è dello stesso tipo, ma il Bupropione (elontril) ne ha molto di più rispetto alla Sertralina, e la Sertralina ne ha di più rispetto ad altri farmaci della propria classe (SSRI).
L'amisulpiride invece ha un meccanismo d'azione solo in parte simile ma in gran parte diverso. Il suo essere "dopaminergico" non significa che il sistema della dopamina viene solo stimolata. Sebbene anche questo farmaco blocca la ricaptazione della dopamina a livello pre-sinaptico, tuttavia anche inibisce i recettori della dopamina a livello post-sinaptico. A bassi dosaggi prevale l'affinità alle molecole che regolano la ricaptazione (con un effetto antidepressivo-simile), mentre a dosaggi più alti inizia a sentirsi maggiormente l'inibizione dei recettori post-sinaptici, il che può determinare effetti sedativi ed effetti negativi anche nella sfera sessuale.
A causa dell'inibizione dopaminergica, l'amisulpiride ha anche un altro mecccanismo in più tramite il quale può influire negativamente sulla sfera sessuale: bloccando alcune vie dopaminergiche, toglie il freno sulla secrezione dell'ormone prolattina, il quale, se raggiunge livelli alti, può interferire con il funzionamento dell'apparato sessuale-reproduttivo. (Per cui, quando si è in terapia con l'amisulpiride, può aver senso includere fra gli esami di monitoraggio anche i livelli di prolattina).
la "componente dopaminergica" della sertralina è più vicina per il meccanismo d'azione all'elontril (cui principio attivo è "bupropione").
Entrambi i farmaci sono inibitori della ricaptazione delle amine biogene (dopamina, noradrenalina, serotonina), agendo sui recettori pre-sinaptici,
con una maggiore selettività della Sertralina nei confronti di Serotonina (e minore, ma maggiore rispetto ad altri SSRI nei confronti di Dopamina),
e una maggiore selettività del Bupropione (elontril) - nei confronti soprattutto della Dopamina (e della noradrenalina), mentre nei confronti della serotonina l'attività di ricaptazione è minima.
Schematizzando, l'attività nei confronti del sistema dopaminergico di entrambi è dello stesso tipo, ma il Bupropione (elontril) ne ha molto di più rispetto alla Sertralina, e la Sertralina ne ha di più rispetto ad altri farmaci della propria classe (SSRI).
L'amisulpiride invece ha un meccanismo d'azione solo in parte simile ma in gran parte diverso. Il suo essere "dopaminergico" non significa che il sistema della dopamina viene solo stimolata. Sebbene anche questo farmaco blocca la ricaptazione della dopamina a livello pre-sinaptico, tuttavia anche inibisce i recettori della dopamina a livello post-sinaptico. A bassi dosaggi prevale l'affinità alle molecole che regolano la ricaptazione (con un effetto antidepressivo-simile), mentre a dosaggi più alti inizia a sentirsi maggiormente l'inibizione dei recettori post-sinaptici, il che può determinare effetti sedativi ed effetti negativi anche nella sfera sessuale.
A causa dell'inibizione dopaminergica, l'amisulpiride ha anche un altro mecccanismo in più tramite il quale può influire negativamente sulla sfera sessuale: bloccando alcune vie dopaminergiche, toglie il freno sulla secrezione dell'ormone prolattina, il quale, se raggiunge livelli alti, può interferire con il funzionamento dell'apparato sessuale-reproduttivo. (Per cui, quando si è in terapia con l'amisulpiride, può aver senso includere fra gli esami di monitoraggio anche i livelli di prolattina).
[#5]
Gentile utente,
ho fatto un lapsus nelle righe 9-10 della mia risposta:
"... nei confronti della serotonina l'attività di ricaptazione è minima"
sarebbe invece corretto:
"... nei confronti della serotonina l'attività di blocco sulla ricaptazione è minima"
---------------------------------------------------------------------------
Per quanto riguarda la Sua domanda
<<.. E' possibile che i 200 di lamictal possano procurare un nervoso movimento delle gambe in posizione seduta ?..>>,
è molto più probabile che sia un effetto collaterale di Sertralina, non raro nei primi giorni della sua assunzione, ma solitamente transitorio e non deve pregiudicare l'uso del farmaco. Bisogna comunque tenere il Suo specialista aggiornato anche sugli effetti collaterali.
un saluto,
ho fatto un lapsus nelle righe 9-10 della mia risposta:
"... nei confronti della serotonina l'attività di ricaptazione è minima"
sarebbe invece corretto:
"... nei confronti della serotonina l'attività di blocco sulla ricaptazione è minima"
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Per quanto riguarda la Sua domanda
<<.. E' possibile che i 200 di lamictal possano procurare un nervoso movimento delle gambe in posizione seduta ?..>>,
è molto più probabile che sia un effetto collaterale di Sertralina, non raro nei primi giorni della sua assunzione, ma solitamente transitorio e non deve pregiudicare l'uso del farmaco. Bisogna comunque tenere il Suo specialista aggiornato anche sugli effetti collaterali.
un saluto,
[#6]
Utente
Gent.le dr x 5 anni ho preso la fluoxetina che ho abbandonato per uno scarso effetto antidepressivo e per il ritardo eiac.
Da una settimana sono passato a sertralina 100 e l' eiaculazione e' diventata quasi un sogno irrealizzabile ! Ora mi chiedo dipende dall'accumulo del prozac (lunga emivita) o dipende dalla sertralina che già un tempo mi creo' gli stessi problemi acutI ? Il curante dice di provare ancora un po' e poi passare ad escitalopram . Ma allora si contraddice quando indica la sertralina la meno dannosa in quanto presenta una componente dopaminergica ?
Pur sapendo della individualità , quale ssri , nella clinica quotidiana , presenta minori problemi di ritardo eiac? Grazie
Da una settimana sono passato a sertralina 100 e l' eiaculazione e' diventata quasi un sogno irrealizzabile ! Ora mi chiedo dipende dall'accumulo del prozac (lunga emivita) o dipende dalla sertralina che già un tempo mi creo' gli stessi problemi acutI ? Il curante dice di provare ancora un po' e poi passare ad escitalopram . Ma allora si contraddice quando indica la sertralina la meno dannosa in quanto presenta una componente dopaminergica ?
Pur sapendo della individualità , quale ssri , nella clinica quotidiana , presenta minori problemi di ritardo eiac? Grazie
[#9]
Il ritardo della eiaculazione può essere un effetto collaterale di tutta la classe dei farmaci SSRI (ma non in tutte le persone).
Con la Fluoxetina (Prozac) tale effetto nel Suo caso sappiamo che si è già verificato. Come Lei scrive giustamente, avendo la Fluoxetina una emivita lunga, con il passaggio alla Sertralina è possibile che gli effetti dei due farmaci si sovrappongano.
Inoltre, anche la dose della Sertralina di 100 mg/ die rispetto ad una dose più bassa può dare più effetti collaterali iniziali transitori.
Dunque, è corretto, come Le dice il Suo specialista, aspettare prima di decidere che la Sertralina sia così invalidante come la Fluoxetina dal punto di vista degli effetti a livello sessuale. Una settimana è un tempo troppo breve, tenendo anche conto che in questa settimana potevano sovrapporsi gli effetti collaterali dei due farmaci. Il periodo ottimale di osservazione bisogna concordar con il Suo specialista.
Nel caso nel quale gli effetti collaterali nella sfera sessuale permanessero anche dopo un tale periodo, piuttosto di passare subito ad un altro farmaco, Le consiglio di proporre al Suo curante di valutare la riduzione della dose, come il primo passo.
Solo se anche questa modifica non porterà ad una sufficiente ottimizzazione, valuterei gli altri passi:
piuttosto di cercare un'altro farmaco della classe di SSRI (come l'es-citalopram), valuterei le altre classi, con minori effetti nella sfera sessuale, che ce ne sono anche oltre al Bupropione.
Ma valuterei anche se la farmacoterapia antidepressiva per Lei è indispensabile. Già la lamotrigina (Lamictal) da sola ha un certo effetto antidepressivo, e si potrebbe ottimizzare piuttosto la terapia con questo farmaco.
Ma, a parte le potenzialità di lamotrigina, avrebbe senso anche di rivalutare il disturbo di base per il quale Lei li assume. Che disturbo è ? di quali cure ha bisogno ?
Se la Fluoxetina (Prozac) aveva "uno scarso effetto antidepressivo" questo poteva essere dovuto, in pprima ipotesi, al basso dosaggio (20, poi 10 mg), ma, in una delle ipotesi, poteva anche non trattarsi più di un disturbo depressivo nel senso classico sensibile alla farmacoterapia antidepressiva ...
Bisognerà discuterlo con il Suo specialista.
Con la Fluoxetina (Prozac) tale effetto nel Suo caso sappiamo che si è già verificato. Come Lei scrive giustamente, avendo la Fluoxetina una emivita lunga, con il passaggio alla Sertralina è possibile che gli effetti dei due farmaci si sovrappongano.
Inoltre, anche la dose della Sertralina di 100 mg/ die rispetto ad una dose più bassa può dare più effetti collaterali iniziali transitori.
Dunque, è corretto, come Le dice il Suo specialista, aspettare prima di decidere che la Sertralina sia così invalidante come la Fluoxetina dal punto di vista degli effetti a livello sessuale. Una settimana è un tempo troppo breve, tenendo anche conto che in questa settimana potevano sovrapporsi gli effetti collaterali dei due farmaci. Il periodo ottimale di osservazione bisogna concordar con il Suo specialista.
Nel caso nel quale gli effetti collaterali nella sfera sessuale permanessero anche dopo un tale periodo, piuttosto di passare subito ad un altro farmaco, Le consiglio di proporre al Suo curante di valutare la riduzione della dose, come il primo passo.
Solo se anche questa modifica non porterà ad una sufficiente ottimizzazione, valuterei gli altri passi:
piuttosto di cercare un'altro farmaco della classe di SSRI (come l'es-citalopram), valuterei le altre classi, con minori effetti nella sfera sessuale, che ce ne sono anche oltre al Bupropione.
Ma valuterei anche se la farmacoterapia antidepressiva per Lei è indispensabile. Già la lamotrigina (Lamictal) da sola ha un certo effetto antidepressivo, e si potrebbe ottimizzare piuttosto la terapia con questo farmaco.
Ma, a parte le potenzialità di lamotrigina, avrebbe senso anche di rivalutare il disturbo di base per il quale Lei li assume. Che disturbo è ? di quali cure ha bisogno ?
Se la Fluoxetina (Prozac) aveva "uno scarso effetto antidepressivo" questo poteva essere dovuto, in pprima ipotesi, al basso dosaggio (20, poi 10 mg), ma, in una delle ipotesi, poteva anche non trattarsi più di un disturbo depressivo nel senso classico sensibile alla farmacoterapia antidepressiva ...
Bisognerà discuterlo con il Suo specialista.
[#10]
Utente
Dr. Gukov lei è di una chiarezza disarmante e quindi le vorrei riferire alcune cose di questi giorni :
dal 4 settembre ho cominciato ad assumere la sertralina 100 e dopo pochi giorni il mio umore era migliorato ed avvertivo anche un maggiore desiderio sessuale.
il giorno 11 ho lamentato un ritardo eiaculatorio esasperante ( circa tre ore dall' inizio del rapporto e non completo perchè manuale ) .
ho chiamato subito lo specialista che, come lei diceva, dal 12/9 mi ha ridotto la dose a 50 mg.
Ad oggi sono meno di buonumore ed il desiderio sessuale si è molto ridotto.
Ho provato giorno 15 ma i tempi sono stati ancora biblici.
Vado a controllo il 17 e volevo riferirle i commenti telefonici dello specialista.
Mi ha parlato della venlafaxina 75 che io ho già provato in passato e mi portava molti effetti collaterali come la duloxetina ( stipsi, sechezza delle fauci , agitazione e stessi problemi di eiaculazione )-
Ho provato l'elontril 150 per 25 giorni ed ero molto agitato ed insonne.
Se dovesse decidere come previsto dovrei passare all' escitalopram 10-
Mi chiedo se tutto questo potrà servire ad un miglioramento degli effetti collaterali oppure se , come già anticipatomi dallo specialista, l' escitalopram essendo più selettivo sulla serotonina, potrebbe ancor di più acuire il fenomeno.
Vorrei un suo parere sulle disamine di cui sopra e se statisticamente il confronto tra i due ssri vede migliore l' uno rispetto all' altro.
Grazie mille.
dal 4 settembre ho cominciato ad assumere la sertralina 100 e dopo pochi giorni il mio umore era migliorato ed avvertivo anche un maggiore desiderio sessuale.
il giorno 11 ho lamentato un ritardo eiaculatorio esasperante ( circa tre ore dall' inizio del rapporto e non completo perchè manuale ) .
ho chiamato subito lo specialista che, come lei diceva, dal 12/9 mi ha ridotto la dose a 50 mg.
Ad oggi sono meno di buonumore ed il desiderio sessuale si è molto ridotto.
Ho provato giorno 15 ma i tempi sono stati ancora biblici.
Vado a controllo il 17 e volevo riferirle i commenti telefonici dello specialista.
Mi ha parlato della venlafaxina 75 che io ho già provato in passato e mi portava molti effetti collaterali come la duloxetina ( stipsi, sechezza delle fauci , agitazione e stessi problemi di eiaculazione )-
Ho provato l'elontril 150 per 25 giorni ed ero molto agitato ed insonne.
Se dovesse decidere come previsto dovrei passare all' escitalopram 10-
Mi chiedo se tutto questo potrà servire ad un miglioramento degli effetti collaterali oppure se , come già anticipatomi dallo specialista, l' escitalopram essendo più selettivo sulla serotonina, potrebbe ancor di più acuire il fenomeno.
Vorrei un suo parere sulle disamine di cui sopra e se statisticamente il confronto tra i due ssri vede migliore l' uno rispetto all' altro.
Grazie mille.
[#11]
Gentile utente,
effettivamente, come anticipato dal Suo specialista, gli effetti collaterali sessuali possono manifestarsi anche con l'es-citalopram, per gli stessi motivi per i quali si manifestano con gli altri SSRI.
Gli effetti collaterali che Lei riporta mentre assumeva gli altri farmaci possono aver luogo, anche se in misura variabile e non in tutte le persone. Ma nel Suo caso si sono manifestati. Devo notare che in alcuni casi si è trattato verosimilmente degli effetti iniziali e transitori (parlo dell'elontril), che in quel periodo iniziale forse potevano essere mitigati con un'adeguata terapia ansiolitica o stabilizzante l'umore.
In ogni modo, a questo punto mi chiederei (quello che assieme con il Suo curante vi siete certamente già chiesti):
quale malattia esattamente stiamo curando ? quale è la diagnosi attuale ?
(tenendo conto che esistono molti casi degli stati depressivi o/e ansiosi nei quali gli antidepressivi e gli psicofarmaci in generale possono non essere indispensabili).
o in altre parole: l'approccio farmacologico in questo caso vale la pena ?
(gli psicofarmaci possono avere vari effetti collaterali, ma, di fronte alle malattie che curano, molti di questi effetti collaterali "diventano" meno rilevanti; ad esempio, da molte persone seriamente depresse o affette dai disturbi d'ansia invalidanti la vita sessuale è molto ridotta o assente e chiaramente non al primo piano d'importanza; anzi, in quei casi il desiderio sessuale può anche risvegliarsi grazie al miglioramento del tono di umore ottenuto con la cura antidepressiva, che normalizza anche una serie di altri aspetti, ancora più importanti per la sopravvivenza: appetito, sonno, propensione e capacità di comunicare i propri bisogni, voglia di vivere ecc., che, ad esempio, in un episodio depressivo possono essere compromesse. In tale circostanze gli antidepressivi possono essere salvavita).
si tratta del Suo caso ?
Se sì, ci vuole un compromesso: accettare che i farmaci possono avere effetti collaterali.
Se no, la psichiatria dispone anche degli altri mezzi di cura, oltre a quelli farmacologici.
Ovviamente non è da decidersi in internet, ma ne riparlerei con il Suo specialista.
effettivamente, come anticipato dal Suo specialista, gli effetti collaterali sessuali possono manifestarsi anche con l'es-citalopram, per gli stessi motivi per i quali si manifestano con gli altri SSRI.
Gli effetti collaterali che Lei riporta mentre assumeva gli altri farmaci possono aver luogo, anche se in misura variabile e non in tutte le persone. Ma nel Suo caso si sono manifestati. Devo notare che in alcuni casi si è trattato verosimilmente degli effetti iniziali e transitori (parlo dell'elontril), che in quel periodo iniziale forse potevano essere mitigati con un'adeguata terapia ansiolitica o stabilizzante l'umore.
In ogni modo, a questo punto mi chiederei (quello che assieme con il Suo curante vi siete certamente già chiesti):
quale malattia esattamente stiamo curando ? quale è la diagnosi attuale ?
(tenendo conto che esistono molti casi degli stati depressivi o/e ansiosi nei quali gli antidepressivi e gli psicofarmaci in generale possono non essere indispensabili).
o in altre parole: l'approccio farmacologico in questo caso vale la pena ?
(gli psicofarmaci possono avere vari effetti collaterali, ma, di fronte alle malattie che curano, molti di questi effetti collaterali "diventano" meno rilevanti; ad esempio, da molte persone seriamente depresse o affette dai disturbi d'ansia invalidanti la vita sessuale è molto ridotta o assente e chiaramente non al primo piano d'importanza; anzi, in quei casi il desiderio sessuale può anche risvegliarsi grazie al miglioramento del tono di umore ottenuto con la cura antidepressiva, che normalizza anche una serie di altri aspetti, ancora più importanti per la sopravvivenza: appetito, sonno, propensione e capacità di comunicare i propri bisogni, voglia di vivere ecc., che, ad esempio, in un episodio depressivo possono essere compromesse. In tale circostanze gli antidepressivi possono essere salvavita).
si tratta del Suo caso ?
Se sì, ci vuole un compromesso: accettare che i farmaci possono avere effetti collaterali.
Se no, la psichiatria dispone anche degli altri mezzi di cura, oltre a quelli farmacologici.
Ovviamente non è da decidersi in internet, ma ne riparlerei con il Suo specialista.
[#12]
Utente
Gentile dottore in effetti se non assumo l'antidepressivo mi assale il cattivo umore, divento silenzioso e poco socievole con chi mi circonda, oltre ad una buona dose di ansia che ancora adesso sedo con l' alprazolam-
il lamictal 200 lo assumo già da 4 anni.
Come le ho già detto è bastato scendere da 100 a 50 mg di sertralina e già l'umore si è abbassato e contemporaneamente anche il desiderio.
Insomma è un cane che si morde la coda ?
il lamictal 200 lo assumo già da 4 anni.
Come le ho già detto è bastato scendere da 100 a 50 mg di sertralina e già l'umore si è abbassato e contemporaneamente anche il desiderio.
Insomma è un cane che si morde la coda ?
[#13]
Gentile utente,
anlazzandolo in internet, non ne verremo a capo. Intervengono più fattori non valutabili via internet; fra questi non per ultimi: un elemento soggettivo che possa esserci nella Sua valutazione e la possibile cronicizzazione anche a causa dell'uso prolungato degli ansiolitici (alprazolam) o anche degli antidepressivi.
Il quadro obbiettivo è valutabile solo dallo specialista che La visita dal vivo.
E' effettivamente possibile che siamo di fronte ad un mecccanismo che "si morde la coda", che possa essere il meccanismo della malattia stessa o degli effetti negativi iatrogeni (dell'approccio di cura): sia uno che altro di per sé sono solo dei mezzi e non hanno un piano per uscire da questo circolo.
Possono essere paragonabili alla polvere che si accumula nella stanza, il quale il vento può spostare solo da un posto all'altro, così come cercare una scopa migliore non risolve il problema, se con la scopa si lavora senza individuare le cause e senza un piano, solo spostando la polvere da una parte ad altra, però si prosegue a lavorare con la scopa, perché se no, la polvere "si vede" accumularsi di più.
Così non si lavora. Ci vuole rivalutare la diagnosi e l'approccio alla cura più in generale.
"cattivo umore", silenziosità, poca socievolezza, "una buona dose di ansia": non signifficano "una malattia da curare con un farmaco X":
vanno valutate, assieme al resto, dal Suo specialista e va fatta una diagnosi più precisa e più aggiornata.
(possono corrispondere ad una malattia (quale ?) da trattare farmacologicamente oppure anche psicoterapeuticamente, ma anche agli effetti potenzialmente transitori da sospensione della terapia antidepressiva (e non alla malattia), oppure alle problematiche di tipo caratteriale o in relazione alle durature circostanze della vita, che richiedono, a loro volta, approcci adatti.
A proposito del Lamictal, sarebbe importante capire quale è il suo ruolo nella cura, per quale motivo è stato prescritto. E' un farmaco che ha anche un potenziale antidepressivo, ma in psichiatria è utilizzato per lo più come uno stabilizzatore di umore nei disturbi bipolari (con la tipica alternanza delle diverse fasi di umore). Se è questo il caso, l'uso degli antidepressivi può anche peggiorare la malattia, destabilizzando l'umore.
A parte una valutazione diagnostica più approfondita e aggiornata (vorrei sottolineare che è la cosa più importante (!),
potrei suggerire di provare assieme con il Suo curante a prendere un periodo di tempo a scopo di osservazione: innanzittutto vedere come è la situazione con l'attuale dose ribbassata della sertralina, ma non nell'arco di una sola settimana... E se non è soddisfacente, un successivo periodo di osservazione senza una terapia antidepressiva... Eventualmente ottimizzando piuttosto la dose del Lamictal (la quale, chi sa.., potrebbe essere anche eccessiva, se non è un franco disturbo bipolare): ne bisogna parlare con il Suo specialista.
anlazzandolo in internet, non ne verremo a capo. Intervengono più fattori non valutabili via internet; fra questi non per ultimi: un elemento soggettivo che possa esserci nella Sua valutazione e la possibile cronicizzazione anche a causa dell'uso prolungato degli ansiolitici (alprazolam) o anche degli antidepressivi.
Il quadro obbiettivo è valutabile solo dallo specialista che La visita dal vivo.
E' effettivamente possibile che siamo di fronte ad un mecccanismo che "si morde la coda", che possa essere il meccanismo della malattia stessa o degli effetti negativi iatrogeni (dell'approccio di cura): sia uno che altro di per sé sono solo dei mezzi e non hanno un piano per uscire da questo circolo.
Possono essere paragonabili alla polvere che si accumula nella stanza, il quale il vento può spostare solo da un posto all'altro, così come cercare una scopa migliore non risolve il problema, se con la scopa si lavora senza individuare le cause e senza un piano, solo spostando la polvere da una parte ad altra, però si prosegue a lavorare con la scopa, perché se no, la polvere "si vede" accumularsi di più.
Così non si lavora. Ci vuole rivalutare la diagnosi e l'approccio alla cura più in generale.
"cattivo umore", silenziosità, poca socievolezza, "una buona dose di ansia": non signifficano "una malattia da curare con un farmaco X":
vanno valutate, assieme al resto, dal Suo specialista e va fatta una diagnosi più precisa e più aggiornata.
(possono corrispondere ad una malattia (quale ?) da trattare farmacologicamente oppure anche psicoterapeuticamente, ma anche agli effetti potenzialmente transitori da sospensione della terapia antidepressiva (e non alla malattia), oppure alle problematiche di tipo caratteriale o in relazione alle durature circostanze della vita, che richiedono, a loro volta, approcci adatti.
A proposito del Lamictal, sarebbe importante capire quale è il suo ruolo nella cura, per quale motivo è stato prescritto. E' un farmaco che ha anche un potenziale antidepressivo, ma in psichiatria è utilizzato per lo più come uno stabilizzatore di umore nei disturbi bipolari (con la tipica alternanza delle diverse fasi di umore). Se è questo il caso, l'uso degli antidepressivi può anche peggiorare la malattia, destabilizzando l'umore.
A parte una valutazione diagnostica più approfondita e aggiornata (vorrei sottolineare che è la cosa più importante (!),
potrei suggerire di provare assieme con il Suo curante a prendere un periodo di tempo a scopo di osservazione: innanzittutto vedere come è la situazione con l'attuale dose ribbassata della sertralina, ma non nell'arco di una sola settimana... E se non è soddisfacente, un successivo periodo di osservazione senza una terapia antidepressiva... Eventualmente ottimizzando piuttosto la dose del Lamictal (la quale, chi sa.., potrebbe essere anche eccessiva, se non è un franco disturbo bipolare): ne bisogna parlare con il Suo specialista.
[#15]
Utente
GENTILE DOTTORE, RIPRENDO IL DISCORSO DI CUI SOPRA PER CONOSCERE LA SUA OPINIONE SU QUESTO MIA RIIFLESSIONE :
ASSUMO 50 MG.DI ZOLOFT DAL 4-09-2012-
IL RITARDO EIACULATORIO PERMANE ED AVVERTO UN AUMENTO DELL' APPETITO-
SONO CONTENTO CHE L' UMORE E' BUONO E CHE NON AVVERTO FASTIDI DI ALTRO GENERE-
MI PONGO I SEGUENTI QUESITI :
LA MIA PSICHIATRA RITENNE PRESCRIVERMI LO ZOLOFT 50 IN QUANTO E' PRESENTE UNA PICCOLA COMPONENTE DOPAMINERGICA E QUINDI PRESUMIBILMENTE MENO DANNOSO ALLA SFERA SESSUALE-
SI LEGGE ANCHE CHE NON FA INGRASSARE -
COME MAI IO RISCONTRO LE SUDDETTE PROBLEMATICHE ?
SUL WEB SI LEGGE CHE ADDIRITTURA LA SERTRALINA E' APPENA UN GRADINO SOTTO ALLA PAROXETINA SULLA COLLATERALITA' SESSUALE E CHE L' SSRI PIU' SCEVRO DA QUESTO EFFETTO E' L' ESCITALOPRAM-
CHE NE PENSA DI QUESTE CONTRADDIZIONI ?
CIRCA IL PESO CORPOREO LE RICORDO CHE PRIMA ASSUMEVO IL PROZAC 20 -
LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE .
ASSUMO 50 MG.DI ZOLOFT DAL 4-09-2012-
IL RITARDO EIACULATORIO PERMANE ED AVVERTO UN AUMENTO DELL' APPETITO-
SONO CONTENTO CHE L' UMORE E' BUONO E CHE NON AVVERTO FASTIDI DI ALTRO GENERE-
MI PONGO I SEGUENTI QUESITI :
LA MIA PSICHIATRA RITENNE PRESCRIVERMI LO ZOLOFT 50 IN QUANTO E' PRESENTE UNA PICCOLA COMPONENTE DOPAMINERGICA E QUINDI PRESUMIBILMENTE MENO DANNOSO ALLA SFERA SESSUALE-
SI LEGGE ANCHE CHE NON FA INGRASSARE -
COME MAI IO RISCONTRO LE SUDDETTE PROBLEMATICHE ?
SUL WEB SI LEGGE CHE ADDIRITTURA LA SERTRALINA E' APPENA UN GRADINO SOTTO ALLA PAROXETINA SULLA COLLATERALITA' SESSUALE E CHE L' SSRI PIU' SCEVRO DA QUESTO EFFETTO E' L' ESCITALOPRAM-
CHE NE PENSA DI QUESTE CONTRADDIZIONI ?
CIRCA IL PESO CORPOREO LE RICORDO CHE PRIMA ASSUMEVO IL PROZAC 20 -
LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE .
[#16]
Gentile utente,
in parte ho già espresso o accennato il mio parere sulla questione nelle repliche precedenti.
Dal punto di vista degli effetti nella sfera sessuale, i diversi farmaci della classe SSRI possono differirsi fra di loro, ma non di molto. Cercare di giustificare le aspettative con il fatto che il meccanismo d'azione della Sertralina è un po' diverso si può sul piano teorico, mentre sul piano pratico il Suo organismo potrebbe non essere sensibile a tali sottigliezze. Dire che con gli altri SSRI sarebbe stato peggio ? Forse. Dire che con l'es-citalopram sarà meglio ? Non mi azzarderei. Bisogna valutare quanto il ritardo eiaculatorio attuale è invalidante o meno per la Sua vita.
Per quanto riguarda l'appetito e l'aumento ponderale, tutti i farmaci SSRI chi più chi meno (eccetto forse la Fluoxetina nei primi mesi di assunzione) hanno questa tendenza. Con la Sertralina tale effetto potrebbe essere minore ? Forse. Ma di nuovo, questo è sul piano teorico, ma sul piano pratico quasi tutti (eccetto la Fluoxetina) possono avere questa tendenzza. Non bisogna però tracciare automaticamente la conclusione che l'aumento dell'appetito porta all'aumento del peso, perché nell'aumento del peso intervengono anche gli altri fattori, oltre alla quantità del cibo che si consuma; l'aumento del peso è un effetto collaterale potenzialmente controllabile (non sempre, ma in molti casi) con l'attività fisica e con la dieta.
Rispetto alle contraddizioni delle quali Lei chiede, sono le contraddizioni fra la letteratura e l'esperienza nel caso individuale, e tali discordanze possono esserci.
La letteratura riporta i dati che riguardono i parametri statistici nei campioni di quelle persone che si sono sottoposti a tali studi. La generalizzazione di tali risultati a tutta la popolazione e a tutti i casi ha i suoi limiti. Se gli studi sono ben fatti, si può parlare di un mezzo di previsione, ma della previsione che è una probabilità, non una certezza. Nei casi individuali alcuni effetti collaterali possono essere sentiti molto di più rispetto ai medi dei campioni studiati. Invece altri effetti collaterali rilevati negli studi nel caso individuale possono non esserci.
In fin dei conti, i farmaci hanno gli effetti collaterali... Se vengono prescritti, vuol dire che loro potenziali benefici giustificano questi effetti collaterali, e che la cura della malattia è più importante degli effetti collaterali. Ovviamente, bisogna mantenere il giusto equilibrio: da quello che scrive, anche con la dose più bassa dell'antidepressivo (Zoloft 50 mg/die), ci sono i benefici sullo stato psichico; rimane a valutare quanto gli effetti collaterali comunque presenti possono essere tollerabili di fronte a tali benefici di cura.
un saluto
in parte ho già espresso o accennato il mio parere sulla questione nelle repliche precedenti.
Dal punto di vista degli effetti nella sfera sessuale, i diversi farmaci della classe SSRI possono differirsi fra di loro, ma non di molto. Cercare di giustificare le aspettative con il fatto che il meccanismo d'azione della Sertralina è un po' diverso si può sul piano teorico, mentre sul piano pratico il Suo organismo potrebbe non essere sensibile a tali sottigliezze. Dire che con gli altri SSRI sarebbe stato peggio ? Forse. Dire che con l'es-citalopram sarà meglio ? Non mi azzarderei. Bisogna valutare quanto il ritardo eiaculatorio attuale è invalidante o meno per la Sua vita.
Per quanto riguarda l'appetito e l'aumento ponderale, tutti i farmaci SSRI chi più chi meno (eccetto forse la Fluoxetina nei primi mesi di assunzione) hanno questa tendenza. Con la Sertralina tale effetto potrebbe essere minore ? Forse. Ma di nuovo, questo è sul piano teorico, ma sul piano pratico quasi tutti (eccetto la Fluoxetina) possono avere questa tendenzza. Non bisogna però tracciare automaticamente la conclusione che l'aumento dell'appetito porta all'aumento del peso, perché nell'aumento del peso intervengono anche gli altri fattori, oltre alla quantità del cibo che si consuma; l'aumento del peso è un effetto collaterale potenzialmente controllabile (non sempre, ma in molti casi) con l'attività fisica e con la dieta.
Rispetto alle contraddizioni delle quali Lei chiede, sono le contraddizioni fra la letteratura e l'esperienza nel caso individuale, e tali discordanze possono esserci.
La letteratura riporta i dati che riguardono i parametri statistici nei campioni di quelle persone che si sono sottoposti a tali studi. La generalizzazione di tali risultati a tutta la popolazione e a tutti i casi ha i suoi limiti. Se gli studi sono ben fatti, si può parlare di un mezzo di previsione, ma della previsione che è una probabilità, non una certezza. Nei casi individuali alcuni effetti collaterali possono essere sentiti molto di più rispetto ai medi dei campioni studiati. Invece altri effetti collaterali rilevati negli studi nel caso individuale possono non esserci.
In fin dei conti, i farmaci hanno gli effetti collaterali... Se vengono prescritti, vuol dire che loro potenziali benefici giustificano questi effetti collaterali, e che la cura della malattia è più importante degli effetti collaterali. Ovviamente, bisogna mantenere il giusto equilibrio: da quello che scrive, anche con la dose più bassa dell'antidepressivo (Zoloft 50 mg/die), ci sono i benefici sullo stato psichico; rimane a valutare quanto gli effetti collaterali comunque presenti possono essere tollerabili di fronte a tali benefici di cura.
un saluto
[#17]
Utente
grazie mille, come al solito esaustivo.
come le ho scritto, la paroxetina è notoriamente la maggiore portatrice degli effetti collaterali sopra descritti.
perchè si legge che la sertralina tra tutti gli altri ssri è quella che più le si avvicina ?
dalle caratteristiche dei due principi attivi non mi pare che dovrebbe essere così !!!!!!!!!!!!!!!
grazie.
come le ho scritto, la paroxetina è notoriamente la maggiore portatrice degli effetti collaterali sopra descritti.
perchè si legge che la sertralina tra tutti gli altri ssri è quella che più le si avvicina ?
dalle caratteristiche dei due principi attivi non mi pare che dovrebbe essere così !!!!!!!!!!!!!!!
grazie.
[#18]
Utente
gent.mo dottore, in riferimento a quanto sopra , ho trovato uno studio effettuato sugli effetti collaterali degli ssri e noto che il prozac stravince circa la collateralità sessuale:
PSYCHOMEDIA MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
--------------------------------------------------------------------------------
Psicofarmacologia
Effetti collaterali degli SSRI in differenza percentuale rispetto al placebo (30)
Effetti collaterali
Fluvoxamina (1)
Fluoxetina (2)
Sertralina (3)
Paroxetina (4)
Citalopram (5)
Nausea
26
11
14
16
21
Xerostomia
4
3.5
7
6
20
Sonnolenza
14
6
7.5
14
18
Emicrania
2
4.8
1
-
-
Tremori
-
-
-
-
8.8
Diarrea
4
5.3
8.4
4
7.9
Inibizione eiaculazione
7
1.9
13.3
12.9
3.3
PSYCHOMEDIA MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
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Psicofarmacologia
Effetti collaterali degli SSRI in differenza percentuale rispetto al placebo (30)
Effetti collaterali
Fluvoxamina (1)
Fluoxetina (2)
Sertralina (3)
Paroxetina (4)
Citalopram (5)
Nausea
26
11
14
16
21
Xerostomia
4
3.5
7
6
20
Sonnolenza
14
6
7.5
14
18
Emicrania
2
4.8
1
-
-
Tremori
-
-
-
-
8.8
Diarrea
4
5.3
8.4
4
7.9
Inibizione eiaculazione
7
1.9
13.3
12.9
3.3
[#19]
Gentile utente,
Lei scrive:
<<..la paroxetina è notoriamente la maggiore portatrice degli effetti collaterali sopra descritti. perchè si legge che la sertralina tra tutti gli altri ssri è quella che più le si avvicina ? dalle caratteristiche dei due principi attivi non mi pare che dovrebbe essere così..>>
- In realtà, nonostante le differenze fra le caratteristiche delle due molecole, ci sono più cose che li accomunano. Entrambe sono le più potenti fra gli SSRI nell'azione di blocco di ricaptazione della serotonina. Dall'altra parte entrambi sono fra gli SSRI meno "selettivi" (cioè, hanno le affinità anche nei confronti degli altri recettori). Così, entrambe sono le più potenti fra gli SSRI nel bloccare i recettori muscarinici dell'acetilcolina (questo fatto è più importante per la paroxetina e la avvicina nelle caratteristiche un po' ai triciclici, mentre è meno rilevante nel caso della sertralina, benché comunque presente). E' vero che la sertralina presenta anche l'affnità ai recettori della dopamina, maggiore rispetto a tutti gli altri SSRI, ma di per sé questa affinità è debole.
In ogni modo non potrei spiegare il tutto solo su base delle conoscenze. Il profilo degli effetti collaterali (ed anche terapeutici) di un farmaco si evidenzia non solo in base al suo meccanismo d'azione. Se fosse sufficiente conoscere il meccanismo d'azione per prevedere gli effetti, allora gli studi statistici non sarebbero necessari.
Gli studi in vitro ed in vivo sono, in realtà, dei due modi diversi e complementari di conoscere il farmaco.
I ragionamenti basati sulla struttura e sulle affinità della molecola individuate in laboratorio hanno il vantaggio della logica, ma hanno anche il limite: di non essere automaticamente generalizzabili sull'organismo umano e, soprattutto, di prendere in considerazione solo una serie di aspetti prestabiliti a priori e perciò limitati rispetto al possibile. Il "possibile" include invece anche quei meccanismi d'azione che non sono stati ipotizzati ed include anche gli effetti che non si ipotizza che scaturiscano da certi meccanismi d'azione noti. Così, ad esempio, all'epoca dello sviluppo degli SSRI non si pensava che proprio l'azione degli SSRI nei confronti del sistema della serotonina possa essere alla radice di molti effetti collaterali, anche nella sfera sessuale. Anche l'impatto significativo sul peso corporeo non era previsto, ed è tuttora non completamente chiaro il meccanismo.
I risultati delle osservazioni in vivo, nei quali vengono segnalati man mano gli effetti collaterali ha il vantaggio di essere apparentemente più sensibile ed imparziale a tutto quello che viene segnalato, però ha lo svantaggio di non riuscire a darne sempre una spiegazione logica, e soprattutto il limite del metodo della raccolta dei dati che risente dall'ampiezza del campione, dal metodo di segnalazione ecc.
Così, ad esempio, i farmaci come la sertralina e la paroxetina, che, dopo la fluoxetina, sono fra gli SSRI più vecchi (i primi anni '90), hanno accumulato negli anni le segnalazioni che fanno di loro gli SSRI con i profili "problematici" degli effetti collaterali. Tuttavia, il confronto con i farmaci più recenti (come ad esempio, l'es-citalopram) in realtà è discutibile, perché non si tiene in conto la durata del periodo nell'arco del quale le segnalazioni sono state raccolte. Tanto è più lungo questo periodo, tanto gioca statisticamente a sfavore del farmaco più vecchio rispetto ai farmaci più nuovi.
Questo aspetto (della durata di osservazione dei farmaci nella fase post-commercializzazione) è un altro aspetto che accomuna la paroxetina e la sertralina.
E' una storia che si ripete con quasi tutti i farmaci: all'epoca dell'essere sviluppato e commercializzato, viene presentato come più moderno e meno pesante degli altri dal punto di vista degli effetti collaterali, finche, con gli anni, non si raccolgono le diverse segnalazioni... Ma questo svantaggio statistico dei farmaci vecchi secondo me è un vantaggio dal punto di vista clinico, perché almeno sai che cosa assumi, ed è quello che manca con i farmaci nuovi.
In ogni modo, Le consiglierei di non dare tutta questa importanza agli studi sui farmaci, se l'obbiettivo è di assumere un farmaco ottimale per il Suo benessere. Per tale ultimo obbiettivo conta non che cosa ne viene scritto negli studi, ma conta come Lei tollera un dato farmaco e se ne trae un beneficio.
Conta la Sua esperienza individuale con uno o con un altro farmaco, che è un mezzo di previsione molto più affidabile nel Suo singolo caso.
In altre parole, se la sertralina è da Lei abbastanza tollerata, nel Suo singolo caso conta questo e non i risultati degli studi che paragonano la sertralina alla paroxetina.
un saluto
Lei scrive:
<<..la paroxetina è notoriamente la maggiore portatrice degli effetti collaterali sopra descritti. perchè si legge che la sertralina tra tutti gli altri ssri è quella che più le si avvicina ? dalle caratteristiche dei due principi attivi non mi pare che dovrebbe essere così..>>
- In realtà, nonostante le differenze fra le caratteristiche delle due molecole, ci sono più cose che li accomunano. Entrambe sono le più potenti fra gli SSRI nell'azione di blocco di ricaptazione della serotonina. Dall'altra parte entrambi sono fra gli SSRI meno "selettivi" (cioè, hanno le affinità anche nei confronti degli altri recettori). Così, entrambe sono le più potenti fra gli SSRI nel bloccare i recettori muscarinici dell'acetilcolina (questo fatto è più importante per la paroxetina e la avvicina nelle caratteristiche un po' ai triciclici, mentre è meno rilevante nel caso della sertralina, benché comunque presente). E' vero che la sertralina presenta anche l'affnità ai recettori della dopamina, maggiore rispetto a tutti gli altri SSRI, ma di per sé questa affinità è debole.
In ogni modo non potrei spiegare il tutto solo su base delle conoscenze. Il profilo degli effetti collaterali (ed anche terapeutici) di un farmaco si evidenzia non solo in base al suo meccanismo d'azione. Se fosse sufficiente conoscere il meccanismo d'azione per prevedere gli effetti, allora gli studi statistici non sarebbero necessari.
Gli studi in vitro ed in vivo sono, in realtà, dei due modi diversi e complementari di conoscere il farmaco.
I ragionamenti basati sulla struttura e sulle affinità della molecola individuate in laboratorio hanno il vantaggio della logica, ma hanno anche il limite: di non essere automaticamente generalizzabili sull'organismo umano e, soprattutto, di prendere in considerazione solo una serie di aspetti prestabiliti a priori e perciò limitati rispetto al possibile. Il "possibile" include invece anche quei meccanismi d'azione che non sono stati ipotizzati ed include anche gli effetti che non si ipotizza che scaturiscano da certi meccanismi d'azione noti. Così, ad esempio, all'epoca dello sviluppo degli SSRI non si pensava che proprio l'azione degli SSRI nei confronti del sistema della serotonina possa essere alla radice di molti effetti collaterali, anche nella sfera sessuale. Anche l'impatto significativo sul peso corporeo non era previsto, ed è tuttora non completamente chiaro il meccanismo.
I risultati delle osservazioni in vivo, nei quali vengono segnalati man mano gli effetti collaterali ha il vantaggio di essere apparentemente più sensibile ed imparziale a tutto quello che viene segnalato, però ha lo svantaggio di non riuscire a darne sempre una spiegazione logica, e soprattutto il limite del metodo della raccolta dei dati che risente dall'ampiezza del campione, dal metodo di segnalazione ecc.
Così, ad esempio, i farmaci come la sertralina e la paroxetina, che, dopo la fluoxetina, sono fra gli SSRI più vecchi (i primi anni '90), hanno accumulato negli anni le segnalazioni che fanno di loro gli SSRI con i profili "problematici" degli effetti collaterali. Tuttavia, il confronto con i farmaci più recenti (come ad esempio, l'es-citalopram) in realtà è discutibile, perché non si tiene in conto la durata del periodo nell'arco del quale le segnalazioni sono state raccolte. Tanto è più lungo questo periodo, tanto gioca statisticamente a sfavore del farmaco più vecchio rispetto ai farmaci più nuovi.
Questo aspetto (della durata di osservazione dei farmaci nella fase post-commercializzazione) è un altro aspetto che accomuna la paroxetina e la sertralina.
E' una storia che si ripete con quasi tutti i farmaci: all'epoca dell'essere sviluppato e commercializzato, viene presentato come più moderno e meno pesante degli altri dal punto di vista degli effetti collaterali, finche, con gli anni, non si raccolgono le diverse segnalazioni... Ma questo svantaggio statistico dei farmaci vecchi secondo me è un vantaggio dal punto di vista clinico, perché almeno sai che cosa assumi, ed è quello che manca con i farmaci nuovi.
In ogni modo, Le consiglierei di non dare tutta questa importanza agli studi sui farmaci, se l'obbiettivo è di assumere un farmaco ottimale per il Suo benessere. Per tale ultimo obbiettivo conta non che cosa ne viene scritto negli studi, ma conta come Lei tollera un dato farmaco e se ne trae un beneficio.
Conta la Sua esperienza individuale con uno o con un altro farmaco, che è un mezzo di previsione molto più affidabile nel Suo singolo caso.
In altre parole, se la sertralina è da Lei abbastanza tollerata, nel Suo singolo caso conta questo e non i risultati degli studi che paragonano la sertralina alla paroxetina.
un saluto
[#20]
Utente
Grazie per la risposta chiara ed inequivocabile. Proprio per quello che Lei dice Le ho allegato una datata ricerca statistica comparativa tra i vari ssri.
Da essa si desume che la fluoxetina stravince su tutti circa la collateralità sessuale e ponderale. La sertralina la trovo in fondo alla classifica delle disfunzioni sessuali, cioè tra le maggiori responsabili- Le risulta quanto pubblicato ?
Grazie mille.
PSYCHOMEDIA MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
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Psicofarmacologia
Effetti collaterali degli SSRI in differenza percentuale rispetto al placebo (30)
Effetti collaterali
Fluvoxamina (1)
Fluoxetina (2)
Sertralina (3)
Paroxetina (4)
Citalopram (5)
Nausea
26
11
14
16
21
Xerostomia
4
3.5
7
6
20
Sonnolenza
14
6
7.5
14
18
Emicrania
2
4.8
1
-
-
Tremori
-
-
-
-
8.8
Diarrea
4
5.3
8.4
4
7.9
Inibizione eiaculazione
7
1.9 ( fluoxetina )
13.3 ( sertralina )
12.9
3.3
Da essa si desume che la fluoxetina stravince su tutti circa la collateralità sessuale e ponderale. La sertralina la trovo in fondo alla classifica delle disfunzioni sessuali, cioè tra le maggiori responsabili- Le risulta quanto pubblicato ?
Grazie mille.
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Effetti collaterali degli SSRI in differenza percentuale rispetto al placebo (30)
Effetti collaterali
Fluvoxamina (1)
Fluoxetina (2)
Sertralina (3)
Paroxetina (4)
Citalopram (5)
Nausea
26
11
14
16
21
Xerostomia
4
3.5
7
6
20
Sonnolenza
14
6
7.5
14
18
Emicrania
2
4.8
1
-
-
Tremori
-
-
-
-
8.8
Diarrea
4
5.3
8.4
4
7.9
Inibizione eiaculazione
7
1.9 ( fluoxetina )
13.3 ( sertralina )
12.9
3.3
[#21]
Utente
Dove collocherebbe l' escitalopram in questa comparazione ?
Ho letto, oltretutto, che l' agomelatina ha un bassissimo impatto sulla sfera sessuale.
La mia psichiatra mi parlò anche della Venlafaxina , ma disse che a 75 mg. aveva solo un effetto serotoninergico -
Insomma perchè dopo un periodo in cui assumo un farmaco, comincio la ricerca disperata di un altro farmaco che mi riduca significativamente il ritardo eiac. ?
Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza.
Capisco la individualità della risposta al farmaco, ma sarà pur vero che siano stati effettuati studi tali da verificarne le differenze in tal senso , sia tra gli ssri , sia nell'ambito delle altre classi.
Vorrei chiarire che i quesiti che le pongo sono di carattere cognitivo, perchè comunque la valutazione va fatta con il proprio specialista.
Grazie.
Ho letto, oltretutto, che l' agomelatina ha un bassissimo impatto sulla sfera sessuale.
La mia psichiatra mi parlò anche della Venlafaxina , ma disse che a 75 mg. aveva solo un effetto serotoninergico -
Insomma perchè dopo un periodo in cui assumo un farmaco, comincio la ricerca disperata di un altro farmaco che mi riduca significativamente il ritardo eiac. ?
Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza.
Capisco la individualità della risposta al farmaco, ma sarà pur vero che siano stati effettuati studi tali da verificarne le differenze in tal senso , sia tra gli ssri , sia nell'ambito delle altre classi.
Vorrei chiarire che i quesiti che le pongo sono di carattere cognitivo, perchè comunque la valutazione va fatta con il proprio specialista.
Grazie.
[#22]
Gentile utente,
gli studi statistici sono stati tanti, il paragone diretto, lineare, secondo me, non è possibile, sia perché sono stati condotti su campioni diversi, sia perché sono stati condotti negli anni diversi.
La Fluvoxamina è un farmaco per il quale vengono riferiti in genere minori effetti sessuali rispetto ad altri SSRI, ma la frequenza, fra diversi studi arriva anche a 36 %. Probabilmente, tali effetti collaterali sono minori, meno importanti, anche se più frequenti.
(Dunque, da tenere conto non solo della frequenza, ma anche della gravità degli effetti collaterali, che gli studi non sempre specificano).
Così, la Fluoxetina, fra tutti gli SSRI, ha apparentemente la minore frequenza degli effetti collaterali sessuali (intorno a 2 %, come ha scritto Lei, ma da me trovo questo dato risalire al 1994), ma sono effetti collaterali tendenzialmente più gravi.
(Inoltre la quantità dei casi in trattamento con la fluoxetina (nei primi due anni dalla commercializzazione: circa 361,000 prescrizioni) è stata ben maggiore rispetto agli altri SSRI, la stessa Sertralina (nei primi due anni dalla sua commercializzazione: circa 136,000 prescrizioni), dunque i dati potrebbero essere più rappresentativi e affidabili per quanto riguarda la Fluoxetina, ma la frequenza più alta con alcuni altri SSRI potrebbe essere meno rappresentativa, trattandosi dei campioni più piccoli nei quali sono stati valutati)
Rispetto alla Sertralina sono stati condotti più studi, e, nei vari studi, la frequenza degli effetti collaterali nella sfera sessuale è risultata diversa: da 0,5 % a 13,3 %. Inoltre, tenendo conto che tali effetti sono dose-dipendenti: mentre alla dose di 200 mg/die si arriva alla frequenza anche di 20,6 %, alla dose 50-100 mg siamo intorno a 7,5 - 8,5 %.
(Per cui, nella classifica andrebbe tenuto conto anche della dose).
L'es-citalopram ed il citalopram non collocherei da nessuna parte, non sono ancora abbastanza studiati da questo punto di vista. Mentre vengono spesso proposti come aventi minori effetti collaterali, in realtà, nella sfera sessuale non sembrano di averne meno.
--------------------------------------
I dati ai quali ho ricorso fino ad ora sono tratti dal libro di
Loriedo C, Di Fabio F, Vella G "SSRI nella pratica clinica" (Masson, 2004).
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Dunque, la Sertralina, fra tutti gli SSRI, è una opzione che è stata abbastanza ragionevole.
Sulla Venlafaxina non ho dei dati, ma anche questo farmaco è recente, e le statistiche, secondo me, non sono abbastanza affidabili. Che possa avere meno effetti collaterali nella sfera sessuale è anche possibile, ma non è certo.
Alcuni farmaci antidepressivi (non della categoria SSRI), come il Bupropione, sono conosciuti come i meno propensi a dare gli effetti collaterali nella sfera sessuale, anzi, tale farmaco viene usato anche per correggere le problematiche sessuali a causa della terapia con gli SSRI. Tuttavia, bisogna vedere se tale antidepressivo è adatto alla Sua malattia o no.
<<..Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza..>>
Capisco. Ho cercato di risponderLe, come ho potuto.
un saluto
gli studi statistici sono stati tanti, il paragone diretto, lineare, secondo me, non è possibile, sia perché sono stati condotti su campioni diversi, sia perché sono stati condotti negli anni diversi.
La Fluvoxamina è un farmaco per il quale vengono riferiti in genere minori effetti sessuali rispetto ad altri SSRI, ma la frequenza, fra diversi studi arriva anche a 36 %. Probabilmente, tali effetti collaterali sono minori, meno importanti, anche se più frequenti.
(Dunque, da tenere conto non solo della frequenza, ma anche della gravità degli effetti collaterali, che gli studi non sempre specificano).
Così, la Fluoxetina, fra tutti gli SSRI, ha apparentemente la minore frequenza degli effetti collaterali sessuali (intorno a 2 %, come ha scritto Lei, ma da me trovo questo dato risalire al 1994), ma sono effetti collaterali tendenzialmente più gravi.
(Inoltre la quantità dei casi in trattamento con la fluoxetina (nei primi due anni dalla commercializzazione: circa 361,000 prescrizioni) è stata ben maggiore rispetto agli altri SSRI, la stessa Sertralina (nei primi due anni dalla sua commercializzazione: circa 136,000 prescrizioni), dunque i dati potrebbero essere più rappresentativi e affidabili per quanto riguarda la Fluoxetina, ma la frequenza più alta con alcuni altri SSRI potrebbe essere meno rappresentativa, trattandosi dei campioni più piccoli nei quali sono stati valutati)
Rispetto alla Sertralina sono stati condotti più studi, e, nei vari studi, la frequenza degli effetti collaterali nella sfera sessuale è risultata diversa: da 0,5 % a 13,3 %. Inoltre, tenendo conto che tali effetti sono dose-dipendenti: mentre alla dose di 200 mg/die si arriva alla frequenza anche di 20,6 %, alla dose 50-100 mg siamo intorno a 7,5 - 8,5 %.
(Per cui, nella classifica andrebbe tenuto conto anche della dose).
L'es-citalopram ed il citalopram non collocherei da nessuna parte, non sono ancora abbastanza studiati da questo punto di vista. Mentre vengono spesso proposti come aventi minori effetti collaterali, in realtà, nella sfera sessuale non sembrano di averne meno.
--------------------------------------
I dati ai quali ho ricorso fino ad ora sono tratti dal libro di
Loriedo C, Di Fabio F, Vella G "SSRI nella pratica clinica" (Masson, 2004).
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Dunque, la Sertralina, fra tutti gli SSRI, è una opzione che è stata abbastanza ragionevole.
Sulla Venlafaxina non ho dei dati, ma anche questo farmaco è recente, e le statistiche, secondo me, non sono abbastanza affidabili. Che possa avere meno effetti collaterali nella sfera sessuale è anche possibile, ma non è certo.
Alcuni farmaci antidepressivi (non della categoria SSRI), come il Bupropione, sono conosciuti come i meno propensi a dare gli effetti collaterali nella sfera sessuale, anzi, tale farmaco viene usato anche per correggere le problematiche sessuali a causa della terapia con gli SSRI. Tuttavia, bisogna vedere se tale antidepressivo è adatto alla Sua malattia o no.
<<..Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza..>>
Capisco. Ho cercato di risponderLe, come ho potuto.
un saluto
[#23]
Gentile utente,
gli studi statistici sono stati tanti, il paragone diretto, lineare, secondo me, non è possibile, sia perché sono stati condotti su campioni diversi, sia perché sono stati condotti negli anni diversi.
La Fluvoxamina è un farmaco per il quale vengono riferiti in genere minori effetti sessuali rispetto ad altri SSRI, ma la frequenza, fra diversi studi arriva anche a 36 %. Probabilmente, tali effetti collaterali sono minori, meno importanti, anche se più frequenti.
(Dunque, da tenere conto non solo della frequenza, ma anche della gravità degli effetti collaterali, che gli studi non sempre specificano).
Così, la Fluoxetina, fra tutti gli SSRI, ha apparentemente la minore frequenza degli effetti collaterali sessuali (intorno a 2 %, come ha scritto Lei, ma da me trovo questo dato risalire al 1994), ma sono effetti collaterali tendenzialmente più gravi.
(Inoltre la quantità dei casi in trattamento con la fluoxetina (nei primi due anni dalla commercializzazione: circa 361,000 prescrizioni) è stata ben maggiore rispetto agli altri SSRI, la stessa Sertralina (nei primi due anni dalla sua commercializzazione: circa 136,000 prescrizioni), dunque i dati potrebbero essere più rappresentativi e affidabili per quanto riguarda la Fluoxetina, ma la frequenza più alta con alcuni altri SSRI potrebbe essere meno rappresentativa, trattandosi dei campioni più piccoli nei quali sono stati valutati)
Rispetto alla Sertralina sono stati condotti più studi, e, nei vari studi, la frequenza degli effetti collaterali nella sfera sessuale è risultata diversa: da 0,5 % a 13,3 %. Inoltre, tenendo conto che tali effetti sono dose-dipendenti: mentre alla dose di 200 mg/die si arriva alla frequenza anche di 20,6 %, alla dose 50-100 mg siamo intorno a 7,5 - 8,5 %.
(Per cui, nella classifica andrebbe tenuto conto anche della dose).
L'es-citalopram ed il citalopram non collocherei da nessuna parte, non sono ancora abbastanza studiati da questo punto di vista. Mentre vengono spesso proposti come aventi minori effetti collaterali, in realtà, nella sfera sessuale non sembrano di averne meno.
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I dati ai quali ho ricorso fino ad ora sono tratti dal libro di
Loriedo C, Di Fabio F, Vella G "SSRI nella pratica clinica" (Masson, 2001).
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Dunque, la Sertralina, fra tutti gli SSRI, è una opzione che è stata abbastanza ragionevole.
Sulla Venlafaxina non ho dei dati, ma anche questo farmaco è recente, e le statistiche, secondo me, non sono abbastanza affidabili. Che possa avere meno effetti collaterali nella sfera sessuale è anche possibile, ma non è certo.
Alcuni farmaci antidepressivi (non della categoria SSRI), come il Bupropione, sono conosciuti come i meno propensi a dare gli effetti collaterali nella sfera sessuale, anzi, tale farmaco viene usato anche per correggere le problematiche sessuali a causa della terapia con gli SSRI. Tuttavia, bisogna vedere se tale antidepressivo è adatto alla Sua malattia o no.
<<..Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza..>>
Capisco. Ho cercato di risponderLe, come ho potuto.
un saluto
gli studi statistici sono stati tanti, il paragone diretto, lineare, secondo me, non è possibile, sia perché sono stati condotti su campioni diversi, sia perché sono stati condotti negli anni diversi.
La Fluvoxamina è un farmaco per il quale vengono riferiti in genere minori effetti sessuali rispetto ad altri SSRI, ma la frequenza, fra diversi studi arriva anche a 36 %. Probabilmente, tali effetti collaterali sono minori, meno importanti, anche se più frequenti.
(Dunque, da tenere conto non solo della frequenza, ma anche della gravità degli effetti collaterali, che gli studi non sempre specificano).
Così, la Fluoxetina, fra tutti gli SSRI, ha apparentemente la minore frequenza degli effetti collaterali sessuali (intorno a 2 %, come ha scritto Lei, ma da me trovo questo dato risalire al 1994), ma sono effetti collaterali tendenzialmente più gravi.
(Inoltre la quantità dei casi in trattamento con la fluoxetina (nei primi due anni dalla commercializzazione: circa 361,000 prescrizioni) è stata ben maggiore rispetto agli altri SSRI, la stessa Sertralina (nei primi due anni dalla sua commercializzazione: circa 136,000 prescrizioni), dunque i dati potrebbero essere più rappresentativi e affidabili per quanto riguarda la Fluoxetina, ma la frequenza più alta con alcuni altri SSRI potrebbe essere meno rappresentativa, trattandosi dei campioni più piccoli nei quali sono stati valutati)
Rispetto alla Sertralina sono stati condotti più studi, e, nei vari studi, la frequenza degli effetti collaterali nella sfera sessuale è risultata diversa: da 0,5 % a 13,3 %. Inoltre, tenendo conto che tali effetti sono dose-dipendenti: mentre alla dose di 200 mg/die si arriva alla frequenza anche di 20,6 %, alla dose 50-100 mg siamo intorno a 7,5 - 8,5 %.
(Per cui, nella classifica andrebbe tenuto conto anche della dose).
L'es-citalopram ed il citalopram non collocherei da nessuna parte, non sono ancora abbastanza studiati da questo punto di vista. Mentre vengono spesso proposti come aventi minori effetti collaterali, in realtà, nella sfera sessuale non sembrano di averne meno.
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I dati ai quali ho ricorso fino ad ora sono tratti dal libro di
Loriedo C, Di Fabio F, Vella G "SSRI nella pratica clinica" (Masson, 2001).
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Dunque, la Sertralina, fra tutti gli SSRI, è una opzione che è stata abbastanza ragionevole.
Sulla Venlafaxina non ho dei dati, ma anche questo farmaco è recente, e le statistiche, secondo me, non sono abbastanza affidabili. Che possa avere meno effetti collaterali nella sfera sessuale è anche possibile, ma non è certo.
Alcuni farmaci antidepressivi (non della categoria SSRI), come il Bupropione, sono conosciuti come i meno propensi a dare gli effetti collaterali nella sfera sessuale, anzi, tale farmaco viene usato anche per correggere le problematiche sessuali a causa della terapia con gli SSRI. Tuttavia, bisogna vedere se tale antidepressivo è adatto alla Sua malattia o no.
<<..Per me, forse, sapere quale ssri statisticamente meno influisce su questo effetto collaterale, sarebbe un aiuto a continuare con maggior convincimento e sicurezza..>>
Capisco. Ho cercato di risponderLe, come ho potuto.
un saluto
[#24]
Utente
Mi pare di capire che la mia specialista abbia fatto una scelta ragionevole circa la prescrizione della sertralina 50 mg.
Pertanto, se ho ben capito, posso continuare la sua assunzione, in attesa che gli effetti collaterali si attenuino.
La ringrazio tantissimo per la Sua disponibilità e competenza e di avermi dato la spinta per continuare la strada intrapresa.
Ho capito bene ?
Grazie mille.
Pertanto, se ho ben capito, posso continuare la sua assunzione, in attesa che gli effetti collaterali si attenuino.
La ringrazio tantissimo per la Sua disponibilità e competenza e di avermi dato la spinta per continuare la strada intrapresa.
Ho capito bene ?
Grazie mille.
[#26]
Utente
buongiorno , premesso che per molti anni ho assunto prozac 20, sono 4 mesi che assumo zoloft 50 , oltre a lamictal 200 da oltre 4 anni-
soffro di umore basso e disturbo bipolare-
tranne i primi mesi di zoloft, ricomincio ad accusare eiaculazione ritardata.
la specialista che mi segue mi ha detto che, per ovviare a questo problema, si potrebbe provare anche ad assumere solo il lamictal 200, ma ho tanta paura che ciò mi faccia abbassare di nuovo il tono dell'umore.
vorrei conoscere la vostra opinione.
grazie.
soffro di umore basso e disturbo bipolare-
tranne i primi mesi di zoloft, ricomincio ad accusare eiaculazione ritardata.
la specialista che mi segue mi ha detto che, per ovviare a questo problema, si potrebbe provare anche ad assumere solo il lamictal 200, ma ho tanta paura che ciò mi faccia abbassare di nuovo il tono dell'umore.
vorrei conoscere la vostra opinione.
grazie.
[#27]
Gentile utente,
vedo logico il ragionamento del Suo specialista. Se si tratta del "Disturbo Bipolare", allora è questo il disturbo principale, e "l'umore basso" deve essere considerato come la conseguenza del "Disturbo Bipolare" e non come un problema da curare a parte. Dunque, l'obbiettivo deve essere non il tenere l'umore a riparo dalla depressione, bensì il mantenere la Stabilità di umore, il che vuol dire prevenire anche le sue alterazioni. Dunque, il farmaco principale è lo stabilizzatore di umore (il Lamictal), mentre l'antidepressivo (nel Disturbo Bipolare) può essere necessario nel periodo critico, ma come un metodo di prevenzione è discutibile (sempre se è presente il Disturbo Bipolare). Certamente la sospensione dell'antidepressivo deve essere fatta in base alla valutazione clinica della fase nella quale si trova il Suo disturbo, ed anche il processo della sospensione deve essere monitorato dallo specialista. Tutto ciò diminuisce i rischi.
Quello che è il più importante: le decisioni sui farmaci sono sempre critici e delicati, il paziente da solo non deve mai prendere tali decisioni, anzi, è normale che ha i dubbi o, talvolta paure; ed è per questo che esiste lo specialista curante: bisogna farlo dare le informazioni, e, dal momento che si è decisi di curarsi da lui, allora fidarsi di lui e lasciare a lui la decisione.
vedo logico il ragionamento del Suo specialista. Se si tratta del "Disturbo Bipolare", allora è questo il disturbo principale, e "l'umore basso" deve essere considerato come la conseguenza del "Disturbo Bipolare" e non come un problema da curare a parte. Dunque, l'obbiettivo deve essere non il tenere l'umore a riparo dalla depressione, bensì il mantenere la Stabilità di umore, il che vuol dire prevenire anche le sue alterazioni. Dunque, il farmaco principale è lo stabilizzatore di umore (il Lamictal), mentre l'antidepressivo (nel Disturbo Bipolare) può essere necessario nel periodo critico, ma come un metodo di prevenzione è discutibile (sempre se è presente il Disturbo Bipolare). Certamente la sospensione dell'antidepressivo deve essere fatta in base alla valutazione clinica della fase nella quale si trova il Suo disturbo, ed anche il processo della sospensione deve essere monitorato dallo specialista. Tutto ciò diminuisce i rischi.
Quello che è il più importante: le decisioni sui farmaci sono sempre critici e delicati, il paziente da solo non deve mai prendere tali decisioni, anzi, è normale che ha i dubbi o, talvolta paure; ed è per questo che esiste lo specialista curante: bisogna farlo dare le informazioni, e, dal momento che si è decisi di curarsi da lui, allora fidarsi di lui e lasciare a lui la decisione.
[#28]
Utente
Grazie per la Sua consueta gentilezza e sicuramente, alla prossima visita, farò quanto già accennatomi al telefono dalla specialista.
Lei pensa che così facendo potrei risolvere il problema del ritardo eiaculatorio ?
Poi una domanda di pura curiosità : quanto servono farmaci da banco tipo " MELASIN UP " ?
Saluti.
Lei pensa che così facendo potrei risolvere il problema del ritardo eiaculatorio ?
Poi una domanda di pura curiosità : quanto servono farmaci da banco tipo " MELASIN UP " ?
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 12.5k visite dal 04/09/2012.
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